20. Bishojo Slayer Sailor Eudial

Haruka parcheggiò la macchina ben lontana da casa di Giles e lei, Michiru, Setsuna e Hotaru proseguirono a piedi per l'ultimo tratto di strada. La giovane non era molto convinta che fosse una buona idea andare a casa di quella gente e partecipare a una festa del genere, ma Hotaru e Setsuna erano certe che non ci fosse alcun pericolo e Michiru si era lasciata coinvolgere dall'entusiasmo di Usagi. In fondo non aveva molta scelta, erano in tre contro una. Lei e Michiru avevano scelto dei costumi a tema con la festa. Haruka indossava un completo nero da uomo, molto elegante e con un ampio mantello da vampiro che non sarebbe sembrato nemmeno un costume se non fosse stato per il fondotinta chiaro che le dava un pallore cadaverico. Michiru invece aveva scelto un vestito molto elegante in stile ottocentesco e aveva sul collo il make up che simulava il morso del vampiro con tanto di rivoletto di sangue.
Hotaru aveva scelto di unirsi al gruppo delle inner senshi e come loro si era vestita da marinaio di una nave fantasma, sfoggiando un costume da pirata e make-up cadaverico, mentre Setsuna aveva sorpreso tutti indossando un abito molto sexy di paillettes bianche da diva anni ?40.
Setsuna si era comportata in modo strano quando aveva saputo della festa: sembrava allo stesso tempo ansiosa di parteciparvi e preoccupata e aveva perso ore nella scelta del costume. Haruka e Michiru si erano chieste cosa le fosse preso, ma in fondo non aveva molta importanza.

Setsuna si aggiustò per l?ennesima volta il vestito prima di bussare alla porta. Si sentiva nervosa come una ragazzina al primo appuntamento e non poteva fare a meno di chiedersi se Rupert Giles sarebbe stato presente.
Non lo vedeva da quando Eudial aveva rubato i talismani ad Haruka e Michiru e ricordava ancora lo sguardo deluso che aveva scorto negli occhi dell?inglese quando gli aveva voltato le spalle preparandosi ad attaccare la strega. Sapeva di averlo ferito, che quello che era successo tra loro si era spezzato quel giorno, ma per tutta l?estate aveva continuato a pensare a quei pochi momenti sereni che avevano vissuto insieme, chiedendosi se era giusto considerarlo un nemico.
Lei, Uranus e Neptune avevano avuto torto, se ne era resa conto durante il combattimento contro Au?th?luk, solo il potere dei talismani riuniti era risultato efficace contro quel demone, esattamente come aveva detto Eudial.
Sentiva di dovere delle scuse a Giles, ma non aveva più avuto occasioni di vederlo da quel giorno lontano in cui era fuggito all?estero per proteggere la sua Cacciatrice.
Aveva contattato Haruka e Michiru per stabilire una tregua con loro, ma lei non era stata presente, poi con il combattimento decisivo contro il nemico e il fatto che Giles era stato male per i traumi subiti in quella occasione, non aveva più avuto modo di parlargli.
Chissà come stava ora, Setsuna si chiese se fosse tornato dall?Italia e se sarebbe stato ancora arrabbiato con lei. Forse? forse se si fossero chiariti avrebbero potuto cercare di recuperare quel rapporto che si era spezzato prima ancora di consolidarsi, si disse, poi scacciò quel pensiero arrossendo e decidendosi a bussare. Hotaru le lanciò uno sguardo curioso, poi Spike venne ad aprire la porta e la giovane si infilò in casa in fretta scorgendo Usagi.
Il vampiro era vestito in un?elegante giacca di broccato di foggia antica, nera con decorazioni dorate e si inchinò davanti alle ragazze, soffermandosi a baciare la mano di Michiru, guadagnandosi così un?occhiata irritata di Haruka.
- Il vampiro Lestat vi dà il benvenuto in questa villa, incantevoli signore. -
Michiru sorrise divertita.
- Ciao Spike. Stai molto bene vestito così, andavano bene i pannelli poi? -
Il vampiro sorrise facendo un gesto verso la sala da cui proveniva un vociare allegro e musica ad alto volume.
- Presto potrai vederlo tu stessa. -
Usagi e Hotaru si staccarono dal gruppo delle inner senshi e si avvicinarono a Spike ridacchiando.
- Ma dove sono Eudial e il signor Giles? - Chiese la ragazza bionda. - Non avevi detto che erano tornati ieri? -
Spike annuì e Setsuna cercò di non farsi sfuggire nemmeno una parola sentendo il nome di Giles.
- Si, sono di sopra, credo che stiano finendo di prepararsi. -
- Che costume hanno scelto? - Chiese Hotaru curiosa. - Ho chiesto a Eudial se voleva unirsi al nostro gruppo, ma ha detto di avere già un costume. Tu lo hai visto, Spike? -
- Quello di Eudial si, ti piacerà. Quello di Giles è un mistero per tutti, ma non credo che sarà niente di speciale. Credo che la cosa più fantasiosa a cui possa aspirare sia un costume da libro antico. -
Usagi e Hotaru ridacchiarono e Setsuna si lasciò sfuggire un sorriso.
Improvvisamente la voce di Eudial risuonò dalla cima delle scale e tutti si girarono a guardare la ragazza vestita da sailor senshi che si rivolgeva a Spike puntandogli un dito contro.
- Vampiro malvagio! Come osi prendere in giro il mio osservatore?! Io sono Eudial, una Cacciatrice vestita alla marinara e ti punirò in nome del paletto lunare! -
Eudial terminò il discorso con una posa simile a quella delle sailor, poi saltò giù dalle scale con un gesto agile ed atterrò accanto a Spike per poi dargli un bacio.
Haruka la guardò con aria di disapprovazione, poi lei e Michiru si diressero verso il soggiorno.
Eudial sorrise alle senshi restanti dando loro il benvenuto.
- Hai un costume bellissimo, Eudial! - Si complimentò Usagi. - Staresti davvero bene come sailor, vero Hotaru? -
Spike sorrise guardando le gambe di Eudial.
- E? vero, è un bel costume. -
Eudial arrossì leggermente e finse di minacciarlo con un paletto finto, poi sorrise guardando verso la cima delle scale.
- Oh, ecco Xini! -
L?ex-dea scese le scale e li raggiunse sorridendo leggermente, un po? incerta su come comportarsi in quella situazione. Xinuxunil indossava un vestito blu notte di un tessuto leggero sul quale erano cuciti centinaia di strass disposti a dare l?illusione di un cielo stellato e che brillavano alla luce quando lei si muoveva. Aveva i capelli raccolti e trattenuti da un diadema d?argento a forma di stella ed Eudial la guardò con ammirazione.
- Wow, hai scelto un costume fantastico! Giles l?ha già visto? -
Xini scosse la testa.
- Ancora no, credi che gli piacerà? Davvero va bene? Mi avevi detto che ad Halloween ci si veste in modo diverso da quello che si è davvero così ho scelto di essere la Notte. -
- Giles adora guardare le stelle? - Le sussurrò Eudial sorridendo. - Lo lascerai senza fiato, credimi.-
Usagi guardò Xini e le sorrise.
- Sei un?amica di Eudial? Non credo che ci siamo mai incontrate? -
Eudial rispose per lei.
- Si, si chiama Xinuxunil. Poi ti racconterò con più calma. -
In quel momento bussarono di nuovo alla porta ed Eudial andò ad aprire sorridendo nel vedere Willow e Xander che erano arrivati insieme ad altri due giovani, un ragazzo e una ragazza, che lei non aveva mai visto e che si presentarono come Oz e Cordelia.
Eudial li accompagnò tutti nella sala principale, che ormai cominciava ad essere affollata, mentre Spike tornava ad aprire la porta per lasciar entrare un gruppetto di demoni e vampiri assortiti.

La ragazza scese dall'aereo e si guardò intorno con aria di sufficienza. Il vento le scompigliò i lunghi capelli neri, gettandoglieli sul viso e lei li scostò con gesto quasi schizzinoso della mano candida e molto curata.
Non capiva assolutamente perché dovesse essere lei a scomodarsi per andare a conoscere un Osservatore che non dava notizie al Consiglio da mesi e che aveva lasciato morire la sua precedente Cacciatrice. Lei era la Cacciatrice, pensò irritata, tutto avrebbe dovuto girare intorno a lei, quel Rupert Giles sarebbe dovuto andare a supplicarla in ginocchio di poter essere il suo Osservatore e non era certo lei quella che doveva sopportare i disagi di un volo intercontinentale per conoscerlo! Lei si occupava di demoni e vampiri con la precisione letale di un'arma e questo doveva bastare. Da quando era diventata la Cacciatrice, aveva eliminato più vampiri di quanto non avessero mai fatto le cacciatrici precedenti e sua era la mente brillante dietro al progetto che avrebbe potuto eliminare quegli esseri schifosi una volta per tutti.
Lasciò che gli Osservatori che la accompagnavano si occupassero dei bagagli e si fermò a guardare le vetrine dei negozi dell'aeroporto arricciando il naso.
Se proprio doveva sopportare questa seccatura, almeno che si sbrigassero, pensò.