19. Just a Day to Halloween

Giles sorrise riconoscendo le sagome ormai familiari dei palazzi di Tokyo fuori dall'aeroporto. Pochi anni prima non avrebbe ritenuto possibile potersi sentire veramente a casa in un posto diverso dall'Inghilterra, anche a Sunnydale spesso si era sentito fuori posto. Eppure quando Buffy era morta, non era in Inghilterra che era tornato, no, era scappato a Tokyo per dare un taglio netto al passato, non immaginando che alla fine avrebbe amato quel posto quasi quanto quello in cui era nato e cresciuto.
Riuscì a trovare un taxi libero e aiutò Eudial e Xini con i bagagli. Negli ultimi giorni Spike non aveva risposto al telefono e ciò lo aveva spinto a tornare il più presto possibile in Giappone. Era preoccupato, ma non troppo, in fondo se fosse successo qualcosa al vampiro le senshi avrebbero chiamato Eudial. Probabilmente Spike si stava prendendo una piccola rivincita per quando era partito per l'Italia senza avvisare.
Alzò lo sguardo verso lo specchietto retrovisore per guardare le due ragazze sedute sul sedile posteriore della vettura e sorrise: Eudial stava spiegando qualcosa a Xini sottovoce e la ex-dea annuiva, interessata. Era bello vederle andare così daccordo, soprattutto ripensando a come era iniziato il loro rapporto, ma adesso sembravano essere diventate amiche. Eudial stava aiutando molto Xinuxunil ad abituarsi a vivere da essere umano, cercando di spiegarle meglio che poteva come funzionavano le cose e Giles le era grato per questo. Era contento che le due ragazze si trovassero bene insieme, Eudial non aveva molte amiche e probabilmente ne sentiva la mancanza.
Il taxi si fermò davanti al cancello della villa e l'Osservatore scaricò i bagagli dalla vettura, avviandosi verso la porta di casa con due valigie.
Spinse la porta e gridò spaventato quando dall'alto cadde davanti a lui quello che sembrava un cadavere sanguinolento appeso a una corda per i piedi.
Eudial e Xini si precipitarono in casa sentendolo gridare e insieme esaminarono meglio il cadavere, scoprendo che si trattava solo di un manichino truccato ad arte. Con sgomento, Giles notò che tutta la parte di casa che riusciva a vedere dall'ingresso era decorata in modo inquietante e macabro.
Spike scese di corsa dalle scale con aria preoccupata, poi vedendo Giles assunse un'espressione colpevole.
- Siete tornati? Non mi avevate avvisato... -
- Se ti fossi degnato di rispondere al telefono lo avresti saputo. Cosa hai combinato alla casa? Cos'è questo?! - Chiese Giles, irritato, indicando il finto cadavere.
- Ho avuto da fare e poi tu non sei nella condizione di parlare, Osservatore. Sei sparito senza una parola, ho pensato che ti fossi ammazzato! -
L'irritazione di Giles scemò di colpo, si rendeva conto che il vampiro aveva ragione. Era scappato senza avvisarlo, non aveva pensato nemmeno a dirgli che Eudial era stata ferita. Sicuramente anche Spike era preoccupato per lei e avrebbe voluto raggiungerli in Italia, ma lo aveva praticamente costretto a restare ad occuparsi della casa e di Lili.
- Hai ragione Spike, mi dispiace. Scusami. -
Spike sogghignò soddisfatto.
- Non avrei mai immaginato di sentirtelo dire, puoi farlo di nuovo? -
- Non esagerare. Ma cos'è tutta questa roba? -
- Domani è Halloween. -
- Hai organizzato una festa qui?! -
- Ormai è tardi per disdire gli inviti! - Disse Spike, sulla difensiva. - Verranno pure Xander e Willow e poi....ehm... alcuni degli invitati non sono umani. È gente tranquilla, ma potrebbero diventare un po' meno tranquilli se annullassi la festa! E poi... -
Giles alzo una mano bruscamente facendogli cenno di tacere.
- Basta! Non voglio sentire altro. Voglio sapere a cosa diavolo pensavi quando hai organizzato tutto questo! - Disse severamente e Spike lo guardò con aria delusa, certo che la festa sarebbe saltata. - È inammissibile che tu non abbia neanche lontanamente pensato ad invitarci! -
- Ma ormai gli invitati saranno in viaggio... Cosa?! -
Spike lo fissò sbalordito e Giles sorrise divertito.
- Però dopo rimetti in ordine tu. Ah, se ci sono altri di quei cosi sanguinolenti che cadono giù dall'alto, non mi dispiacerebbe essere avvisato, mi ha fatto prendere un colpo. -
- Sicuro di sentirti bene, Rupert? - Chiese Spike osservandolo, poi notò la ragazza minuta che aveva osservato la scena in silenzio restando leggermente dietro Eudial. - Ehi, chi è quella? -
Xini lo fissò ostilmente.
- Sei sempre il solito insolente, Creatura Oscura. Un tempo ti avrei fatto rimpiangere la tua maleducazione! -
Spike la fissò incredulo.
- Ma è la dea bisbetica! L'avete ritrovata allora?! -
- Come osi?! -
Il vampiro si strinse nelle spalle e sorrise leggermente nel notare l'espressione divertita di Giles.
- Beh, meglio per te, Osservatore. -
Spike passò un braccio intorno alle spalle di Eudial e si chinò a baciarla, poi si diresse verso le altre stanze per mostrare loro le decorazioni, spiegando come le senshi lo avevano aiutato.

L'uomo vestito di scuro alzò il telefono e ascoltò in silenzio la voce all'altro capo del filo mentre con la mano libera apriva ed esaminava una cartellina piena di fogli e fotografie.
- Bene, era ora. - Disse severo. - Mi sorprende che ci abbiate messo tanto a trovarlo. -
Attaccò la cornetta e tornò ad esaminare il fascicolo pensosamente, poi riprese il telefono e compose un numero interno.
- Dite alla Cacciatrice che si prepari a partire immediatamente. Si, lo hanno rintracciato. - Fece una pausa guardando una foto, poi la depose nella cartellina e chiuse la copertina. Passò un dito sul nome che vi era scritto, seguendo distrattamente il contorno delle lettere: ?Rupert Giles?, poi annuì riprendendo a parlare al telefono. - Tokyo. Che si faccia trovare pronta. -

Eudial si guardò allo specchio del camerino del negozio di costumi, non del tutto contenta dei vestiti che aveva provato. Il costume da antica egizia le ricordava troppo Emmessen, quelli da strega e da vampira erano banali. Tolse l'ennesimo costume provato e scartato e tornò verso gli scaffali per sceglierne un altro, quando improvvisamente ne notò uno che poteva andare bene. Lo provò, ed annuì soddisfatta: le stava bene e sarebbe stato divertente indossarlo.
Mentre la commessa le faceva il pacchetto, Eudial si chiese cosa avrebbero scelto Spike, Xini e Giles. La incuriosiva soprattutto Giles, non se lo immaginava in costume a un festa di Halloween e non riusciva a pensare a un costume che gli si addicesse. Se li conosceva abbastanza, Spike avrebbe scelto qualcosa ad effetto, si sarebbe fatto notare e Xini probabilmente si sarebbe orientata su qualcosa di elegante, ma su cosa avrebbe scelto l'Osservatore non riusciva a farsi un'idea.
Eudial sperò che Xini non si mettesse nei guai a fare shopping da sola, ma la ex-dea sembrava aver capito che per comprare qualcosa bisognava pagare. In ogni caso si sarebbero incontrati tutti dopo un'ora all'uscita del centro commerciale, se ci fossero stati problemi lo avrebbero capito subito.
Eudial guardò per un po' le vetrine dei negozi mentre aspettava gli altri, poi sedette al tavolino di un bar con una bibita.
Si sentiva stanca.
Ultimamente le capitava abbastanza spesso. Da quando Xini era uscita dal suo corpo, lei aveva spesso la sensazione di sentirsi debole e incompleta; il potere della dea era stato enorme e le aveva dato forza, lasciandola però come svuotata quando se n'era andata. Non osava pensare a come dovesse sentirsi Xinuxunil che quel potere lo aveva avuto da millenni e lo aveva scambiato per un debole corpo umano, più debole di quello di Eudial. Eppure Xini non sembrava pentita di quel sacrificio, anzi era molto entusiasta di imparare come vivevano gli esseri umani.
Eudial era irritata per quella stanchezza che ogni tanto la assaliva, anche se doveva ammettere che ultimamente si era affaticata troppo sia fisicamente che mentalmente e probabilmente ne stava ancora subendo le conseguenze. Per fortuna ora i vampiri si mostravano molto più raramente e lei aveva la possibilità di riposarsi e riprendersi. Il ritorno di Xini invece sembrava aver avuto un effetto miracoloso su Giles, sembrava aver completamente superato tutti i traumi che aveva dovuto subire negli ultimi tempi e spesso era eccitato e contento come un bambino la notte di Natale. Bastava vedere come aveva reagito vedendo la casa trasformata in un museo degli orrori per averne la conferma, persino Spike era rimasto sorpreso quando aveva autorizzato la festa.
Eudial sorrise, era contenta per lui, l'Osservatore si meritava un po' di felicità. Da quando Xinuxunil si era unita a lei per sconfiggere Birurugatesu, Eudial aveva smesso di essere gelosa del suo amore per Giles perché si era resa conto che la dea teneva davvero a lui e che avrebbe potuto renderlo felice.
La stanchezza stava passando, ma Eudial decise di restare seduta ancora un po' a guardare la gente che passava, carica di pacchetti e di buste, mancava ancora un bel po' di tempo all'ora dell'appuntamento.
E lei non aveva fretta.