22. Sleeping in Darkness

Gauk seguì Eudial al piano di sotto, fissando la schiena della ragazza mentre scendeva le scale. La odiava, avrebbe voluto spingerla, ma l'incantesimo non glielo permetteva, inoltre non sarebbe stato conveniente per lui. Il demone sapeva che il corpo che lo ospitava era destinato a morire, i ricordi di Giles erano impressi in lui come un marchio a fuoco, e non ci teneva a trovarsi al suo interno quando ciò fosse avvenuto.
Eudial non ne sapeva nulla, altrimenti lo avrebbe ucciso: se Giles era destinato a morire, per lei non avrebbe fatto differenza che morisse con il demone ancora dentro di lui. Forse non lo avrebbe ucciso con le sue mani, ma lo avrebbe vincolato per sempre a quel corpo condannato. Doveva riuscire a ottenere il golem prima che ciò avvenisse.
Aveva le conoscenze di Giles, quindi in teoria sapeva come costruirlo, ma l'amuleto che portava al collo gli impediva di usare i poteri e in ogni caso non era certo di saper distinguere le minime sfumature di potere necessarie a creare un corpo vivo. Usare il potere per distruggere era una cosa, usarlo per creare era molto diverso e lui come demone era molto ferrato nel primo campo e quasi per niente nel secondo. L'unica volta che lui e Glasya avevano generato qualcosa era nato Morfran ed era stato un disastro.

Tera guardò la televisione, incredula.
- Non è possibile... Xini è posseduta da un demone e sta organizzando un concerto come se niente fosse? Che stanno facendo quei due mentecatti di Eudial e Spike? -
Il gatto la guardò.
- Non lo so, Eudial non mi dice nulla. Credo che sia impegnata a cercare di far tornare normale Giles. -
- Beh, spero che abbiano un piano per fermare anche lei, altrimenti sarà una strage. -
- Rupert Giles ha fiducia in loro... -
- Quello scemo aveva fiducia anche in me e hai visto a quanto è servito.. -
Il gatto non rispose e tornò a fissare lo schermo, pensieroso.

Glasya si ammirò nello specchio con un fremito di piacere, quel corpo umano era perfetto, il migliore tra quelli che avesse posseduto fino ad allora e il potere oscuro di cui era imbevuto era una novità eccitante.
Finalmente, per la prima volta si sentiva abbastanza forte per aprire il passaggio per tornare alla dimensione infernale da cui era arrivata molti secoli prima insieme a Gauk.
Pensò distrattamente al suo ex amante, chiedendosi oziosamente se le sarebbe mancato. No, decise. Gauk era solo un peso ormai, un peso da cui si era sentita sollevata quando aveva reciso i legami con lui. Si chiese perché avesse conservato tanto a lungo la sfera in cui era stato imprigionato e perché lo avesse fatto resuscitare, ma forse era necessario per poter essere certa di essere pronta a liberarsi definitivamente di lui.
E poi doveva ammettere che il corpo di Rupert Giles le piaceva, fare l'amore con lui era stata un'esperienza nuova ed eccitante e forse proprio per questo aveva voluto farlo possedere da un demone simile a lei. Ma era stato un errore, si era resa conto che Rupert Giles, pur essendo un semplice umano, la interessava di più di quanto non lo facesse Gauk.
In ogni caso non importava, sarebbero morti entrambi e lei sarebbe stata libera, compleamente libera per la prima volta.
E una volta che fosse riuscita ad aprire il portale portando con sé l'energia di migliaia di umani, sarebbe stata abbastanza potente da evolversi a una forma demoniaca più potente, con un corpo materiale finalmente.
Forse avrebbe scelto di mantenere la forma che aveva ora, ma non ne era ancora certa, magari avrebbe potuto aggiungere qualche tocco più demoniaco, come un paio di ali nere come la notte oppure una coda sinuosa.
Non aveva fretta, aveva ancora due giorni di tempo per decidere.
Nel frattempo avrebbe potuto uccidere la Cacciatrice, ma preferiva aspettare, sicuramente sarebbe venuta al concerto e allora avrebbe preso anche la sua energia.
L'unico pericolo era che Eudial uccidesse Gauk nel frattempo, ma conosceva abbastanza bene la ragazza dai ricordi di Xini per sapere che non avrebbe fatto del male al suo Osservatore se non fosse stato assolutamente necessario.

Eudial fissò le sferette lucide allineate davanti a lei sul tavolo e guardò Spike, perplessa.
- Tutto qui? Sicuro che siano sufficienti? -
- Sul libro non sono specificati ulteriori dettagli, a quanto pare basta che siano oggetti sferici e di cristallo. -
- Demone? - Chiese Eudial lanciando un'occhiata minacciosa a Gauk.
Il demone rispose con uno sguardo furioso e sofferente.
- Vanno bene. Ora dammelo! -
La ragazza gli piazzò un cristallo davanti agli occhi.
- Ne sei assolutamente certo? Ricordati che se qualcosa dovesse andare storto, morirai. -
- Morirò lo stesso se non mi dai qualcosa per il dolore, questo polso mi sta uccidendo! Si, si, vanno bene, quante volte devo ripeterlo?! -
- Spera di aver ragione. In ogni caso non ho mai visto un demone tanto piagnucoloso, Giles non si lamentava così tanto per il dolore. -
Eudial gli porse un bicchier d'acqua e una pillola che il demone si affrettò a ingoiare e la fissò, risentito.
- Non siamo abituati a provare dolore. Non così a lungo. Quando un corpo si danneggia, ne cerchiamo subito un altro. È innaturale restare in un corpo danneggiato. -
- Abituatici. -
- Strega. - Brontolò il demone, stendendosi sul divano nella speranza che il dolore diminuisse in fretta.
Spike si avvicinò alla ragazza, abbassando la voce per non farsi sentire dal demone.
- Ma davvero lui è la nostra arma segreta? -
- Abbiamo alternative? Forse dovremmo ucciderli subito entrambi, ma se c'è anche una sola possibilità di salvare Giles, non posso ignorarla. -
Il vampiro annuì e la prese fra le braccia, baciandola sul collo. Sentiva il sangue che scorreva sotto la sua pelle, caldo e veloce e avvertì l'intenso desiderio di assaporarlo. La morse con delicatezza e la ragazza girò leggermente la testa per imitarlo.
Gauk spalancò gli occhi, incredulo, poi i ricordi di Giles gli vennero in soccorso facendogli realizzare che Eudial era stata morsa da un vampiro in passato. Non ci aveva fatto caso fino a quel momento perché era un argomento a cui l'Osservatore non amava pensare, ma quella strega dai capelli rossi non era un comune essere umano.
Ancora una volta si sentì totalmente impotente e in balia degli eventi esattamente come si era sentito quando era intrappolato nella sfera di cristallo. Abbassò le palpebre e affondò il viso in un cuscino, sperando di addormentarsi in fretta.

Giles era consapevole di trovarsi immerso nell'oscurità, in quell'oblio che lui stesso aveva cercato. Non poteva fare a meno di chiedersi cosa sarebbe successo, quali eventi lo avrebbero condotto alla morte, ma non aveva paura, non in quel momento. Si sentiva in pace, turbato solo dal pensiero che forse non avrebbe potuto dire addio a Xini di persona. Ma a quello avrebbe rimediato la lettera che le aveva scritto, quella lettera piena di amore e tanto difficile da scrivere che aveva il compito quasi impossibile di contenere i sentimenti che provava per lei. Pensare a lei lo faceva sentire sereno e gli fece quasi sperare che la fine giungesse in quel momento, invece piano piano quella bella sensazione svanì e Giles si rese conto di non essere solo nell'oscurità.
Riconobbe l'essenza crudele e rabbiosa del demone, intrisa di una profonda sofferenza che lo incuriosiva, lo esaltava e lo faceva stare male allo stesso tempo.
Si avvicinò a lui come una falena attratta da una candela e il demone si accorse della sua presenza. Si affrontarono specchiandosi l'uno nell'altro senza menzogne e falsità ed entrambi si resero conto che quello che desideravano era compatibile. Giles voleva che i suoi amici si salvassero e che non ci fossero vittime innocenti, Gauk voleva riavere Glasya e sopravvivere. Il piano di Eudial poteva funzionare e il demone capì che se lui avesse fatto la sua parte, la ragazza avrebbe rispettato gli accordi. Non gli era mai capitato di stabilire un contatto con l'anima delle sue vittime prima di allora, ma quello che ora vedeva in Giles lo stupiva.
Quell'uomo lo odiava per quello che aveva fatto, ma era disposto a rinunciare alla vendetta in cambio della salvezza per le persone amate.
In quel momento Gauk si rese conto che avrebbe rispettato l'accordo. Avrebbe tradito Glasya per riaverla accanto a sè.