23. Into the Fire

La folla era compatta quasi come un muro, un muro vivo, palpitante di energia vitale, ma Gauk non aveva problemi ad aprirsi un varco verso il palco. Gli bastava fissare una persona negli occhi perché questa si spostasse per lasciarlo passare, fissando a disagio l'uomo vestito di scuro che lo guardava con occhi tenebrosi.
Il demone strinse le dita della mano sinistra intorno al liscio cristallo della sfera e osservò la donna sul palco con un misto di paura e di rimpianto. Glasya non si era ancora accorta di lui, né di Eudial che lo seguiva a pochi passi di distanza, tenendolo d'occhio. Anche il vampiro era lì da qualche parte, anche se per il momento non riusciva a scorgerlo.
Con un breve sospiro riprese ad avvicinarsi al palco: ormai non aveva scelta, doveva catturare Glasya o lei lo avrebbe sacrificato.

- Tu sei tutta matta. - Disse il gatto, con un leggero tono di supplica nella sua voce. - Non puoi fare una cosa del genere. -
Tera lo fissò con aria di sfida.
- Ah no? E chi può impedirmelo? Tu per caso? -
- Forse il fatto che eri moribonda fino a due giorni fa? -
- Le Cacciatrici guariscono in fretta. - Disse la ragazza, indifferente, aprendo la finestra. - Inoltre non mi fido a lasciare tutto nelle mani di quei mentecatti. -
- Pensi di poter fare molto meglio, ferita come sei?! -
Il gatto si rese conto che Tera stava per saltare giù dalla finestra e si affrettò a salirle sulla spalla: se era proprio decisa a fare quella follia, non l'avrebbe lasciata andare da sola.
La ragazza saltò e cadde sul prato pochi metri più in basso. Si affrettò a nascondersi dietro un cespuglio prima di essere scorta da medici e infermieri e si fermò a riposare qualche secondo, trattenendo un gemito di dolore.
- Cretina. - L'apostrofò il gatto. - C'era bisogno di saltare dal primo piano? Non potevi fuggire dalla porta? -
- Con tutta la gente che gira per l'ospedale? Così abbiamo fatto molto prima. -
Tera si rialzò e si allontanò dall'edificio, seguita da Valerius.

Glasya finì di cantare e lasciò vagare lo sguardo sul pubblico mentre la musica terminava. Sorrise leggermente nel percepire la presenza di Gauk in mezzo a quella massa di umani esaltati, ignari di quello che li aspettava. Lasciò che il suo ex amante si avvicinasse al palco, il tempo del sacrificio si stava avvicinando e lei era impaziente di scatenare il suo potere distruttivo.
Sarebbero morti tutti.

Gauk finalmente superò l'ultima fila di persone e arrivò direttamente sotto al palco. Eudial lo raggiunse subito e il demone sentì il controllo mentale della ragazza su di lui.
Eudial aveva dovuto alterare gli incantesimi sulla croce d'argento per permettergli di poter attaccare Glasya, ma lo teneva comunque sotto controllo, pronta a bloccare qualunque passo falso. Non che avesse intenzione di farne, comunque. Glasya era intenzionata a ucciderlo e l'unico modo per sopravvivere senza essere costretto a ucciderla era imprigionarla. Poi, una volta ottenuto il corpo del golem, forse sarebbe riuscito a riconquistare il suo amore, forse sarebbe riuscito nuovamente a camminare al suo fianco.
Alzò lo sguardo verso il palco e incrociò quello di lei. Allora si era accorta della sua presenza e sembrava non essere minimamente spaventata. Anzi, nel suo sguardo c'era un lampo di trionfo che non tentò nemmeno di dissimulare.
Con un sorriso gli fece cenno di raggiungerla e Gauk lo fece, seguito da Eudial. Spike apparve all'altra estremità del palco, sbucando dall'oscurità.
- Bene, - disse - forse ci serve un po' di privacy. -
Alzò una mano, pronunciando una parola incomprensibile e il pubblico crollò a terra privo di sensi.
- Cosa hai fatto?! - Gridò Eudial.
- Non li ho uccisi, non ancora. Lui sarà il primo. - Disse, indicando Gauk.
- Non credo proprio che ti lascerò aprire il portale. -
Eudial la attaccò con il suo potere e Glasya evitò agilmente il colpo, preparandosi ad affrontarla.
Gauk attese che fosse presa dal combattimento, poi iniziò a mormorare l'incantesimo sulla sfera lucente che teneva in mano.

Tera guardò allibita le centinaia di corpi inanimati che giacevano a terra. Mentre si avvicinava al luogo del concerto aveva sentito la musica in lontananza, poi era calato un silenzio raggelante che l'aveva spinta a correre nonostante le fitte di dolore.
- Sono tutti morti?! - Chiese Valerius, terrorizzato, ma Tera scosse la testa.
- Sembrano solo svenuti. Guarda lì! - Disse, indicando il palco e iniziando a correre verso di esso.
Glasya si accorse della presenza di Tera e fece una mossa brusca, allontanandosi da Eudial di scatto e saltando in alto nel momento in cui Gauk le lanciava addosso la sfera di cristallo, che si infranse a terra in mille schegge di vetro.
Glasya lo guardò sdegnata.
- Lo avresti fatto davvero?! Sei davvero disposto a tradire la tua stessa natura, alleandoti con questi miseri umani?! -
- Tu sei stata pronta a sacrificare il nostro amore. -
La donna scoppiò a ridere.
- Il nostro amore?! Non essere ridicolo Gauk. Non puoi davvero provare sentimenti tanto patetici, In ogni caso, ora morirai. Problema risolto. -
Il demone si frugò in tasca, estraendo un'altra sfera.
- No, riuscirò a catturarti. Non sono disposto a morire, né a vivere senza di te. Se non vuoi tornare da me, ti costringerò. -
Eudial, Spike e Tera si misero fra i due demoni, determinati a bloccare Glasya per permettere a Gauk di catturarla, ma la demonessa fece una mossa che li colse di sorpresa: con un gesto della mano aprì un varco a mezz'aria e vi saltò dentro.
Eudial, Spike e Tera si scambiarono un'occhiata, perplessi, ma Gauk non perse tempo e la rincorse attraverso il varco, deciso a catturarla a tutti i costi.
Le due Cacciatrici, Valerius e il vampiro si riscossero e saltarono dall'altra parte anche loro, prima che il passaggio si richiudesse.
Appena arrivati dall'altra parte il vampiro cadde in ginocchio gridando ed Eudial si affrettò a togliersi la giacca per cercare di ripararlo dal sole che splendeva alto in cielo. Si riparò insieme a lui nel portone di un palazzo, mentre Tera e Valerius cercavano di non perdere di vista i due demoni.
La Cacciatrice tornò ansimando dopo qualche minuto.
- Sono entrati in un vecchio palazzo abbandonato qui vicino. Valerius è rimasto di guardia. -
Eudial guardò il vampiro, preoccupata.
- Stai bene, Spike? -
- Si, non preoccuparti. Ma perché c'è il sole? Ha aperto un passaggio spazio temporale? -
Tera scosse la testa.
- Oppure ha semplicemente tentato di fuggire in un posto che ha un fuso orario diverso. Da quello che ho potuto vedere, questo non è il Giappone. -
- Andate voi, ragazze. - Disse il vampiro. - Io vi raggiungo appena possibile. -
Eudial e Tera annuirono e corsero in direzione del palazzo abbandonato.
Raggiunsero il gatto in pochi minuti e fissarono l'ingresso dell'edificio per qualche secondo.
- Il pulcioso dice che sono ancora dentro. Da quello che ha potuto vedere da qui, ci sono state parecchie esplosioni di potere. -
- Deve essere stata Glasya. I poteri di Gauk sono bloccati. Forse è meglio entrare ad aiutarlo. -
- Vuoi aiutare quel mostro?! -
- No, ma è l'unica possibilità per salvare Giles. -
Tera sospirò.
- Mi dispiace, se non fossi arrivata io sareste riusciti a prenderla. -
Eudial la guardò, stupita. Era la prima volta che sentiva una parola di scusa uscire dalle labbra di Tera.
- Probabilmente se ne sarebbe accorta lo stesso. Sono felice di vedere che ti sei ripresa piuttosto. -
La ragazza non le rispose e si lasciò sfuggire un grido strozzato.
Indicò le finestre del piano terra dalle quali uscivano un fumo nero e alcune lingue di fuoco.
- Guarda, il palazzo va a fuoco! -
Le due ragazze corsero verso l'edificio mentre Valerius si era appiattito a terra terrorizzato, incapace di muoversi.

Gauk evitò l'ennesimo attacco di Glasya e tornò a incalzarla. Nonostante gli attacchi era riuscito lo stesso a completare l'incantesimo sulla sfera di cristallo e ora gli sarebbe bastato un momento di distrazione di lei per poterla intrappolare.
Lottando erano saliti al secondo piano senza nemmeno accorgersene e non si erano accorti dell'incendio che era scoppiato al piano di sotto quando Glasya aveva colpito con i suoi poteri un cumulo di rottami di legno.
Improvvisamente respirare era diventato più difficile e la ragazza iniziò a tossire. Gauk approfittò di quel momento per lanciarle contro la sfera di cristallo che emise una luce abbagliante nell'intrappolarla.
Il demone sorrise soddisfatto, chinandosi a raccoglierla: ora avrebbe potuto ottenere quello che voleva.
Xinuxunil era crollata a terra, svenuta e il demone la guardò per qualche secondo chiedendosi se avrebbe dovuto raccoglierla da terra o lasciarla lì fino all'arrivo della strega rossa, poi di colpo si rese conto che faceva caldo. Troppo caldo.
E si soffocava.
Si guardò intorno, terrorizzato nel rendersi conto che il piano di sotto era completamente in fiamme e che il fuoco aveva iniziato a bruciare anche il soffitto del piano in cui si trovava lui.
Una rapida occhiata gli fece capire che l'unica via di fuga erano le finestre e che per salvarsi avrebbe dovuto saltare.
?Un volo di due piani senza poteri? No grazie.? Pensò. Di ossa rotte ne aveva avute abbastanza, che si arrangiasse l'umano. L'interno di una sfera di cristallo gli sembrava un rifugio molto più sicuro per il momento e Gauk si rifugiò all'interno della seconda sfera nella tasca di Giles.
L'Osservatore si guardò intorno, sorpreso di trovarsi di nuovo padrone delle sue azioni e libero dal demone, poi scorse Xini a terra e la prese in braccio, avvicinandosi alla finestra.
Eudial e Tera non erano riuscite a entrare nel palazzo ed erano entrambe all'esterno e lo chiamavano, preoccupate.
Eudial gli fece segno di saltare.
- Frenerò la caduta con i poteri! - Gli gridò.
L'Osservatore annuì: prima avrebbe lasciato cadere Xini, poi sarebbe saltato anche lui, temeva che Eudial non sarebbe riuscita a sostenere il peso di due persone contemporaneamente.
Sfiorò con un rapido bacio le labbra della ragazza svenuta, poi la lasciò andare, fidandosi ciecamente di Eudial.
La ragazza riuscì ad attutire la caduta di Xini, ma nonostante tutto, il peso improvviso che si trovò a sostenere la fece sbilanciare, facendola cadere a terra insieme a lei.
Giles si augurò che non si fossero fatte male, poi vide Eudial che si rialzava e stava per saltare anche lui, quando si accorse che il soffitto stava per crollargli in testa. Istintivamente balzò indietro riuscendo a evitare le travi incendiate che crollarono tra lui e la finestra, bloccandogli il passaggio. Cercò di raggiungere le scale per salire al piano di sopra, ma le trovò murate. Giles si appiattì contro il muro, guardando le fiamme che si facevano sempre più vicine e ricordò improvvisamente la visione: dunque era così che sarebbe morto?

Eudial e Tera guardarono attonite la finestra: un attimo prima Giles era lì, mentre ora c'era solo fuoco.
- È rimasto intrappolato! - Gridò Eudial, alzandosi in piedi di scatto. - Dobbiamo trovare un modo per raggiungerlo! -
- Prova dalle finestre sul retro! -
Le due ragazze girarono l'angolo di corsa, ma anche le altre finestre erano avvolte dalle fiamme.
- Provo a teletrasportarmi all'interno. - Disse Eudial. - Forse posso raggiungerlo. -
Tera guardò un cartello attaccato alla recinzione e impallidì, afferrando l'altra ragazza per un braccio.
- Non c'è tempo, è troppo tardi, guarda lì! - Le disse con la voce incrinata dal panico - È un palazzo in demolizione, è pieno di esplosivo! -
Eudial la guardò inorridita, ma si staccò da lei, doveva almeno tentare, non importava il pericolo, doveva salvare Giles a tutti i costi.
In quel momento un'esplosione tremenda scosse il terreno e il palazzo crollò su se stesso come un castello di carte.