19. First Kiss

- Allora? - chiese Giles fissando Tera con uno sguardo quasi supplichevole.
- Tu rispondi alla mia domanda e poi te lo dico. Viola o verde? - Rispose la ragazza accostandosi al corpo due vestiti.
L'Osservatore sospiro` e poi indico` quello viola.
- Quello. E ora puoi dirmi quante speranze abbiamo di salvare la Terra? -
Tera appoggio` delicatamente i vestiti su una sedia e sedette sul letto accanto a Giles, aprendo il fascicolo che l'inglese aveva in mano alla pagina che rappresentava uno schema della sfera aliena che aveva abbattuto.
- E' molto piu` complicata di quanto pensassi. Il professor Tomoe e` abbastanza sicuro che distruggendo questo punto, il controllo mentale venga annullato, ma solo quello che proviene direttamente dalla sfera. -
- Cosa intendi? -
- Una volta che si e` insediata nel terreno, la sfera diffonde alcune microsonde che si impiantano negli esseri umani che vengono giudicati piu` utili e controlla le loro azioni. -
- Secondo quale criterio sceglie le vittime? -
Tera scosse la testa.
- Non ne ho idea. Non abbiamo abbastanza dati per poterlo capire. Per fortuna la sfera che hai distrutto non e` riuscita a contaminare nessuno, ma le microsonde erano ancora attive, hanno tentato di colpirci. -
Giles la guardo` preoccupato.
- Stai bene, vero? -
- Certo. Non mi hanno toccata. -
L'Osservatore indico` un punto sullo schema.
- Allora e` qui che bisogna dirigere il potere? -
- Esatto. Friggi il processore centrale e poi potrai anche giocarci a palla. Ora devo finire di prepararmi, fallito, sparisci pure. -
Giles annui` e si alzo`, avviandosi alla porta.
- Divertiti, Tera. -
- Se parli sei morto, ricordatelo. -

L'Osservatore sorrise leggermente nel pensare a Tera che si comportava come una ragazzina al primo appuntamento, poi il suo sorriso si spense nel rendersi conto che probabilmente per lei quella era davvero la prima volta che usciva con un ragazzo come una normale ventenne.
Un movimento improvviso lo distolse dai suoi pensieri e vide la coda color caffelatte di Valerius che spariva dietro l'angolo.
Era rimasto ad ascoltare dietro la porta?
Giles capi` di colpo quello che lo affliggeva e si chiese come avesse fatto a non accorgersene prima.
"Sei innamorato di lei e non puoi dirglielo perche` sei un gatto..." Penso`, con una fitta di senso di colpa perche` era stato lui a condannarlo a quell'esistenza da felino, anche se in quel momento era stata l'unica possibilita`.
Si chiese se fosse il caso di inseguirlo e consolarlo, ma decise di non farlo, avrebbe rischiato solo di ferirlo ulteriormente e se Valerius avesse voluto parlarne con qualcuno lo avrebbe gia` fatto. Giles decise che gli sarebbe stato vicino, ma con discrezione, senza essere invadente.
Xini lo raggiunse in casa e l'Osservatore le riferi` le parole di Tera.
- Allora dobbiamo iniziare subito a distruggere le sfere! -
L'Osservatore annui`.
- Esatto. Dovremo dividerci per poterne distruggere il piu` possibile. Diro` ad Eudial di avvisare le senshi. Sunnydale e Londra vanno liberate per prime, cosi` potremo avere l'aiuto anche di Buffy e del Consiglio. -
La ragazza lo guardo` preoccupata.
- Vengo con te, Ripper, potrebbe essere pericoloso... -
Giles scosse la testa.
- No, non possiamo. Abbiamo entrambi il potere, sarebbe uno spreco andare tutti e due nello stesso posto, e non possiamo permetterci errori. Ogni sfera che riusciremo a distruggere potrebbe essere determinante per l'esito finale della battaglia. -
Xini sospiro`.
- Promettimi che starai attento, Ripper. Non voglio perderti di nuovo, non potrei sopportarlo. -
L'Osservatore l'abbraccio` e la tenne stretta.
- Non posso giurarti che non mi succedera` niente, se fosse possibile vorrei che fossi tu a giurarlo per prima, ma il nemico e` il piu` forte che abbiamo mai incontrato e probabilmente moriremo tutti. Ma ti prometto che finche` ci sara` anche una sola minuscola possibilita` non mi arrendero`. -
- Non e` molto confortante. -
Giles sorrise appena.
- No, vero? -
- Ti prego, non andare da solo. -
L'Osservatore annui`.
- Portero` Tera con me. -
-Va bene, Ripper, lei ti proteggera`. -
Sollevo` il viso verso di lui e Giles chino` la testa per baciarla dolcemente. La ragazza chiuse le palpebre per nascondere le lacrime che sentiva bruciarle negli occhi e ricambio` il bacio con tutto il suo amore.

Tera lancio` uno sguardo timido al ragazzo seduto accanto a lei nella penombra del cinema. Si sentiva parecchio in imbarazzo al pensiero di essere uscita con un suo compagno di universita`, ma era anche emozionata come non le succedeva da molti anni. Quella sera lei non era la combattente, la Cacciatrice sempre condannata ad affrontare mostri inumani, ma era come tutte le altre ragazze. Sapeva bene che quella probabilmente era la sua ultima occasione di essere, almeno per una volta nella sua vita, normale ed era decisa ad assaporare quella serata in ogni suo attimo.
Probabilmente sarebbe morta entro pochi giorni, e tutto il resto del mondo con lei, ma ora non voleva pensarci.
Allungo` una mano per prendere i pop corn, ma le sue dita sfiorarono quelle di Doyle e il ragazzo si volto` verso di lei, avvicinando il viso al suo.
"Sta per baciarmi!" Realizzo` Tera con un brivido di panico. Il suo primo impulso era quello di alzarsi e fuggire via, di non permettere a nessuno di avvicinarsi a lei, di toccarla, ma si costrinse a restare immobile. Doyle le piaceva e non doveva lasciarsi influenzare da paure stupide. Cosa c'era di male in un bacio, dopotutto?
Chiuse gli occhi mentre le labbra del giovane si posavano sulle sue.

Il vento spazzava la rada sterpaglia al limite della pineta e sollevava la sabbia della spiaggia. Tra gli alberi, le cicale, di solito assordanti, si erano ammutolite di colpo, messe a tacere dalla presenza di un essere potente che, sotto forma di una luce abbagliante, si lasciava fluttuare a pochi centimetri dal suolo. Una seconda luce scese dal cielo con la velocita` di una stella cadente, ma anziche` schiantarsi a terra, si arresto` accanto alla prima luce.
"Non e` qui."
"Questo e` evidente, pero` ci e` stata fino a non molto tempo fa."
"E' vero. Sento ancora la sua essenza in questi luoghi."
"E' stata qui e qui e` rinata."
"Rinata... Se si puo` chiamare rinascere quello che e` adesso."
"Era una dea. Ora e` solo una creatura inferiore."
"Ha infranto le regole, gli equilibri si sono spezzati, merita di essere quello che e`."
"Ma la sua assenza ci sminuisce, e` comunque una parte di noi. Deve tornare."
La prima luce brillo` piu` intensamente e parti` velocemente a volo radente sulle onde sollevando nuvole di spruzzi iridescenti di arcobaleni.
"Esibizionista." Commento` la seconda luce e si avvio` nella direzione opposta.