9.Going to the Silver Land

Eudial premette sull?acceleratore e il furgone nero sfrecciò sull?autostrada.
Giles dormicchiava sul sedile del passeggero, il gatto lo imitava nel suo trasportino e Spike si ripara­va dai raggi del sole nel retro del veicolo.
Eudial ripensò a quello che era successo dopo che l?Osservatore le aveva salvato la vita nella grotta. Lei e Giles erano tornati a fatica alla casa del guardiano del cimitero, fradici e malconci ed erano crollati sul divano dove si erano addormentati esausti per il combattimento.
Il giorno dopo Giles li aveva condotti nelle gallerie per l?ultima volta e avevano trovato lo scheletro di una bambina nascosto in una rientranza di un corridoio. Lili.
La bambina era fuggita nelle gallerie quando il padre aveva tentato di violentarla, ma non era stata più in grado di trovare l?uscita e, terrorizzata e ferita, era morta da sola in quei cunicoli bui dopo giorni di sofferenza.
Eudial e Giles avevano deposto fiori sulla sua tomba, dopo che la piccola bara bianca fu deposta nella cripta e poi erano partiti verso il sud della Toscana.
Avevano parlato al guardiano del cimitero della loro intenzione di evocare Xinuxunil e l?ex Os­servatore li aveva condotti in una stanza che non avevano mai visto perché era sempre chiusa a chia­ve: una biblioteca nella quale l?uomo aveva raccolto tutti i suoi ricordi del suo passato come Os­servatore.
Aveva esaminato due o tre libri finché non aveva trovato quello che cercava: la mappa antica di un promontorio collegato alla terraferma da due sottili strisce di terra. In un angolo della mappa era stata annotata una sola parola da uno degli antichi proprietari di quel volume: Xinuxunil.
- Non so cosa possa significare. - Disse il guardiano. -Potrebbe essere il posto dove trovare il modo di invocare Xinuxunil, oppure una semplice annotazione fatta per caso su quella pagina, oppure vuo­le solo dire che da quelle parti qualcuno venerava quella semi divinità, non saprei. -
- Comunque è un indizio, no? - Aveva chiesto Eudial.
- Ed è sempre qualcosa rispetto a quello che abbiamo trovato finora. -
Il vecchietto sorrise.
- In ogni caso è un posto incantevole. Male che vada vi sarete fatti una vacanza al mare, come le ha consigliato il medico dopotutto. - Intervenne il vecchietto, fissando Giles.
Così erano partiti, diretti verso il Promontorio dell?Argentario sulle coste della Toscana.

Eudial si sentiva felice. Aveva temuto di perdere il suo Osservatore, ma ora era lì accanto a lei e si stava riprendendo dalle ferite e dal trauma subito. Era ancora un po? debole, ma riposandosi e con l?aria di mare si sarebbe ripreso completamente, ne era certa.
La strada correva accanto al mare ed Eudial scosse delicatamente Giles per svegliarlo.
- Non è meraviglioso? - Gli chiese.
Giles guardò in silenzio lo scintillio del sole sulle onde del mare e sorrise sentendosi finalmente sere­no per la prima volta dopo tanto tempo.
- Andrà tutto bene. - Affermò. - Troveremo Xinuxunil. -
- Dobbiamo trovarlo. Birurugatesu sta acquisendo potere. La vampira che mi ha attaccato era incre­dibilmente forte, se dovessi combattere ancora contro di lei non so se riuscirei a sconfiggerla. -
- Per qualche tempo non dovrebbe farsi vedere, la luce del sole deve averla scottata parecchio l?ulti­ma volta. Però è vero. E? potente. Ho fatto qualche ricerca, Emmessen è una vampira molto antica e il suo potere è enorme. Se attaccherà di nuovo dovrai cercare di evitare lo scontro a tutti i costi. L?altra volta l?ho colta di sorpresa, ma non si farà più ingannare tanto facilmente. -
- Se non fossi arrivato tu, mi avrebbe uccisa. Mi hai salvato la vita. -
Giles sospirò.
- Come fai a dimenticare che stavo per ucciderti? Io non riesco a perdonarmelo, ma tu invece non hai mai detto nulla sul male che ti ho fatto. Come fai a sopportare la mia presenza dopo quello che è successo? -
- Smettila! - Ribattè vivacemente Eudial. - Non ricominciare con i sensi di colpa! Ti proibisco di tormentarti ancora, chiaro?! -
Sorrise all?Osservatore e riprese a parlare in tono più dolce.
- Giles, lo so che non eri tu a comportarti in quel modo. Anche io non potevo fare a meno di credere di essere Lili. Se fossi stata in me, non avresti potuto ferirmi in nessun modo, non dimenticare che sono abituata a combattere contro i vampiri, avrei potuto immobilizzarti facilmente. Siamo stati entrambi le vittime di una maledizione nata dal dolore e dalla paura. Se ora Lili può riposare in pace è solo grazie a te. Hai sconfitto lo spettro che possedeva la tua mente, se non lo avessi fatto chissà quante altre persone sarebbero morte in quel modo orribile oltre a noi. -
- Se non avessi chiamato il mio nome non sarei tornato in me? sei stata tu a sconfiggerlo. -
- Sei stato tu. Quando ho bisogno di aiuto, tu arrivi sempre. E lo hai fatto anche quel giorno. -
Eudial accostò il furgone al casello autostradale e abbassò il finestrino per pagare il pedaggio.
Giles controllò la cartina.
- Non manca molto, siamo quasi arrivati. Vuoi che guidi un po? io? -
Eudial scosse la testa.
- Il tuo polso non è ancora a posto. Fa ancora molto male? -
- No, non molto. Solo se lo sforzo. -
- Allora lascia che sia io a guidare. Dopotutto non sono poi così male no? -
Giles sorrise.
- Haruka non sarebbe molto d?accordo. -
- Non mi parlare di quella rompiscatole! E poi non hai tamponato la sua auto anche tu? -
- Anche io! - Intervenne Spike dal retro del furgone.
- Si e a momenti ci hai fatto catturare quella volta. -
- Devo ricordarti che stavi per piantarmi un coltello nel cuore, Osservatore? -
- Avrei dovuto prendere meglio la mira. -
- Spiritoso. Ahi! Questa bestiaccia graffia! - Si lamentò il vampiro allontanando la mano dalla gabbietta del gatto.
- Spike lasciala stare! - Gridò Eudial. - Ci credo che ti graffia, hai tentato di morderla l?altro giorno.-
- E allora? E? sempre sangue. Sono un vampiro, ricordi? -
- Si e io sono la Cacciatrice. Fai male al gatto e ti pianto un paletto nel cuore. -
Il gatto miagolò lamentosamente e si mosse nervosamente all?interno della gabbia.
- Forse ha bisogno di una sosta. - Suggerì Eudial - Più avanti c?è una stazione di servizio, potremmo fermarci a mangiare qualcosa. -
Arrestò il furgone nel piazzale davanti al distributore e lasciò la gattina libera di esplorare la zona mentre lei e Giles andavano a mangiare. Non si sarebbe allontanata, Eudial usava il suo potere per te­nerla sotto controllo ed evitare che si mettesse nei guai.

Giles scelse un quotidiano locale per controllare se ci fossero notizie di avvistamenti di vampiri o mostri del genere ed Eudial lo osservò, incuriosita.
- Parli anche l?Italiano? -
- Non è poi tanto diverso dal latino. -
La ragazza osservò lo scaffale dei libri e ne prese un paio.
- E tu da quando capisci l?Italiano? -
- Imparo in fretta. In fondo il Giapponese e l?Inglese non li ho imparati poi così male no? -
Giles la guardò un po? perplesso ed Eudial scoppiò a ridere.
- Giles, continui a dimenticare che vengo da un altro pianeta? Nessuna di queste lingue è la mia lingua madre. -
Aveva ragione. L?Osservatore spesso non pensava al fatto che lei non fosse un essere umano.
Uscirono dalla stazione di servizio e si guardarono intorno in cerca della gattina. Eudial stava per chiamarla, quando uscì da un cespuglio e saltò in braccio a Giles facendo le fusa.
Eudial sorrise, avvicinandosi all?Osservatore per carezzarla.
- Meno male che secondo il custode del cimitero aveva un caratteraccio. Si è affezionata molto a te.-
Giles la depose delicatamente nella gabbietta ed Eudial le versò acqua fresca nella ciotola.
- E? venuta lei da me. Quando stavo male veniva sul letto e si metteva vicina a me. -
- Lo so e ne ero felice. Non sopportavo di saperti completamente solo. Avrei voluto essere io a starti vicina, ma ti avrei solo fatto star male. -
- Mi dispiace? -
Eudial lo baciò sulla guancia.
- Non fare quella faccia, ora. Adesso dobbiamo essere felici e divertirci al mare, ce lo meritiamo. -
- Non stai dimenticando qualcosa? -
- Ecco, ora è l?Osservatore che parla. Non ti preoccupare, lo so che dobbiamo anche cercare Xinu­xunil. E poi voglio trovare un modo per sconfiggere Emmessen. Ma anche riposare è importante, se siamo a pezzi, basterà il primo vampiro che capita a ucciderci. -
Giles spiegò la cartina e indicò un paese sulla costa sud del promontorio.
- La casa che ho affittato è qui, a Porto Ercole, ma in tutto l?Argentario ci sono posti che dovremo controllare: forti antichi, un convento di frati qui sulla cima, dovrebbero avere anche una biblioteca con libri antichi, e poi vari punti lungo la costa. -
Eudial seguì col dito il contorno della strada sulla mappa.
- Non manca molto. Dobbiamo attraversare questo paese e poi il ponte sulla laguna, poi c?è questa strada e saremo arrivati. -
- Lo spero. - Disse Spike da dentro il furgone. - Altrimenti mordo il gatto. Sto morendo di fame. -
Eudial restituì la cartina a Giles ed entrò nel veicolo, sbattendo il vampiro contro una parete.
- Lascia stare Lili, chiaro?! -
Spike scoppiò a ridere.
- Lili? Avete chiamato quel gattaccio come il fantasma che a momenti vi fa crepare entrambi?! -
- Piantala Spike. -
- Contenti voi. - Il vampiro si chinò sul viso di Eudial e la baciò. - Non toccherò il tuo gatto se ci tie­ni tanto, ma lascia che beva il tuo sangue. -
La ragazza porse il collo al vampiro e gli passò una mano tra i capelli biondi, sorridendogli.
- Non esagerare, devo guidare. -

Giles aprì la gabbietta di Lili e lasciò che la gatta esplorasse la casa, mentre Eudial portava dentro l?ultima valigia. Spike corse in casa riparandosi dal sole sotto una coperta.
Avevano affittato una casa a due piani in una strada che sovrastava il paese. Davanti alla casa pro­speravano cespugli di buganvillee che davano l?impressione di nuvole rosa acceso lungo il bordo della strada.
Eudial si stiracchiò e sedette sul divano accanto a Giles per guardare anche lei il giornale locale comprato dall?Osservatore.
- Non c?è nessuna notizia di attacchi misteriosi di demoni, vampiri o roba del genere. -
- Meglio così, almeno la notte dormiremo. -
- Voi dormirete. - Disse Spike - Io ho intenzione di andare a spassarmela. Peccato solo di non poter assaggiare la popolazione locale. Ma quando Xinuxunil esaudirà il mio desiderio tornerò ad essere il vampiro più feroce e sanguinario che la storia si ricordi! -
- Si vede che ci tieni a diventare polvere. - Commentò Giles. - Se torni a essere una minaccia la Cacciatrice dovrà ucciderti. -
- Tu sarai il primo della lista, Osservatore. -
- Smettila Spike. - Rispose Eudial. - Intanto cerchiamo di trovare Xinuxunil. Se non ci riusciamo avremo ben altri problemi a cui pensare. -
- Domani pomeriggio andremo a fare qualche ricerca nella biblioteca di Orbetello, il paese sulla lagu­na che abbiamo attraversato per arrivare qui. E? ospitata da un ex convento del quindicesimo secolo. Potremmo trovare qualche traccia sia nei libri che nell?edificio stesso. -
Eudial collegò il portatile alla linea telefonica e cercò informazioni per qualche minuto.
- Il catalogo possiamo consultarlo anche online. Ciò velocizzerà le ricerche. -
- Però dobbiamo controllare anche di persona, potrebbero esserci indizi nascosti nelle pagine stesse oppure nell?edificio. -
- E tu non ti lasceresti mai sfuggire l?occasione di seppellirti fra libri antichi, giusto? -
Giles sorrise innocentemente.
- Chi? Io? -