10. Double Attack

Sofia sospirò nel vedere l'espressione cupa della ragazza seduta accanto alla finestra, ma Tera non se ne accorse. Guardava in direzione del prato, dove Eudial era intenta a caricare i bagagli sul furgone.
Sofia andò a sedersi accanto a lei. Capiva perfettamente come si sentiva e quanto fosse sgradevole restare indietro senza poter fare nulla per aiutare le persone care.
Midnight dormicchiava acciambellato ai piedi di Tera e agitava la coda nel sonno. Ormai cominciava a essere troppo grande per stare comodo in braccio alla ragazza e sembrava crescere ogni giorno più velocemente.
- Non volevi parlarle? - Chiese Sofia, indicando Eudial con un movimento della testa.
- Non so se lei voglia parlare a me. - Rispose Tera in tono piatto.
Da quando suo padre era ricomparso nella sua vita si sentiva insolitamente fragile e quella sensazione non le piaceva. Come non le piaceva doversi separare da Giles e dalle persone più simili a una famiglia che avesse mai avuto. Quando aveva creduto che l'Osservatore fosse morto, lei si era allontanata da tutti, vagando per l'Italia a uccidere i vampiri insieme a Valerius. In quell'occasione il dolore era stato enorme, ma almeno allora sapeva che facendo il suo dovere di Cacciatrice poteva fare qualcosa di buono. Non si era mai sentita così inutile e impotente e si chiese se anche Valerius si fosse sentito così, intrappolato in quel corpo da gatto.
Chissà dove era finito, si chiese.
Non lo vedeva da prima della battaglia finale contro le sfere aliene ed era sparito senza lasciare traccia. Tera aveva avuto l'impressione che Giles sapesse qualcosa, ma con tutto quello che era successo, non aveva mai approfondito il discorso.
La ragazza si sfiorò la pancia e si rese conto che non vedeva Valerius da prima di restare incinta. Chissà cosa le avrebbe detto se avesse saputo che si era fatta ingannare da Doyle in modo tanto stupido, probabilmente l'avrebbe sommersa di commenti sarcastici.
Improvvisamente un cellulare iniziò a squillare e Sofia individuò il telefono e lo porse a Tera.
- E' il tuo? -
- E' del fallito. Deve averlo dimenticato. - Disse la ragazza premendo il tasto per accettare la chiamata.
Sofia vide che l'espressione di Tera diventare seria e attenta, mentre parlava al telefono, poi la ragazza si alzò di scatto e corse a chiamare Eudial.

Eudial aveva visto Tera dirigersi verso di lei e, ancora di malumore, in un primo momento aveva deciso di ignorarla, ma qualcosa nella sua espressione l'aveva fatta preoccupare.
- E' successo qualcosa a Giles? -
- No, si tratta di Seihoshi. Donovan l'ha liberata, ma ora i Lug li stanno inseguendo. -
- Donovan... tuo padre? -
Tera annuì.
Eudial rifletté per qualche istante: Seihoshi e Donovan erano comuni esseri umani, se i Lug fossero riusciti a prenderli non avrebbero avuto la minima speranza di cavarsela. La ragazza non era certa di poterli aiutare, i Lug potevano mettere un blocco sul suo potere, ma non poteva nemmeno abbandonarli a loro stessi.
- Dove sono ora? -
- In autostrada, si dirigono verso Roma. -
- Dammi il cellulare, io e Spike cercheremo di rintracciarli, tu cerca Giles, temo che contro i Lug ci servirà anche il suo aiuto. -
Eudial si mise al volante e partì sgommando, mentre Tera andò a chiamare Sofia per informarla di quello che stava accadendo.
La donna ascoltò in silenzio, poi chiamò Lyra e si diresse verso la macchina.

Rupert Giles si appoggiò all'auto e guardò Herta che giocava con Valerius nel giardino della biblioteca. La bambina era bionda ed esile e non assomigliava molto a Tera, ma qualcosa nelle sue espressioni mentre giocava con il gatto non poteva fare a meno di ricordargli la sorella.
Si chiese se Tera fosse ancora in collera con lui perché l'aveva lasciata con Sofia e sospirò.
- Tuo padre è un idiota, ma almeno tu non sei una Cacciatrice. - Sussurrò guardando la bambina che stava obbligando Valerius a saltare un bastoncino sollevato di qualche centimetro da terra. - O un Osservatore... - Aggiunse malinconicamente tirando fuori dalla tasca il medaglione di Xinuxunil per fissarlo.
Il miagolio spaventato di Valerius gli fece sollevare lo sguardo di scatto: Herta non si era accorta di nulla, ma dalle strade intorno alla biblioteca avevano iniziato ad arrivare uomini vestiti di bianco che si stavano avvicinando lentamente.
- Herta! Sali in macchina! - Gridò Giles, ma la bambina si decise a muoversi solo quando il gatto le sfuggì dalle braccia e corse a rifugiarsi sulle spalle dell'Osservatore.
La bambina corse verso di lui, ma uno dei Lug fu più veloce e la afferrò per le braccia e la bloccò.
- Lasciatela immediatamente, è solo una bambina! - Gridò Giles. - Se ce l'avete con me abbiate il coraggio di affrontarmi senza questi mezzucci schifosi! -
Il capo dei Lug si fece avanti.
- Avrei dovuto saperlo che dietro a tutto questo c'eri tu, eretico. - Disse sprezzantemente. - Consegnaci immediatamente il gatto e la Sacra Stella oppure a pagare saranno anche questa bambina e la cantante. Voi due - disse indicando Giles e Valerius - potete considerarvi morti, ma se collaborate non faremo del male ai vostri amici. -
- Non farlo, Rupert Giles! - Disse Valerius freneticamente - Uccideranno tutti lo stesso, vogliono solo conservare la loro segretezza, non lasceranno testimoni. -
L'Osservatore annuì e rimpianse di non aver avuto il tempo di leggere approfonditamente la traduzione di Donovan.
Tenne stretto il medaglione di Xinuxunil e si preparò ad affrontare i Lug. Molto tempo prima Eudial aveva rischiato la vita, ma era riuscita a forzare il blocco dei Lug, forse ci sarebbe riuscito anche lui.
Si preparò a combattere e anche Valerius lo era, sentiva le sue unghie affondate nella sua spalla, quando una macchina arrivò di corsa puntando sul Lug che teneva stretta Herta. L'uomo si fece da parte e per la sorpresa lasciò andare la bambina che corse a rifugiarsi dietro all'Osservatore.
Giles guardò l'auto, preoccupato nel vedere Sofia, Tera e Midnight.
Quando aveva scorto i Lug, Sofia aveva fatto scendere Lyra dall'auto e le aveva ordinato di nascondersi e non farsi vedere per nessun motivo, poi lei e Tera erano corse ad aiutare Giles.
Le due donne e il drago scesero dalla macchina e si misero al fianco dell'Osservatore e Tera fissò sorpresa Valerius, ma non fece commenti, preparandosi invece ad affrontare i Lug.
- Volevo avvisarti che Donovan ha liberato Seihoshi e ora sono inseguiti da quei fanatici, ma a quanto pare vedo che lo hai già scoperto. - Disse a Giles e l'Osservatore la guardò sorpreso.
- Donovan ha liberato Seihoshi?! -
- E' quello che ho detto, quei fanatici non sono qui per questo? -
- No, sono qui per uccidere me e Valerius. -
- Confortante. -
Uno dei Lug si avvicinò al capo per riferirgli qualcosa e l'uomo imprecò, poi impartì qualche ordine a un paio di sottoposti che si allontanarono in fretta.
- Ho l'impressione che lo abbiano scoperto anche loro adesso... - Riprese Tera nel notare l'espressione infuriata dell'uomo.
- Andate via subito. - Sussurrò Giles a Tera e Sofia, ma entrambe le donne si rifiutarono.
- Rupert, verrebbero lo stesso a cercarci. Non voglio lasciarti solo. -
- Almeno porta via Herta mentre combattiamo. -
Sofia annuì e prese per mano la bambina, pronta ad allontanarsi alla prima occasione.
- Io penserò alle bambine allora. Sii prudente Rupert. -
- Tera, vai con lei, ti prego. -
- Non ho intenzione di restare a guardare mentre vi fate ammazzare. Non ce la faccio, fallito. -
- Dov'è Eudial? - Chiese Giles, rendendosi conto all'improvviso che lei e Spike non erano lì.
- E' andata a cercare di aiutare Seihoshi e Donovan. -
- Allora dovremo cavarcela senza di lei. -
I Lug si mossero verso di loro e l'Osservatore si preparò ad attaccare.

Eudial imboccò l'autostrada a tutta velocità mentre Spike si teneva in contatto con Seihoshi, cercando di capire in che punto si trovassero.
Dopo un po' la ragazza notò un auto sulla corsia opposta che veniva inseguita da altre auto che tentavano di mandarla fuori strada. Affidò il volante al vampiro e si teletrasportò, ricomparendo sul cofano di una delle macchine inseguitrici. Scorse il medaglione simbolo di Xinuxunil al collo di uno degli occupanti e scagliò all'interno dell'auto una sfera di potere prima che i Lug avessero il tempo di reagire, poi si teletrasportò nuovamente all'interno dell'auto di Donovan.
L'uomo sbandò per la sorpresa nel vederla apparire all'improvviso all'interno del veicolo, ma si riprese in fretta, tornando a concentrarsi sulla guida.
- Tera mi ha detto che avete bisogno di aiuto. -
Seihoshi le sorrise.
- Sei arrivata appena in tempo. Ancora un po' e ci avrebbero raggiunti... -
Eudial chiuse gli occhi, colta da una fitta di dolore alla testa e l'altra ragazza se ne accorse.
- Non stai bene? -
- Credo che abbiano fatto qualcosa ai miei poteri... So che sono in grado di bloccarli, ma stavolta fa male. -
- E' un incantesimo parassita. - Disse Donovan, intervenendo per la prima volta. - Blocca i poteri magici di un mago e li usa come canale per colpirlo con altri incantesimi superando le sue difese. Se non viene fermato distrugge la mente di una persona e la riduce a un guscio vuoto. -
- La lezione era molto interessante, professore, ma se conosce anche un controincantesimo sarebbe pure meglio. - Ribatté Seihoshi. - Se poi lo trova prima che l'unica persona in grado di aiutarci venga uccisa dai Lug sarebbe l'ideale. -
Donovan le lanciò un occhiataccia, ma vedendo che Eudial si era accasciata sul sedile, si affrettò a pronunciare alcune parole in una lingua che Seihoshi non riuscì a capire e toccò il primo oggetto che trovò a portata di mano, lo scontrino dell'autostrada, trasformandolo in un amuleto.
- Daglielo, - ordinò a Seihoshi - dovrebbe proteggerla dai Lug. -
Eudial stava tremando, stretta in una morsa di dolore insopportabile che sembrava divorarla dall'interno, poi qualcuno le infilò in mano un foglietto di carta e il dolore si dissolse all'improvviso.
Si rialzò a sedere ansimando.
- E' passato il dolore? - Chiese Seihoshi, preoccupata.
- Sì. Avete trovato un modo di contrastare gli incantesimi dei Lug? - Eudial guardò perplessa lo scontrino dell'autostrada, poi si voltò a controllare dove fossero le auto dei Lug.
Quella che aveva colpito con il suo potere non si vedeva più, probabilmente era uscita di strada dopo che lei aveva messo fuori combattimento l'autista, ma le altre due li inseguivano da vicino.
- Quell'amuleto dovrebbe proteggerti dai loro incantesimi. - Confermò Donovan.
- Ottimo. -
Eudial si teletrasportò nuovamente per attaccare i nemici e guardando nello specchietto retrovisore Donovan la vide apparire sul tetto di una delle macchine dei Lug.
- Come diavolo fa a fare una cosa del genere? -
- Non lo so esattamente, finora era stata attenta a non usare i suoi poteri davanti a me. Però ho sempre sospettato qualcosa del genere. Rupert dovrà spiegarmi parecchie cose. -
- Dovrà spiegarne parecchie anche a me, puoi starne sicura. -
- Però quell'amuleto funziona... - Commentò Seihoshi guardando Eudial che colpiva una delle auto dei Lug per poi saltare sull'altra. - Come faceva a sapere cosa doveva fare? -
Donovan indicò il fascicolo di fogli della traduzione che Seihoshi teneva ancora in grembo.
- Era scritto lì. -
- Parla anche di Xinuxunil oltre che dei Lug? -
- Si, c'è qualche pagina anche sulla dea, perché ti interessa? -
- Sa, ho le mie ragioni per credere che un tempo Xinuxunil ero io. -
Donovan la guardò e scosse la testa.
- Come diavolo ho fatto ad affidare mia figlia a un branco di pazzi come voi? -
- Guardi! - Gridò Seihoshi girandosi a guardare indietro. - Le auto bianche non ci seguono più! -
Un attimo dopo Eudial tornò a materializzarsi sul sedile posteriore.
- Ci sei riuscita! - Seihoshi le sorrise poi tornò a guardare Donovan. - Ora può anche rallentare, se non i Lug non ci minacciano più, non ci tengo a morire perché lei guida come un pazzo. -
- Se non fosse per la mia guida ora saresti di nuovo in quella stupida grotta. -
- E se Eudial non ci avesse aiutato lei sarebbe morto. Ora rallenti. -
Donovan la guardò malissimo, ma decelerò.
- Io ora vi riporto da Rupert Giles, mi riprendo Herta e Thera e poi non voglio avere più nulla a che fare con un branco di pazzi come voi. Se vi divertite ad affrontare cultisti fanatici affari vostri, ma state lontani da me e dalle mie figlie! -
- Dubito che Tera abbia voglia di restare con lei a giudicare da come ha reagito quando l'ha incontrata. - Commentò Eudial.
- Tera è figlia sua?! - Le chiese Seihoshi guardando Donovan incredula.
- Così pare. -
- Ma perché pronuncia il suo nome in un modo così diverso? -
- Che te ne importa? Sono affari miei. -
La ragazza continuò a fissarlo senza parlare per qualche minuto finché il professore non si arrese con un'imprecazione.
- E va bene accidenti! Thera è il nome che ho scelto per mia figlia, ma Admina, sua madre, lo pronunciava come Tera. -