4. Near Me

Giles guardò la foto che la bambina aveva voluto mettere sul comodino prima di andare a dormire e sospirò. Quel pomeriggio Hope gli aveva chiesto della mamma e lui le aveva parlato di Jenny, di come si erano conosciuti e di quanto le avesse voluto bene. Le aveva mostrato una foto della ragazza e la bambina aveva sospirato e aveva detto che avrebbe desiderato che la mamma fosse ancora con lei.
Giles guardò la bambina che dormiva.
- Anche io, stellina, anche io. - Sospirò e in quel momento non era certo neppure lui se si stesse riferendo a Jenny o a Xini.
La ex dea non si era più fatta sentire da quando era partita e ogni minuto di quel silenzio sembrava voler lacerare il cuore di Giles. Non sapeva cosa pensare dopo quel litigio e quello che era successo in seguito gli faceva sospettare che Xini avesse ragione a dire che era cambiato. Aveva aggredito Tera con una rabbia e una violenza inaudite e l'aveva colpita duramente. Forse la sua anima era davvero corrotta, ma Xini su una cosa si sbagliava di sicuro: non era colpa di Hope.
I momenti che passava con la bambina erano gli unici in cui riusciva sentirsi sereno, gli unici in cui poteva sorridere anche se Xini si era allontanata da lui.
Chiuse la porta della stanza della bimba e scese in salotto. Sarebbe dovuto andare a letto, si sentiva stanchissimo, ma non riusciva a prendere sonno nel letto che aveva diviso con Xinuxunil tanto spesso. Le notti precedenti era rimasto sveglio per ore a pensare a lei e quando si era addormentato, verso l'alba, aveva dormito poco e male, svegliandosi più stanco di prima.
Accese la tv e si stese sul divano sperando di riuscire a distrarsi un po'.
Poco dopo alzò la testa nel sentire un rumore vicino a lui e vide Tera.
La ragazza aveva i capelli sciolti e indossava una camicia da notte bianca che le dava un aspetto vagamente spettrale. Giles distolse gli occhi dal suo viso nello scorgere l'ombra del livido che lui stesso le aveva provocato.
- Non riesci a dormire nemmeno tu, Tera? -
La ragazza sedette in terra su un cuscino, appoggiandosi al divano con la schiena.
- Ti dispiace se resto un po' a guardare la tv, fallito? -
- No, certo che no. Se... se vuoi ti lascio il divano... - Disse Giles, iniziando ad alzarsi, ma Tera lo afferrò per il maglione e lo costrinse a restare sul divano.
- Piantala, scemo! Mi spieghi perché continui a evitarmi? -
- Pensavo... che forse non avevi voglia di vedermi dopo... dopo quello che ti ho fatto... -
Tera sbuffò alzando gli occhi al cielo.
- Possibile che sia sempre circondata da cretini? O forse sono io ad avere un'intelligenza superiore? Non importa, in ogni caso sei un imbecille, Rupert Giles. Ti pare che se ti odiassi, più del solito intendo, resterei in questa casa? Ho sempre vissuto da sola, non avrei alcun problema a stare in albergo invece che in questo branco di idioti. -
- Come fai a non odiarmi? Ti ho preso a bastonate solo perché ho litigato con Xini, te ne rendi conto? Io mi odio per quello che ho fatto. -
- Ripeto, sei uno scemo. Ti odi per aver perso il controllo una volta e non odi me per tutte la volte che ti ho ferito in passato... -
- Se non fossi stata una Cacciatrice avrei potuto ucciderti! -
- Se non fossi stata una Cacciatrice non mi avresti attaccata. Io sono una Cacciatrice eppure ti ho colpito deliberatamente, quindi non essere troppo duro con te stesso. Tra l'altro se sei riuscito a colpirmi è stato solo perché devo aver abbassato la guardia, quindi hai fatto bene, se fossi stato un vampiro sarei morta. -
Tera lo guardò in faccia, poi lo afferrò di nuovo per il maglione e lo colpì con un pugno sul viso.
- Ecco, in caso tu abbia ancora sensi di colpa, ora siamo pari. Eudial! - Tera si voltò a guardare in direzione della porta. - Invece di continuare ad origliare, vai a prendere del ghiaccio. -
Eudial fece un passo avanti, uscendo dall'ombra.
- Ok. - Disse con un mezzo sorriso.
Tornò poco dopo con un sacchetto pieno di cubetti di ghiaccio e lo premette sul viso di Giles.
- Lasciami indovinare, Eu. Nemmeno tu riuscivi a dormire... -
La ragazza gli strinse una mano.
- Siamo tutti preoccupati per te, Giles. Vorrei poterti aiutare. -
- Non puoi farci molto. Non posso farci molto nemmeno io finché Xini non torna in città. Ho provato a contattarla, ma è praticamente impossibile. -
- Beh, possiamo tenerti compagnia se non riesci a dormire, no? Ho preso qualche dvd, di notte in tv non c'è mai niente di interessante. -
- Vado a prendere le patatine. - Disse Tera alzandosi e quasi inciampando su Valerius e Lili che si erano avvicinati anche loro.
- Allora, che ne dici Giles? Ti dispiace se restiamo con te? -
Giles la guardò commosso e le fece posto sul divano.
- Come potrebbe dispiacermi? Grazie, ragazze. E gatti. - Aggiunse guardando Valerius e Lili che gli erano saltati in grembo.
Tera tornò con una ciotola di patatine e qualche lattina e sedette anche lei accanto a Giles.

Giles si svegliò all'alba, destato dalle unghie di Valerius che gli si erano conficcate nel dorso della mano. Si guardò intorno disorientato per qualche secondo, poi si ricordò di essersi addormentato mentre guardava la tv insieme a Eudial e a Tera e si rese conto di avere la testa sulla spalla di Eudial, mentre Tera dormiva abbracciata a lui. Cercò di spostare gli artigli di Valerius dalla sua mano senza svegliare le ragazze, ma il gatto si svegliò di soprassalto e schizzò via spaventato dopo avergli piantato le unghie sul viso.
Eudial e Tera aprirono gli occhi, svegliate dal soffiare di Valerius e dal gemito di Giles.
- Che è successo?! -
- Cretino di un gatto! - Esclamò Giles, premendosi una mano sulla guancia.
- Ehi, ma stai sanguinando, fallito! -
- Fammi vedere, Giles. - Disse Eudial, scostandogli la mano dalla ferita, mentre Tera si chinava sotto il divano a prendere il gatto.
- Razza di cretino! Potevi cavargli un occhio! Altro che sotto il rubinetto, dovrei metterti in lavatrice, gatto del cavolo! -
- Mi dispiace! - Si lamentò Valerius. - Stavo facendo un incubo! Non volevo! In lavatrice no, ti prego! -
- Tera, lascialo stare. Non l'ha fatto appposta. -
- Come vuoi, fallito. - Disse la ragazza lasciando andare il gatto.
- Non è grave, anche se sanguina parecchio. - Disse Eudial dopo aver esaminato il graffio. - Stai fermo e lasciamelo disinfettare. -
Giles le sorrise.
- Allora, sopravviverò? -
- Direi di si, ma accoglierai i tuoi clienti con un bel livido sullo zigomo e un graffio che ti attraversa mezza faccia. Se contavi di attirare i clienti solo con la tua bellezza resterai deluso, credo. -
Giles scoppiò a ridere.
- Contavo su di voi per quello. Ci sarete, vero? -
- Certo! E anche Spike, solo che lui verrà dopo il tramonto. -
- Ti darò una mano anche io, - disse Tera - ma non sperare che diventi un'abitudine. -
- Grazie. Non so come farei senza di voi. -
- Smettila di ringraziare, sei patetico, piuttosto sbrigati a prepararti, l'inaugurazione è fra un paio d'ore. -
Eudial finì di medicargli il graffio e Giles si alzò.
- Hai ragione, il tempo di fare una doccia e sono pronto. Eu, ci pensi tu a Hope intanto? -
- Stai tranquillo, andrà tutto bene. Sarà un successo vedrai. -