11. It wasn't Doyle

Giles attaccò i Lug, cercando di sfruttare il suo potere prima che i cultisti riuscissero a bloccarlo, poi afferrò una balestra per tenerli lontani il più a lungo possibile e permettere a Sofia di allontanarsi con Herta.
- Fallito cosa vogliono quegli idioti vestiti di bianco? - Chiese Tera caricando un'altra balestra per passarla a Giles.
Valerius le saltò su una spalla.
- Vogliono Xinuxunil. E me. Sei ingrassata. -
Tera lo prese per la collottola e lo tenne sospeso davanti a sé.
- Non mi tentare, pulcioso, oppure ti restituisco ai Lug. E non sono ingrassata, sono incinta. -
Valerius rimase a guardarla ammutolito per la sorpresa e Tera ne approfittò per chiamare Midnight e mettergli il gatto sulla schiena.
- Fallito dammi il medaglione. Subito. -
Giles la guardò perplesso, ma le porse il ciondolo di Xinuxunil, anche se era riluttante a separarsene. Tera lo legò al collo del drago, poi ordinò a Midnight di volare.
- Tieniti forte, gatto! - Gridò a Valerius mentre il drago si alzava, poi guardò Giles. - Voglio vedere cosa possono fare contro un drago. -
- Non sottovalutarli, sono riusciti a catturare Xini e lei è una dea. -
- Di sicuro Midnight riuscirà a tenerli occupati per un po'. Si sa niente di Eudial? -
Giles scosse la testa, ma in quel momento il furgone nero guidato da Spike arrivò nel giardino della biblioteca, mettendosi tra loro e i Lug.
- Salite, presto! - Ordinò il vampiro e l'Osservatore e la Cacciatrice si affrettarono a saltare nel veicolo.
Giles notò con sollievo che Spike aveva già fatto salire a bordo Sofia, Herta e Lyra e che tutte e tre stavano bene. Chiuse il portellone e il vampiro ripartì sgommando, puntando dritto su un Lug che si gettò di lato all'ultimo momento.
- Come mai i loro incantesimi non riescono a fermarci? -
- Eudial mi ha comunicato per telefono un incantesimo di protezione, ma non reggerà a lungo. -
- Eu sta bene? -
- E' con Seihoshi e Donovan. E' riuscita a sconfiggere i Lug che li inseguivano prendendoli di sorpresa e ora si sta dirigendo all'aeroporto, ci aspetterà lì. Ha detto di non affrontare gli altri Lug. Gli incantesimi tradotti da Donovan sono efficaci, ma hanno funzionato solo perché non se lo aspettavano, per riuscire a sconfiggere tutti i Lug avrai bisogno di prepararti meglio, Rupert. -
Giles annuì e andò a sedersi accanto a Sofia.
La donna era pallida, ma si mostrava tranquilla per calmare Herta che stava piangendo terrorizzata. Lyra non piangeva, ma fissò Giles con uno sguardo penetrante.
- Shad, è per cose come queste che te ne sei andato? -
L'Osservatore annuì.
- Se restassi con voi sareste sempre in pericolo. -
La ragazzina non disse nulla e andò a sedersi in disparte, infilandosi un paio di cuffiette e facendo partire il suo lettore musicale. Non sapeva cosa pensare, non capiva nemmeno se era ancora arrabbiata con Giles e voleva un po' di tempo per riflettere.
Tera aprì il portellone laterale per permettere a Midnight di raggiungerla e il drago atterrò nel furgone poco dopo.
Valerius saltò a terra con le zampe che gli tremavano per quel volo mozzafiato, ma si rivolse subito a Tera con aria acida.
- E' stato quel Doyle, vero? -
- Si. -
Quella parola colpì il gatto come una mazzata, ma Valerius si costrinse a parlare in tono indifferente.
- Vi auguro ogni felicità allora. - Disse e andò a infilarsi sotto al sedile di Giles.
Non poteva guardarla in faccia, il solo pensiero gli faceva troppo male. Se Tera aspettava un figlio da Doyle ormai lui l'aveva persa per sempre e avrebbe dovuto rassegnarsi. Lo aveva sempre saputo, e quando si era reso conto che lui sarebbe stato sempre e solo un gatto si era costretto ad ammettere che Tera non avrebbe mai potuto essere felice con lui, ma nel profondo del suo cuore non era riuscito a sopprimere del tutto il suo amore per lei. Ma ora ogni briciolo di speranza era stato spazzato via da quella notizia e ciò lo feriva più di quanto potesse immaginare.
Provò l'impulso di fuggire nuovamente e se questa volta i Lug lo avessero preso, non gli sarebbe importato troppo. All'improvviso la mano di Tera gli afferrò la coda e lo trascinò fuori dal suo nascondiglio.
La ragazza lo prese per la collottola con l'altra mano e lo sollevò da terra.
- Guarda che Doyle mi ha ingannata. Ha usato un incantesimo per farmi dimenticare quello che mi ha fatto. -
Il gatto sollevò il muso di scatto e la guardò.
- Un incantesimo? Quindi è un nemico? -
Tera annuì senza guardarlo.
- Voleva solo avvicinarsi alla Cacciatrice, non gli importava nulla di me. Sono stata una stupida a credere di potermi comportare come una ragazza normale... -
Tera lo mise giù e stavolta Valerius le saltò sulle ginocchia invece di nascondersi.
Si sentiva fremere di rabbia e desiderava solo di poter fare a brandelli Doyle. Come si era permesso di approfittarsi di Tera e poi farle scordare tutto con un incantesimo? Un pensiero improvviso lo pietrificò. Non era la stessa cosa che aveva fatto lui, in fondo? Quante probabilità c'erano che un nemico usasse anche lui una magia per cancellare i ricordi?
- Un incantesimo, hai detto? Hai scoperto anche che tipo di incantesimo fosse? -
- Eudial lo aveva identificato su uno dei libri di Giles... Mi pare che si chiamasse "obliviscere" o qualcosa del genere... -
Valerius la guardò incredulo: Tera stava parlando del suo incantesimo. Come diavolo aveva fatto Doyle ad usare una magia che conoscevano solo lui e Giles? Poi capì di colpo: Doyle non aveva usato nessun incantesimo. Doyle non aveva mai toccato Tera e quel bambino non era suo.
"E' mio figlio!" Pensò Valerius. All'improvviso tutto quadrava, anche se gli sembrava incredibile che la sua forma umana provvisoria fosse stata in grado di generare la vita. Ecco perché Rupert Giles lo aveva fatto cercare mettendo annunci sui giornali di tutta Italia, ecco il motivo di quelle domande quando alla fine lo aveva ritrovato!
Valerius non poté fare a meno di provare una gioia enorme, anche se era terrorizzato. Come avrebbe potuto occuparsi di Tera e del bambino con quel corpo da gatto, si chiedeva, ma una voce nella sua testa continuava a gridare che quello era suo figlio e nulla era più importante.
- Tu come stai? - Chiese a Tera, preoccupato e la ragazza gli sorrise.
- Sai gatto, forse è stupido da parte mia, ma non potrei essere più felice. Non avrei mai immaginato di poter desiderare un figlio... Ma tu che fine avevi fatto? - Gli chiese, cambiando discorso all'improvviso. - Credevamo tutti che fossi rimasto in Giappone, perché sei qui? -
- Vi ho seguito attraverso il portale, - mentì Valerius - ma non sono riuscito a tornare indietro. Perché, ti sono mancato? -
- Certo, saresti stato un ottimo passatempo per Midnight. - Lo prese in giro Tera indicandogli il draghetto.
- E' il figlio di Seraphina? Come mai ce l'hai tu? Le è successo qualcosa? -
- E partita per cercare altri draghi e lo ha affidato a me. Credo che sapesse che aspettavo un bambino. -
Il furgone sbandò leggermente e Tera e Valerius smisero di parlare fra loro.
- Che succede, fallito? -
Giles guardò lo specchietto retrovisore.
- Ci inseguono e l'incantesimo di protezione sta iniziando a svanire, dobbiamo trovare un modo per rallentarli. Tieni pronto Midnight, forse dovrà volare di nuovo. -
- Rupert, cosa vuoi fare? - Chiese Sofia, preoccupata. Al suo fianco Herta e Lyra si stringevano a lei, spaventate.
- Ancora non ne sono certo. Val, vieni qui, mi serve la tua opinione. -
Il gatto gli saltò sulla spalla.
- I Lug hanno molto potere, non puoi attaccarli direttamente, prova a colpirli di riflesso. L'amuleto che ti ho dato serve ad aumentare e indirizzare più precisamente il potere magico, prova ad usarlo. -
Giles annuì e aprì il portellone laterale.
Dietro di loro la strada non era molto trafficata, a parte le auto dei Lug che li inseguivano.
Giles indirizzò il suo potere sugli alberi ai lati della strada, facendoli crollare in mezzo alla carreggiata.
- Questo dovrebbe darci qualche minuto. L'aeroporto dove ci attende l'aereo del Consiglio non è lontano. -
Sofia lo guardò, triste, ma non disse nulla.
Pochi minuti dopo Spike fermava il furgone a pochi metri dalla pista di atterraggio di un aeroporto privato, illuminata a giorno da faretti potenti anche se il sole era tramontato da un pezzo.
Giles si guardò intorno in cerca di Eudial e poco dopo la ragazza gli corse incontro da un'auto parcheggiata poco lontano.
L'Osservatore la abbracciò e un attimo dopo anche Seihoshi lo raggiunse e si unì all'abbraccio.
- State bene? I Lug vi hanno dato molti problemi? -
- Il professore mi ha liberata ed Eudial ha pensato ai Lug. - Disse Seihoshi sorridendogli. - Ma dovrai spiegarmi parecchie cose, Rupert. -
L'Osservatore annuì.
- Donovan è ancora tutto intero? -
- Non certo per merito vostro. - Disse il professore, raggiungendoli con aria bellicosa. - Se avessi saputo cosa c'era dietro a quella traduzione vi avrei mandato subito al diavolo! Siete un branco di pazzi! -
Le sue invettive furono interrotte da Herta che corse fra le braccia del padre scoppiando a piangere.
Tera ignorò Donovan e si fermò fuori dal furgone insieme a Sofia. La donna stava guardando l'aereo fermo sulla pista, ma Tera intuì che in realtà stava solo cercando di non guardare Seihoshi che stava abbracciando Giles.
- Quella non è lei, non è la dea. Non è lei quella che ama. -
Sofia sospirò.
- Lo so. Il problema è che non lo sono nemmeno io. -
Tera non sapeva cosa risponderle e rimase in silenzio. Sofia le piaceva e le dispiaceva vederla soffrire per Giles, ma non vedeva una soluzione indolore a quella situazione. Comunque fossero andate le cose qualcuno avrebbe sofferto.
- Senti Tera, - le disse Sofia a bassa voce - forse è meglio che io e Lyra torniamo a casa. Vieni con noi? -
- Non vuole nemmeno salutarlo? -
- L'ho già fatto. Forse è meglio così. -
Improvvisamente Midnight lanciò un grido acuto e Tera si girò appena in tempo per evitare una palla di fuoco piovuta dal cielo. Riuscì a spingere di lato Sofia e sentì la voce di Giles che gridava di correre verso l'aereo.
Altre sfere infuocate caddero verso di loro, ma l'Osservatore ed Eudial dovevano aver usato incantesimi di protezione perché esplosero in alto sopra le loro teste, molto prima di colpirli.
Tera trascinò Sofia e Lyra verso l'aereo dove furono raggiunte poco dopo da Spike insieme a Donovan, Seihoshi e Herta.
- Rupert ha detto di salire tutti sull'aereo. - Comunicò il vampiro. - Non possiamo restare qui, lui ed Eudial non riusciranno a tenerli a bada molto a lungo. -
- Ma siete pazzi? - Gridò Donovan. - Non ci penso nemmeno a salire su quel catorcio diretto chissà dove! -
- Ok, allora resti qui a farsi ammazzare da quei fanatici, -
- Ce l'hanno con voi, non con me! -
- Noi lo sappiamo, bisogna vedere se i Lug ci credono. Vi hanno visti insieme a noi, vi tortureranno per farvi confessare dove siamo andati. -
Spike lo ignorò e caricò i bagagli rimasti sull'aereo mentre Tera faceva salire a bordo Midnight e Valerius.
Sofia spinse Lyra su per la scaletta e vedendo che Donovan esitava si girò verso di lui.
- Lei faccia come vuole, ma non dovrebbe mettere in pericolo la vita di sua figlia. -
Un'esplosione più vicina fece gridare di terrore Herta e la bambina si staccò dalla mano del padre per fuggire a bordo dell'aereo. La bambina più piccola si aggrappò a Lyra e la ragazzina fece del suo meglio per rassicurarla, anche se pure lei era spaventata da quell'attacco incredibile. Sofia le raggiunse subito e occupò il sedile accanto a quello della figlia e aiutò sia lei che Herta ad allacciarsi le cinture di sicurezza.
Donovan era rimasto ai piedi della scaletta, sconcertato e deluso dalla reazione di Herta: sua figlia si fidava così poco di lui allora?
Uno spintone lo riscosse da quei pensieri e si voltò irritato, trovandosi faccia a faccia con Seihoshi.
- O sale o si toglie di mezzo, se non se ne è accorto ci stanno attaccando! -
Il professore avrebbe voluto risponderle a tono, ma un'esplosione più vicina delle altre lo convinse a salire sull'aereo.
Come furono a bordo, Spike chiuse il portellone e gridò al pilota di partire. Mentre l'aereo iniziava a muoversi, Sofia guardò fuori dal finestrino, angosciata.
- Ma Rupert ed Eudial non sono a bordo! Non vorrete abbandonarli qui?! -
Tera le prese una mano per rassicurarla.
- Il fallito ci raggiungerà non appena l'aereo sarà fuori pericolo. -

Giles guardò l'aereo che si allontanava lungo la pista e lo vide alzarsi in volo. Mentre il velivolo prendeva quota, l'Osservatore raddoppiò gli sforzi per non dare un attimo di tregua ai Lug e impedire loro di prendere di mira l'aereo. Al suo fianco, Eudial faceva lo stesso.
- Sei pronta a teletrasportarti? - Le sussurrò e la ragazza annuì, ma in quel momento l'attacco dei Lug aumentò e furono costretti entrambi a rinforzare gli incantesimi di protezione.
- Giles, se non ci sbrighiamo presto l'aereo sarà troppo lontano! - Gli disse Eudial, preoccupata.
Forse era già fuori portata, rifletté l'Osservatore guardando verso il cielo. Avevano una sola opportunità e se avessero fallito sarebbero morti entrambi, perciò doveva usare tutto il potere possibile per riuscire a teletrasportarsi a bordo.
Non sarebbe stato piacevole per nessuno dei due e avrebbe fatto male, ma era necessario: afferrò Eudial da dietro, la strinse a sé e usò il potere della ragazza per aumentare la potenza del suo e teletrasportarsi più lontano di quanto non avrebbe potuto in condizioni normali.