20. Two Lights in the Night

Valerius si lecco` un'ultima volta la punta della coda e sospiro` nervosamente: era tardi, le lancette dell'orologio continuavano a scivolare inesorabilmente sul quadrante e Tera non accennava a tornare.
- Ma si... Chi se ne importa di quella stupida! - Si ripete`, ma i suoi occhi continuavano a rivolgersi alla porta.
Alla fine salto` giu` dal divano e poi sul davanzale della finestra. Valuto` la distanza tra davanzale e terreno e salto` atterrando delicatamente sulle quattro zampe.
Corse fino al cancello e usci` in strada, non aveva assolutamente voglia di restare a casa a tormentarsi per una Cacciatrice ingrata che invece di pensare a salvare il mondo perdeva tempo a uscire con gli uomini! Lui sicuramente aveva di meglio da fare, si disse mentre camminava in fretta lungo il marciapiede facendo attenzione a tenersi ben lontano dalle auto che sfrecciavano in strada.
Aveva fatto bene a uscire! Ok, ma cosa avrebbe fatto ora? Si fermo`, indeciso. Se avesse potuto tornare umano a suo piacimento, Tokyo avrebbe potuto offrigli un divertimento pressoche` inesauribile, ma per ora era successo solo un paio di volte e in modo indipendente dalla sua volonta`. Come gatto aveva piu` motivi per preoccuparsi che occasioni per divertirsi e a dire il vero, il buio spezzato solo dalla cruda luce di qualche lampione cominciava a farlo sentire a disagio.
"Che assurdita`, sono un gatto, una creatura della notte, l'oscurita` e` il mio mantello." Si disse, ma l'idea di tornare al cuscino morbido del divano di casa di Giles cominciava a sembrare invitante.
Stava per girarsi e tornare da dove era venuto, quando il rumore di un passo vicinissimo a lui lo fece trasalire: qualcuno si era avvicinato senza farsi sentire!
Tese i muscoli per scappare, ma l'altro fu piu` veloce di lui e una mano lo afferro` saldamente per la collottola e lo sollevo` da terra. Il gatto si contorse cercando di graffiare, ma si rilasso` di colpo nel vedere la persona che lo aveva preso.
- Rupert Giles! Ma ti sembra il modo di andare in giro a spaventare la gente?! - Soffio` rabbiosamente. - Credevo che fossi un vampiro o chissa` cosa! -
- I vampiri non si interessano dei gatti. -
- Questo lo dici tu. Mentre tu stavi a spassartela in Italia, noi facevamo anche il tuo lavoro e credi che non abbia visto come mi guardavano? Fidati, per un vampiro un gatto e` come una merendina pronta da sgranocchiare! -
- Se hai paura non dovresti andartene in giro di notte, allora. -
- Io faccio quello che mi pare. -
- Come vuoi. - Disse Giles lasciandolo cadere a terra. - Ma poi non lamentarti. -
Il gatto atterro` sulle quattro zampe e si affianco` all'Osservatore che intanto aveva ripreso a camminare.
Percorsero qualche metro in silenzio, poi Valerius alzo` il muso a scrutare il viso di Giles.
- Moriremo tutti, non e` vero? -
L'Osservatore lo fisso` per qualche secondo, come stupito da quelle parole, poi distolse lo sguardo con un leggero sospiro.
- Si, e` probabile. -
- Speravo in una bugia confortante, sai? -
- Conserva la tua speranza per la battaglia, credo che ne avremo bisogno. -
- Sara` presto, vero? -
Giles annui`.
- Io e Tera partiremo domani per Sunnydale. Se sopravviveremo potremo contare anche sull'aiuto di Buffy. Se dovessimo fallire... -
- Non fallirete! - Valerius lo interruppe con veemenza. - Ho visto quello che sei in grado di fare e Tera e` una cretina, ma ti proteggera`. Non puoi permetterti di pensare che potresti non farcela, hai troppo da perdere, abbiamo tutti troppo da perdere! -
Giles annui` con un mezzo sorriso.
- Hai ragione, Val. Il futuro della Terra dipende da noi, non ci arrenderemo finche` ci sara` una minima speranza. E nemmeno dopo! -
Valerius segui` con lo sguardo un passante che si era scostato da loro con aria vagamente disgustata.
- Ehi, credo che quel tipo ti abbia preso per matto nel vederti parlare a un gatto. Comunque ben detto! A proposito, che ci fai in giro? Se questa e` l'ultima notte prima della battaglia non dovresti passarla con la tua dea? -
- Xini deve prepararsi anche lei alla battaglia, ha deciso di passare la notte a preparare nuovi incantesimi. -
- Cantera` anche questi? - Chiese Valerius ricordando come una volta era stato sconfitto dalla musica di Xinuxunil.
Giles annui`.
- E' furba. Se riuscirete a vincere avra` un nuovo cd gia` pronto. - Commento` il gatto.
L'Osservatore sorrise e si chino` a sfiorare la schiena del gatto con una carezza.
- Vinceremo, te lo prometto. -
- Vorrei poter fare qualcosa anche io. Se solo avessi ancora i miei poteri potrei combattere anche io, e` frustante essere solo uno stupido gatto! - Sibilo` Valerius, poi si fermo` un attimo a riflettere prima di riprendere a parlare. - Pero`... se io avessi ancora i miei poteri, tu e la dea sareste normali esseri umani. Forse e` meglio cosi`, siete entrambi molto piu` potenti di quanto non sia mai stato in tutta la mia vita... -
- Val, la tua esperienza e` preziosa, puoi esserci di aiuto anche senza combattere, potresti venire con me e Tera... -
Giles si rese conto di aver detto la cosa sbagliata nel vedere l'espressione del gatto che si era oscurata nel sentire il nome della Cacciatrice.
Rimase in silenzio, intuendo che qualunque cosa avesse detto non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione.

Le due luci solcarono il cielo roteando affiancate, tracciando una scia luminosa nell'oscurita`.
- La senti? -
- E' vicina. La raggiungeremo stanotte. -
Improvvisamente una delle due si arresto` di colpo, subito imitata dall'altra.
- Che c'e`? Non e` qui, lo sai anche tu. -
- No, ma sento una parte di lei anche qui. -
- Non e` possibile. -
- Eppure lo senti anche tu. -
- Per percepire la sua essenza in un mortale devono essere stati vicini a lungo. -
- Un mortale non potrebbe starle accanto per cosi` tanto tempo e sopravvivere, se fosse ancora una dea... Andiamo, in ogni caso non merita la nostra attenzione. -
- Invece no. Voglio capire. Lei era come noi, devo sapere perche` ha scelto di diventare una creatura inferiore, forse l'umano e` la risposta. -
Si tuffo` in picchiata verso il suolo, sfiorando le fronde degli alberi lungo la strada.

Giles guardo` il gatto, pensando a cosa fare per spezzare quel silenzio imbarazzante, quando vide il gatto rizzare il pelo di colpo e aprire la bocca come per dire qualcosa.
Valerius non fece in tempo a gridare un avvertimento, che la luce colpi` in pieno Giles e sembro` scomparire per un attimo nel suo corpo.
L'Osservatore cadde in ginocchio, poi dopo qualche secondo rialzo` la testa e la luce usci` dal suo corpo in fretta come ne era entrata.
- Stai fuori dalla mia mente! - Grido` Giles ansimando e si rialzo` in fretta, pronto a usare i suoi poteri.
Valerius lo fisso` preoccupato.
- Sono i nemici? Cosa ti ha fatto?! -
- Non so chi o cosa diavolo sia, ma ne ho abbastanza di gente che pretende di usare la mia mente come se fosse un libro della biblioteca! -
- Davvero credi di poter affrontare un dio, mortale? Sei presuntuoso e sciocco. - Tuono` la luce e la sua luminosita` crebbe fino a diventare quasi abbagliante.
Valerius allungo` una zampa a tirare i pantaloni di Giles, rivolgendosi a lui sottovoce.
- Ehi, forse e` meglio filare, sembra pericoloso, non farlo arrabbiare ulteriormente... -
L'Inglese fisso` la luce con aria di sfida, pronto a reagire.
Era quasi certo che il suo avversario stesse per attaccare, quando una seconda luce si affianco` alla prima.
- Xoferif, tu non volevi capire? - Disse con tono di rimprovero al suo compagno. - Se ti metti a incenerire l'umano cosa avrai risolto? E tu, mortale, rispondi alla domanda di Allizom la Gloriosa e ti lasceremo vivere. -
Giles era molto tentato di mandare al diavolo entrambi, ma decise che era piu` prudente ascoltare prima la loro richiesta.
- Cosa volete? -
- E' questo il rispetto che i mortali dimostrano ai loro dei?! Meriti di morire come... - Inizio` Xoferif, ma Allizom lo interruppe.
- Umano irriverente, rispondimi. Cosa hai a che fare tu, misero mortale, con Xinuxunil la Splendente? -