8. I Like What You Are

Eudial sbadigliò. Aveva dormito per la maggior parte del volo, ma si sentiva ancora stanca e indolenzita. Spike dormiva ancora accanto a lei e le teneva la mano, mentre Xini, qualche posto più in là, guardava fuori dal finestrino con aria malinconica.
Eudial sospirò: la perdita di Giles era stato un duro colpo per tutti loro, ma per Xini doveva essere stato tremendo. Lei e Spike si erano sostenuti a vicenda, ma la ex dea non aveva nessuno, solo le sue canzoni. In fondo bastava ascoltarle per rendersi conto del suo grande dolore e dell'amore che provava per Giles.
Eudial avrebbe voluto aiutarla in qualche modo, ma non sapeva cosa dire per consolarla, il dolore per la morte dell'Osservatore era ancora tanto forte che lei stessa riusciva a malapena ad andare avanti.
Si chiese cosa volesse da loro Tera. Probabilmente un nuovo nemico tanto potente da costringerla a cercare il loro aiuto.
?Deve essere davvero una minaccia tremenda perché si sia decisa a chiamarci...? Pensò, guardando la pista di atterraggio che si avvicinava. ?Beh, tra poco lo scopriremo.?

Giles raggiunse Sofia sulla porta di casa e la donna gli sorrise.
- Dorme? -
- Si è addormentata subito, era stanchissima. -
L'inglese ridacchiò.
- Ci credo. Credo che fra poco la imiterò, è stata un giornata intensa per tutti e due. -
- Grazie per averla accompagnata, Shad. Spero che non ti abbia fatto stancare troppo. -
- Ma no, è stato divertente. -
- Era da tanto che non la vedevo tornare da scuola tanto allegra. Non ha molti amici purtroppo. In parte è anche colpa mia, dovrei seguirla di più, ma il lavoro mi impegna così tanto... -
- Non devi sentirti in colpa, tu ti stai impegnando per lei, per poterle garantire un futuro tranquillo. Lyra sa che lei vuoi bene. Non deve essere facile dover fare tutto da sola. -
- Già... Siamo fortunate ad averti incontrato, ultimamente ci stai aiutando tantissimo. -
Sofia si sporse verso di lui e lo baciò delicatamente sulle labbra, ma si ritrasse quasi subito notando che lui esitava.
- Non... non vuoi? -
- N-non è questo. - Rispose Giles e Sofia notò che era arrossito. - Mi piaci, molto anche! Ma... -
- Ma? -
L'inglese le rivolse uno sguardo colpevole e spaventato allo stesso tempo.
- Non... non sarebbe giusto. Non so chi sono, non ricordo nulla del mio passato, non posso prometterti nulla, Sofia, non ho garanzie da darti. Per quello che ne so potrei essere sposato, oppure un criminale o semplicemente un bastardo che ti farebbe solo soffrire. -
La donna gli carezzò una guancia.
- Quello che sei adesso mi piace e non voglio promesse né garanzie. Ora siamo qui, tu e io, e mi piaci abbastanza per volerti baciare. Anche se domani dovesse cambiare tutto, anche se dovessi rivelarti una persona completamente diversa, il ricordo di questo Shad sarà sempre piacevole. Neanche io posso prometterti nulla, del resto. - Concluse con un sorriso, avvicinando di nuovo le labbra a quelle di Giles e stavolta lui ricambiò il bacio.
Quando si staccarono, Sofia notò che l'inglese stava tremando e aveva un'espressione indifesa ed emozionata che la fece intenerire.
- Paura? - Gli chiese scherzosamente e Giles le sorrise un po' nervosamente.
- Si. Ma è stato bello. -
La donna lo abbracciò, appoggiandogli la testa sulla spalla e alzò lo sguardo a guardare le stelle. Poco dopo alzò un braccio a indicare il cielo.
- Guarda Shad! Cos'è quello? -
- Sembra una cometa. - Rispose l'Osservatore senza sapere perché quella visione gli causasse una sensazione di terrore.
- Che strano, i giornali non ne hanno parlato. -
- Non mi piace. Mi fa pensare a un cattivo presagio. -
Sofia scoppiò a ridere e lo baciò sulla guancia.
- Andiamo Shad, non sarai superstizioso?! A me sembra molto bella. -
- Lo è. Ma mi fa paura. -
- Ah, come me allora. Ti piaccio, ma riesco a farti tremare con un bacio! -
Giles arrossì nuovamente, ma rise anche lui.

Eudial si guardò intorno finché non scorse Tera che li aspettava con Valerius sulla spalla. Lei e Spike la raggiunsero e Xini li seguì a qualche passo di distanza.
Eudial porse subito a Tera la lettera di Giles, aspettandosi che la ragazza mostrasse qualche segno di commozione o che si affrettasse a leggerla, ma Tera la sorprese infilandosela in tasca quasi con indifferenza. Sembrava eccitata per qualcosa ed Eudial trovò quasi irritante l'energia che intuiva nei suoi movimenti.
?Come può sembrare tanto felice quando l'unico che si sia mai preoccupato per lei è morto? Non le importava niente di Giles, allora??
Tera li portò al bar dell'aeroporto e li fece sedere a un tavolino un po' in disparte.
- Allora, cosa vuoi Tera? Perchè ci hai fatto tornare in Italia? -
La ragazza appoggiò parecchie foto sul tavolino davanti a loro.
- Guardate queste. -
Xini ne prese una e gli occhi le si riempirono di lacrime.
- Ci hai fatto volare per ore per ricordarci quello che abbiamo perso? -
- Tera, sei diventata più cretina di quello che ricordavo! Ci fai attraversare mezzo mondo per farci vedere delle vecchie foto di Giles?! Lo fai per farci soffrire ancora? - Gridò Eudial alzandosi in piedi di scatto.
Spike posò una mano intorno al polso di Eudial per calmarla e la ragazza tornò a sedersi.
- Dove le hai trovate? Le hai scattate prima che fosse posseduto da Gauk? - Chiese a Tera, cercando di allentare la tensione.
- Non sono vecchie foto. Le ho scattate ieri, poco dopo avervi telefonato. -
- Bugiarda! - Gridò Eudial, mentre Xini scoppiava a piangere apertamente. - Perchè vuoi torturarci? -
Tera la guardò negli occhi ed Eudial si rese conto all'istante che era sincera.
- Non sto mentendo. È vivo. -
- Come... come è possibile? Lo abbiamo visto intrappolato in quel palazzo... -
Xini alzò gli occhi verso di lei, non osando ancora sperare per il terrore di trovarsi di nuovo col cuore a pezzi.
- Non è possibile, Tera... Non lo sento, non sento la sua presenza... -
- E se è davvero vivo perché non si è fatto sentire? -
- È lui. Ne sono assolutamente certa. Non so come abbia fatto a salvarsi, ma è lui. E non ci ha contattato perché non ricorda nulla. -
- Non ricorda nulla dell'incidente? -
- Niente di niente. Amnesia totale, non ricorda il suo passato, non ricorda noi, non sa nemmeno il suo stesso nome. -
- Hai parlato con lui?! -
- Valerius ci ha provato, ma non riesce più a capirlo, io ho parlato con la persona che gli ha salvato la vita. -
- Deve essere riuscito a teletrasportarsi... - Disse Eudial. - Ma con i sigilli che avevo messo ai suoi poteri per bloccare Gauk è un miracolo che ci sia riuscito senza ammazzarsi! -
- Povero Ripper, deve aver sofferto tantissimo... Ma forse posso aiutarlo a guarire unendo la mia mente alla sua! Portami subito da lui, Tera! - Implorò Xini.
La Cacciatrice scosse la testa, seria.
- No. -
Eudial la guardò allibita.
- Non vuoi che Xini lo aiuti? Gli hai detto almeno che stavamo arrivando? -
- Non mi sono avvicinata a lui e sono stata ben attenta a non farmi vedere. Le foto le ho scattate da lontano con il teleobbiettivo. Vi ho chiamati perché dovevate saperlo, ma vi chiedo di non contattare il fallito. -
- Ma perché?! -
Tera sospirò e il suo viso si velò di tristezza.
- Guardate le foto. La sua espressione... Lo avete mai visto tanto sereno? Forse per lui è meglio non ricordare niente. La sua vita di Osservatore prima o poi lo farà ammazzare davvero. E io non voglio. Preferisco che si dimentichi di me, piuttosto. -
Dopo le parole di Tera cadde un silenzio agghiacciante mentre gli altri tre guardavano le foto, assorti.