13. A New Mate

Usagi si schermò gli occhi con una mano: il sole era alto e la abbagliò per qualche istante quando uscì da casa.
Si affrettò verso la macchina di Mamoru: quel giorno toccava a lei restare a casa di Giles ed Eudial e il ragazzo la avrebbe accompagnata in auto.
Le altre sailor non amavano particolarmente il compito che Sailor Pluto aveva assegnato loro, si sentivano un po' a disagio a trascorrere del tempo con una ex-nemica. Anche Eudial del resto non faceva molto per migliorare i rapporti, pur non comportandosi in modo ostile. Semplicemente le ignorava.
Per Usagi, invece era diverso: le piaceva quella vecchia casa ombreggiata dagli alberi del giardino. Inoltre era certa che Eudial fosse molto più umana di quanto non volesse mostrare. A volte Usagi aveva notato che in sua presenza Eudial sembrava più rilassata che non in presenza delle altre senshi e si comportava in modo più spontaneo. In quelle occasioni Usagi era sicura che la strega non era più solo la nemica feroce che avevano affrontato cinque anni prima, ma una persona con un'anima e sentimenti.
L'auto si fermò e Usagi scese dopo aver salutato Mamoru con un bacio.
Spinse il cancello di ferro battuto ed entrò nel giardino. Percorse il vialetto di accesso e bussò alla porta di casa. Aspettò per qualche istante, poi girò intorno alla villa.
Eudial era in piedi, appoggiata con la schiena al tronco di un albero e teneva gli occhi chiusi, l'Osservatore invece era a qualche metro di distanza da lei e aveva in mano una busta di carta.
Giles vide Usagi e le sorrise, salutandola con un cenno, poi prese una pesca dal sacchetto e la scagliò con forza in direzione di Eudial.
Il frutto si fermò a pochi centimetri dal viso della ragazza e rimase sospeso nel vuoto, poi fluttò in modo irregolare verso Giles. A circa metà strada cadde in terra, rotolando sull'erba.
Eudial riaprì gli occhi, strofinandosi la fronte con una mano.
- Non ci riesco, Giles. - Si lamentò. - Fa male. -
L'Osservatore raccolse la pesca e la guardò pensieroso prima di riporla nel sacchetto.
- Riposati per un po'. Sei migliorata molto negli ultimi giorni, continuando ad allenarti sarai in grado di controllare i tuoi poteri molto presto. -
- È così faticoso... Se riesco a malapena a sollevare una pesca per un paio di metri, come ho potuto scagliare un'automobile tanto lontano? -
- I poteri li hai, ma non riesci a controllarli bene volontariamente. Quella sera eri furiosa, li hai scatenati istintivamente. Per questo devi continuare ad allenarti. Hai ancora mal di testa? -
- Sta passando. Ah, ciao Usagi. - Aggiunse, notando la ragazza.

Eudial passò la lattina fresca a Usagi e ne prese una per sè, poi le due ragazze si inoltrarono tra i cespugli incolti, oltre la recinzione del giardino. Con prudenza scesero lungo il pendio fino ad arrivare al mare.
Usagi vide il rottame dell'auto.
- Quella è...-
Eudial annuì.
- Si, è qui che Giles mi ha trovata. Non è male vero? Qui non viene mai nessuno. -
Stese in terra l'asciugamano e sedette vicino alla riva.
Usagi la imitò.
- Vieni spesso qui? -
- Si, soprattutto negli ultimi tempi. Sailor Pluto mi ha sconsigliato di uscire di casa finché non sarò riuscita a controllare i miei poteri. Quando Giles non è in casa vengo qui. Mi rilassa. -
- È molto difficile? -
- Hai visto prima con la pesca, no? Ascoltare il mare mi aiuta a concentrarmi e mi fa passare il mal di testa. -
Usagi bevve dalla lattina.
- Capisco. Anche per me è stato difficile imparare a combattere come Sailor Moon all'inizio. -
Eudial seguì con lo sguardo il volo di un gabbiano per qualche istante e sorrise.
- Però da quando mi ha morso quel vampiro, c'è una cosa che mi viene naturale... Guarda! -
Allungò un braccio verso il gabbiano e l'uccello scese verso di lei atterrando sull'asciugamano. Ripiegò le ali e lasciò che Eudial lo carezzasse delicatamente con un dito, poi la ragazza lo prese in mano e lo lanciò verso l'alto lasciandolo libero di volare via.
Usagi la guardava a bocca aperta.
- Ma come hai fatto? Lo hai chiamato? -
- Non lo so. Semplicemente desidero che vengano da me e lo fanno. L'ho scoperto per caso. Lo so, contro i mostri non serve a nulla, ma è un potere che mi piace. Anche se viene da un vampiro. -
- Ma è stupendo Eudial! Non ho mai visto niente di simile! Una cosa del genere non può essere malvagia, ne sono certa! -

Mikorsot colpì il demone che era venuto a dargli notizie dell'ennesima sconfitta contro le sailor. La Cacciatrice non si era fatta più vedere, quindi doveva essere morta. Imprecò. Quella ragazza gli piaceva, sarebbe diventata una buona compagna, ma era stato costretto ad abbandonarla prima che rinascesse come vampira per colpa delle sailor. Era uno spreco e quelle maledette senshi continuavano ad intralciarlo. Se avesse avuto una compagna degna, non avrebbero avuto scampo.
Doveva trovarne un'altra, decise. E quale compagna migliore se non una delle stesse sailor?
Riesaminò mentalmente le varie combattenti: Sailor Moon era forte, ma era sempre insieme alle compagne e poi non era il suo tipo: troppo stucchevolmente buona. Le due outer che agivano sempre in coppia gli piacevano: avevano negli occhi un lato oscuro, non erano innocenti come le altre. Scartò Sailor Uranus: troppo mascolina per i suoi gusti. Sailor Neptune sarebbe stata la compagna perfetta: bella, forte e senza scrupoli.
Chiamò un demone ombra e gli ordinò di aspettare ai margini del campo di battaglia la prossima volta che avessero attaccato e di seguire Sailor Neptune senza farsi notare. In quel modo avrebbero scoperto la sua identità.

Sailor Pluto sorseggiò il the caldo e sorrise a Giles.
- Probabilmente è un bene che possa usare i suoi poteri solo con difficoltà. Sarà più difficile che li usi con leggerezza. -
Giles sospirò.
- Mi fa male vederla soffrire. Vorrei poter fare qualcosa. -
Setsuna sorrise nuovamente.
- La sta già aiutando. - Depose la tazza e si chinò sul libro che Giles stava sfogliando. - Ha scoperto qualcosa di nuovo sui nemici? -
L'Osservatore esitò qualche secondo prima di rispondere: i lunghi capelli di Setsuna gli sfioravano il collo facendogli il solletico. Provava una certa attrazione nei confronti di quella donna: era bella, seria e matura. Inoltre era interessata ai testi antichi ed era una delle poche sailor che aveva avuto fiducia in Eudial.
Tentò di concentrarsi sui nemici.
- Ho scoperto che il vampiro che ha ferito Eudial si chiama Mikorsot. Ha circa trecento anni ed è solito agire in coppia. La sua ultima compagna è stata uccisa da una Cacciatrice qualche anno fa. Per questo ha tentato di trasformare Eudial in un vampiro, ne voleva una nuova. -

Haruka abbassò la spada con un sorriso soddisfatto: anche stavolta avevano spazzato via i vampiri che minacciavano la città. Doveva ammettere che senza l'aiuto di Eudial il lavoro era praticamente raddoppiato, ma era contenta di non doverla rivedere. Il pensiero di quello che era successo alla sua auto la faceva ribollire di rabbia e il fatto che Rupert Giles gliene avesse ricomprata una identica non cambiava le cose: Eudial era una mina vagante, non avrebbe dovuto essere libera di andare in giro come se nulla fosse.
Attese che Michiru salisse in macchina e partì: nessuna delle due si accorse del demone ombra che le seguiva.

Eudial si avvicinò alle spalle di Giles e sbirciò il foglio che aveva in mano.
- C'è qualcosa che non va? Sembri preoccupato. -
- È strano... -
- Cosa? -
- L'estratto conto della banca. Da quando ho lasciato Sunnydale non ho lavorato, ho comprato la casa, ho risarcito l'auto nuova di Haruka, senza considerare le spese per libri e armi, eppure nonostante tutto ho ancora parecchi soldi sul conto... -
- Ah, quello... -
- Cosa? -
- No, niente. Non è l'ora degli allenamenti? -
Giles guardò la ragazza: stava cercando di cambiare discorso, ma non era molto brava a fare l'indifferente.
- Eudial? - Chiese in tono severo. - Tu ne sai qualcosa di questa storia? -
- Io? Ok, ok, non fare quella faccia, ti spiego tutto. Come ti ho già raccontato, facevo parte dei Death Busters. La nostra base segreta era nascosta nell'istituto Mugen, una scuola molto prestigiosa. Quando è stata distrutta, l'assicurazione ha risarcito il professor Tomoe, ma quello che nessuno sapeva era che una parte dei profitti della scuola venivano versati su un conto segreto ed erano destinati a finanziare i Death Busters. -
- E tu li hai trasferiti sul mio conto?! -
- Vedi altri Death Busters in circolazione? Da quello che mi hanno detto le sailor, Tomoe non ricorda più nulla di quello che è successo. Quei soldi erano destinati a finanziare la distruzione del mondo, ora finanzieranno la caccia ai vampiri. -
- Era questo che facevi la sera davanti al computer? -
- Credevi che chattassi su internet? -
Giles non sapeva cosa rispondere, Eudial era riuscita a stupirlo di nuovo.
Un bussare furioso alla porta gli risparmiò il disturbo di pensare a una risposta.
Eudial andò ad aprire, arretrando preoccupata quando si vide davanti una Sailor Uranus sconvolta.
Giles si affrettò ad avvicinarsi a Eudial, temendo che la senshi volesse farle del male.
Haruka era molto agitata e un rivoletto di sangue le scorreva lungo il viso da una ferita alla testa.
- Hanno preso Michiru! - Ansimò prima di crollare in ginocchio.
Giles la aiutò a rialzarsi e la fece sedere sul divano.
La ragazza chiese dove fosse la sailor di turno, ma Giles scosse la testa.
- Stasera non c'è nessuno. Setsuna pensa che ormai ci sia bisogno di sorveglianza solo quando Eudial si allena con i poteri. -
- Allora devo andare! -
Haruka tentò di rialzarsi, ma Giles la costrinse a restare seduta.
- Cosa è successo? -
- Ci hanno teso un agguato. Erano decine di demoni e alla fine quel vampiro maledetto ha preso Michiru. Non ho potuto fare nulla per fermarlo. Quando sono riuscita a liberarmi degli altri demoni, era già sparito. Speravo che qui ci fosse Sailor Pluto. Il mio comunicatore è fuori uso. -
Eudial ansimò.
- Era Mikorsot! Vuole farle quello che ha fatto a me! -
Haruka la guardò sconvolta. Un vampiro? La sua Michiru sarebbe diventata un vampiro?
- Solo che lei non sopravviverà.- Disse Giles. - Eudial, prendi le armi dobbiamo fare in fretta. -
- Cosa volete fare? - Protestò Haruka. - Non mi serve l'aiuto di quella strega, è più pericolosa lei di qualunque vampiro! -
- Non è necessario che usi i poteri. Ucciderò quel mostro combattendo come facevo prima che mi mordesse! -
- E se vuoi salvare la tua amica hai bisogno di ogni aiuto possibile. Inoltre, - Giles proseguì con un'espressione gelida mentre staccava una spada dal muro ? quel mostro deve morire. -