3. I Understand You

Spike si affacciò dalla porta di casa guardandosi attorno nella luce tenue del crepuscolo. Eudial non era lì, ma che ci faceva Giles seduto immobile sotto uno degli alberi del giardino?
Il vampiro si avvicinò incuriosito.
L'Osservatore era seduto sull'erba con la chitarra in mano, ma non accennava a suonare una singola nota. Aveva lo sguardo perso nel vuoto e sul viso aveva dei graffi sanguinolenti.
- Ehi, Rupert. - Lo chiamò. - Hai di nuovo fatto arrabbiare la dea lunatica? Sei conciato male. -
Giles trasalì e guardò Spike tristemente.
- Non è stata Xini. -
Il vampiro lo guardò, vagamente sorpreso nel sentirgli usare il nomignolo che aveva inventato per dare sui nervi alla dea.
- Strano. Sembrava il suo stile. Chi allora? Un demone? -
- Eudial. -
Spike lo guardò a bocca aperta.
- Hai detto proprio "Eudial"? Ho sentito bene? Cosa è successo? -
- L'ho baciata. -
Spike ci mise un paio di secondi prima di realizzare il significato delle parole di Giles, poi con un ringhio afferrò la giacca dell'Osservatore e lo costrinse ad alzarsi.
- Che diavolo stai dicendo?! Cosa le hai fatto?! Lei è mia, chiaro?! E poi non hai sempre detto che la consideri una figlia? -
- È così, infatti. -
- Cosa stai combinando, allora?! Ti ha dato di volta il cervello?! -
Spike non riusciva a capire. Giles parlava in un tono piatto, quasi indifferente, come se non gli importasse minimamente che il vampiro potesse colpirlo. In lui c'era una sorta di apatica rassegnazione.
- Non ho baciato Eudial. -
- Ma se un attimo fa hai detto... -
- Ho baciato Xini. -
Spike lo lasciò andare, troppo sorpreso per rispondere, poi scoppiò a ridere.
- Santo Cielo, Rupert! Non mi dirai che ti sei innamorato di quella dea azteca millenaria, pazza e lunatica? -
- Non è pazza. -
- Certo che se i guai non ti capitano da soli, devi proprio andarteli a cercare! In ogni caso, che è successo? L'hai baciata e Eudial se ne è accorta? -
Giles annuì.
- Ha ripreso il controllo del corpo all'improvviso. Xini non pensava che potesse riuscirci. -
- Ma certo! - Disse Spike. - Me ne aveva parlato all'aeroporto! Temeva che Xinuxunil ti stesse maltrattando e aveva deciso di coglierla di sorpresa! -
- È indubbio che la sorpresa ci sia stata. -
- Inutile chiederti come l'ha presa. Quei solchi che ti ha scavato sul viso dicono tutto. Dov'è ora? -
Giles scosse la testa desolatamente.
- Non lo so. È andata via, non credo che tornerà. -
Spike si appoggiò al tronco dell'albero e si accese una sigaretta.
- Le passerà. -
- Ne dubito, mi odia. -
- Se si è arrabbiata tanto è perché ti vuole bene. Avete avuto problemi anche in passato, ma li avete sempre superati, farete pace anche questa volta. -
Giles si prese la testa fra le mani.
- Non so che fare, Spike. Non voglio ferirla, non l'ho mai voluto, eppure non posso fare a meno di amare Xini, anche adesso vorrei che lei fosse qui. -
- Ora non iniziare a piagnucolare. Desideravi una figlia? Eccoti servito. Ora hai una figlia arrabbiata e gelosa della compagna del padre. -
- Spike, ma tu non sei arrabbiato con me? -
Il vampiro scosse la testa.
- Non è Eudial quella che hai baciato. Certo, mi dà un po' fastidio che lei e Xini condividano lo stesso corpo, ma credo di capirti. È terribilmente frustrante non poter sfiorare la donna che ami. Xinuxunil ha orrore di me e non tollera che io possa toccare Eudial e ora lei si trova nella stessa situazione. È una situazione complicata, ma te l'ho detto, ti capisco, probabilmente avrei fatto lo stesso. -
Giles sospirò.
- Cosa devo fare? -
- Per il momento tieniti alla larga da lei. Ora credo che sia troppo furiosa per ragionare, ma sono certo che quando si sarà sfogata sarà disposta a parlare. Meglio che vada a cercarla, adesso. Tra tutti e due avete un talento straordinario a mettervi nei guai. -

Eudial corse lontano da casa finché non sentì che le mancava il fiato e fu costretta a rallentare. Sentiva nella mente la presenza di Xinuxunil che lottava per riaffiorare e la ricacciò indietro con forza. La rabbia la rendeva più forte della dea, o forse era Xinuxunil che esitava, ma stavolta Eudial era decisa a mantenere il controllo del corpo, per sempre. La dea stava cercando di parlarle, se ne rendeva conto, ma lei le chiuse la mente, escludendola.
Con irritazione si rese conto di indossare uno degli abiti di seta leggera di Xinuxunil e deliberatamente ne lacerò la gonna lunga, accorciandola sopra il ginocchio, gettando il resto della stoffa in un cestino dell'immondizia.
Quello che era successo la rendeva furiosa. Non era tanto il fatto che Giles l'avesse baciata a sconvolgerla, era già successo quando erano stati posseduti dagli spettri in Italia, ma che lui l'avesse ingannata intenzionalmente, che si fosse approfittato di lei. Per baciare quella specie di dea, poi!
Eudial sentì di odiarla più che mai e decise che si sarebbe liberata di lei in un modo o nell'altro, se l'unico modo di farlo fosse stato combattere contro Birurugatesu, allora l'avrebbe fatto il prima possibile. Xinuxunil sarebbe svanita e Giles non l'avrebbe mai più vista.
Eudial trasalì e si voltò di scatto nel sentire una mano che si posava sulla sua spalla.
Si rilassò leggermente vedendo che si trattava di Usagi.
La ragazza bionda guardò preoccupata l'espressione del viso di Eudial.
- Ciao, cosa ti è successo? Stai bene? -
- La odio! Non riesco più a sopportare la sua presenza nel mio corpo! Se non riesco a liberarmi di lei sento che impazzirò. -
- La dea che avete evocato in Italia? -
- Si. Sfrutta il mio corpo per fare cose che io non voglio fare! Sta rubando la mia vita! -
Usagi annuì, comprensiva.
- Forse so chi può aiutarti. Vieni con me. -

Emmessen sbuffò irritata. Odiava i semplici demoni e trovava insopportabile essere costretta a trascorrere del tempo insieme a Offis. Arricciò il naso, disgustata e il demone le ringhiò contro.
- Inutile che fai quella faccia, se la mia compagnia non è di tuo gusto, fila via, staremo meglio tutti e due. -
La vampira gli rivolse uno sguardo gelido.
- Senti, scarto dell'Inferno, Birurugatesu ci ha ordinato di collaborare e di portargli il corpo della dea. Non posso permettere che tu commetta qualche errore perché poi se la prenderebbe con entrambi, purtroppo sono costretta a controllarti. -
Emmessen ignorò il ringhio del demone e si inginocchiò per posare una mano a terra.
- Questo è il punto dove c'è stata l'esplosione di potere. Sento le tracce di quattro esseri umani che erano qui in quel momento. -
Si rialzò, pulendosi la mano con un fazzoletto di seta, poi con un sospiro rassegnato si accinse a trasmettere i dati che aveva raccolto a Offis perché li facesse apparire nel cristallo nero consegnato loro da Birurugatesu.
Il demone e la vampira osservarono i volti delle quattro persone apparsi nella pietra: due erano donne sconosciute, ma gli altri due...
- Quella è la Cacciatrice! - Gridò la vampira. - E quel bastardo è il suo Osservatore! -
Offis ghignò.
- Ah, quello che ha scottato la tua pelle candida costringendoti a fuggire con la coda tra le gambe! -
- Piantala! - Sibilò la vampira, furiosa. - Cominceremo proprio da lui! -

Eudial seguì Usagi in un quartiere lussuoso e si chiese dove volesse portarla.
Trattenne il respiro nel riconoscere la casa e stava per dire alla ragazza di lasciar perdere e di tornare indietro, ma Usagi aveva già suonato alla porta.
Un uomo venne ad aprire la porta e Eudial lo riconobbe immediatamente, anche se appariva leggermente invecchiato rispetto a come lo ricordava.
- Professor Tomoe! - Si lasciò sfuggire, prima di ricordare che dopo la sconfitta dei Death Busters l'uomo aveva perso la memoria.
Soichi Tomoe sorrise a Usagi.
- Ciao, cercavi Hotaru? È in camera sua, entrate pure. -
Guardò Eudial per qualche istante.
- Sei un'amica di Usagi? Ho l'impressione di averti già visto da qualche parte. -
Eudial lo fissò senza parlare, le sembrava impossibile che l'uomo per il quale aveva lavorato per anni, il capo che le aveva insegnato a strappare il cuore puro della gente, la stesse guardando senza riconoscerla.
La ragazza bionda rispose per lei.
- Yuuko ha studiato all'istituto Mugen, probabilmente l'ha vista lì. -
Tomoe annuì sorridendo.
- Certo, deve essere così. Perdonami, i miei ricordi di quel periodo sono molto confusi, ho avuto un incidente piuttosto grave qualche anno fa e la mia memoria ne ha risentito. Salite pure, Hotaru sarà sicuramente felice della vostra visita. -