Precedente - Successivo
23. My Light in the Darkness

Avvenne tutto in un attimo, prima che Giles potesse fare qualcosa.
Un istante prima Eudial stava fissando Atheris che si avvicinava a lei, quello dopo era completamente inerte, sorretta soltanto dalla pianta che le intrappolava il corpo.
L'Osservatore provo` un forte senso di irrealta`: la sua mente sapeva benissimo quello che era successo, che Eudial aveva rivolto il proprio potere contro di se' pur di non cadere nelle mani del nemico, ma non riusciva a crederci, non poteva accettarlo.
Strinse e scosse le sbarre della gabbia, come se avesse potuto piegarle solo desiderandolo, ma ogni suo sforzo era inutile, poteva solo guardare.
Guardare Eudial immobile, la sua pelle pallida come il marmo e striata di sangue, troppo sangue.
Immobile, troppo immobile.
Non un movimento, non un fremito, nemmeno il sollevarsi lieve del petto nel respiro.
Come una statua.
Come una bambola rotta.
Come un cadavere.
Giles penso` che avrebbe dovuto piangere o gridare, ma non riusciva a fare nulla, si sentiva vuoto e stordito e completamente inutile.
Non era riuscito a salvarla, non era nemmeno riuscito a liberare Hope e ora sarebbero morti tutti.
Aveva fallito.
Un sorriso amaro gli increspo` le labbra: alla fine Tera aveva avuto ragione a chiamarlo in quel modo.
Spero` che almeno lei sarebbe riuscita a salvarsi, ma il bagliore del portale che si apriva gli tolse anche quella speranza: Doyle non sarebbe tornato indietro senza aver svolto con successo la sua missione.
Anche Atheris lo sapeva e sorrise trionfante, pronto ad accogliere la Cacciatrice e il bambino non ancora nato.
Avrebbe manipolato anche la mente della ragazza e avrebbe cambiato il figlio della Cacciatrice, contaminandolo con il potere oscuro e rendendolo un essere malvagio simile a lui, la progenie tenebrosa che altrimenti non avrebbe potuto mai avere.
Peccato solo che quella stupida falsa Cacciatrice dai capelli rossi fosse riuscita a trovare un modo di sfuggire al suo dominio, la perdita del potere di quella ragazza lo irritava, ma non importava, quel piccolo contrattempo non avrebbe influito sul suo trionfo.
Si rivolse al portale, in attesa, sicuro di se' e della sua vittoria, ma il grande drago rosso che emerse dal varco lo colse di sorpresa, avventandosi su di lui con un ringhio feroce.

Seraphina salto` verso la creatura apparentemente umana da cui sentiva provenire le ondate di malvagita` che appestavano l'intera citta`, cerco` di colpirlo con un artiglio, poi si allontano` con un balzo laterale per evitare la sua reazione.
Si fermo` per un attimo per permettere a Tera, Sofia e Valerius di scivolare giu` dalla sua schiena, poi riprese a correre intorno ad Atheris in grossi cerchi per distrarlo.
Il corpo svenuto di Doyle che teneva stretto fra i denti la intralciava nei movimenti, percio` lo scaglio` contro Atheris.
L'essere non si scompose e alzo` una mano, incenerendo il suo servitore prima che potesse cadergli addosso.
Seraphina ruggi`, disgustata da tanta indifferenza e Atheris le sorrise.
- Ti ho sconvolta, signora dei draghi? L'Oscuro non mi serve piu`. Si e` lasciato sconfiggere, la morte e` solo una giusta punizione per il suo fallimento. Anzi, sono stato generoso a concedergli una fine rapida. -
Seraphina non gli rispose, non avrebbe concesso le sue parole a una creatura tanto indegna. Invece mosse la coda in un movimento fulmineo che avrebbe spazzato via Atheris se fosse stato un avversario normale.
L'essere oscuro si limito` a spostare la coda di lato, parandola con l'avambraccio.
- Allora vuoi giocare con me, drago? Spero che tu sia un po' piu` forte degli altri, mi sto annoiando. -
Seraphina si concentro`. Sapeva benissimo di non avere alcuna speranza di sconfiggere Atheris, ma finche' fosse riuscita a tenerlo impegnato, forse gli altri sarebbero riusciti a trovare una via di fuga.

Tera scivolo` giu` dal dorso di Seraphina e inizio` a correre per mettersi al riparo nel momento stesso in cui i suoi piedi toccarono il suolo.
Spero` che Sofia la stesse seguendo, ma non poteva sprecare tempo per accertarsene.
Con un colpo d'occhio si era resa conto che il posto dove si trovavano era innaturale, completamente ricoperto da una stana gelatina cangiante dai toni pastello.
Hope era seduta su un trono con aria svagata, come se quello che stava succedendo intorno a lei non la riguardasse minimamente e gli unici ripari erano offerti da grandi blocchi semitrasparenti che inglobavano figure umane al loro interno.
Tera corse a nascondersi dietro uno di essi e noto` con sollievo che Sofia era riuscita a starle dietro.
Valerius continuava a tenersi stretto alla sua spalla e la ragazza si sorprese a pensare che il peso del gatto la rassicurava un po'.
Si guardo` intorno rapidamente, cercando di farsi un'idea il piu` velocemente possibile.
Seraphina non avrebbe potuto tenere impegnato il nemico a lungo e la loro unica speranza era la velocita`.
Vide subito in alto la gabbia che intrappolava l'Osservatore e capi` con sollievo che era illeso, ma la sua espressione disperata la raggelo`. Segui` lo sguardo di Giles e rimase impietrita, incapace di agire.
Al suo fianco senti` Sofia trattenere il respiro, mentre le unghie di Valerius si stringevano sulla sua spalla.
- Siamo... siamo arrivati troppo tardi... - Sussurro` il gatto, la voce soffocata dal dolore.
No.
Tera fece un passo avanti, uscendo dal riparo offertole dal blocco di cristallo, ma nessuno sembro` notarla.
Non poteva accettarlo.
Corse verso Eudial senza piu` esitare e affondo` uno dei pugnali che aveva portato con se' nel fusto della pianta che ancora sosteneva il corpo della ragazza.
I rami spinosi, ormai inerti dopo la morte di Doyle, si sbriciolarono in un attimo lasciando cadere Eudial e Tera si affretto` a sostenerla, adagiandola a terra con delicatezza e inginocchiandosi accanto a lei.
Valerius si avvicino` a Eudial e Tera guardo` il gatto come per cercare una minima speranza.
- Non respira, Valerius... - Disse sottovoce. - Fai qualcosa, ti prego. Usa una delle tue formule, quello che vuoi ma non lasciarla morire... -
Il gatto la guardo`, stupito. Non pensava che Tera si fosse affezionata cosi` tanto a Eudial, ma sopratutto lo sorprendeva il tono con cui si era rivolta a lui, con fiducia assoluta.
Non poteva deluderla a nessun costo.
Anche lui voleva salvare Eudial, ma si rendeva conto che forse era troppo tardi e che sarebbe stato estremamente pericoloso, ma se Tera credeva in lui, Valerius non si sarebbe arreso, anche a costo di rimetterci la sua stessa vita.
- Respira tu per lei! - Disse a Tera. - E di' a Sofia di aiutarti a farle battere il cuore. Hai presente come fanno nei telefilm sui medici? -
- Il massaggio cardiaco? -
- Ecco, si` proprio quello, fatelo, io torno subito! -
Valerius corse via, proprio mentre Sofia raggiungeva Tera.
Doveva fare in fretta o sarebbe stato troppo tardi.
Per usare la magia non poteva restare in forma di gatto e questa volta non poteva usare Tera come tramite: se non fosse riuscito a guarire le ferite di Eudial e riportare indietro la sua anima prima che raggiungesse l'aldila`, la ragazza sarebbe morta e lui avrebbe rischiato di restare intrappolato in quell'oltretomba da cui era gia` fuggito una volta.
Se avesse chiesto a Tera di pronunciare le formule per lui, sarebbe stata lei a correre tutti i rischi e questo non poteva permetterlo.
L'unica speranza era quella di riuscire a tornare umano, anche solo per qualche minuto.
La prima volta che era successo era stato a causa di un incantesimo di Hope che lo aveva colpito per sbaglio, forse sfruttando il potere della ragazzina poteva riuscire a trasformarsi nuovamente.
Corse verso il trono di Hope senza guardarsi intorno e senza esitare.
Se si fosse fermato a riflettere il terrore lo avrebbe paralizzato e avrebbe fallito, non poteva permetterlo a nessun costo.
Sali` i gradini quasi volando e salto` in grembo alla ragazza, affondandole i denti nella mano.
Hope grido` di dolore e immediatamente Atheris smise di combattere contro Seraphina, teletrasportandosi accanto a Hope per difendere la fonte del proprio potere.
Valerius gonfio` il pelo e appiatti` le orecchie all'indietro, terrorizzato.
Aveva pensato che Hope lo avrebbe colpito con qualche incantesimo, non che sarebbe accorso Atheris in persona a difenderla.
Il nemico alzo` una mano quasi con disprezzo nel vedere il gatto e gli scaglio` contro una sfera di potere oscuro prima di tornare a dedicarsi al drago, ma Valerius non si mosse.
Atheris lo aveva ignorato deliberatamente, certo che un solo colpo di potere oscuro sarebbe bastato a distruggere un semplice gatto, ma forse era quella l'occasione di cui Valerius aveva bisogno.
Si preparo` all'impatto, deciso ad assorbire il potere di Atheris.

Giles chiuse gli occhi per un attimo respirando a fondo.
Non poteva permettersi di lasciarsi prendere dallo sconforto e dalla disperazione, doveva riuscire a calmarsi e a trovare un modo di uscire da quella situazione.
Tera, Sofia, Seraphina e Valerius erano li` e si stavano impegnando con tutte le loro forze per aiutare ad affrontare Atheris anche se probabilmente sarebbe stato tutto inutile.
Non poteva arrendersi.
Anche a costo di fare un patto col diavolo.
Sollevo` la sfera di vetro che imprigionava Gauk e fece per scagliarla a terra, ma esito` prima di compiere il gesto.
Con l'altra mano sfioro` il ciondolo di Xinuxunil che portava al collo, chiedendosi se avrebbe dovuto liberare la dea invece del demone.
No, decise, lei non era un'arma.
Se l'avesse fatta uscire dal medaglione in quel momento, l'avrebbe messa in pericolo e lui non voleva che Xini si sacrificasse ancora per salvargli la vita.
Prima di cambiare idea, infranse la sfera di vetro sul pavimento della gabbia e alzo` uno schermo magico di difesa per affrontare il demone.
Gauk usci` dalla sfera nella forma di una folata di vento ululante, furioso nel trovarsi intrappolato in un'altra prigione nel momento in cui aveva creduto di essere libero.
Il demone cerco` di attaccare Giles, ma l'Osservatore lo respinse facilmente e Gauk assunse l'aspetto di un mulinello di vento, scintillante per i minuscoli frammenti della sfera di vetro che venivano trascinati dai movimenti del demone.
- Maledetti! Mi avete imbrogliato! - Ululo` Gauk cercando di avventarsi di nuovo contro Giles, ma l'Osservatore alzo` una mano per fermarlo.
Con l'altra mano afferro` un pugnale dalla tasca e velocemente si graffio` il palmo, lasciando sgocciolare il sangue sul demone.
- Gauk. Per il tuo nome io ti vincolo. Ascolta le mie parole, rispondi alla mia richiesta, per la luna e per la stella. -
Il demone ringhio` minacciosamente, ma smise di attaccare l'Osservatore.
- Non e` giusto! - Si lamento`. - É la seconda volta che mi fregate con questo incantesimo, ma stavolta non faro` nulla per voi. La strega dai capelli rossi mi aveva promesso un corpo se vi avessi aiutato... Dov'e`? -
- Lo avrai, ma dovrai aiutarci ancora. -
- Non se ne parla! Non potete obbligarmi e poi non siete di parola, invece di darmi cio` che mi spettava, mi avete intrappolato in quella sfera di cristallo... -
- Ci sei entrato di tua spontanea volonta`. -
- Dettagli. Comunque io adesso me ne vado. Me lo trovero` da solo un altro corpo. -
- Non puoi, ti ho offerto il mio sangue in un sacrificio volontario, sei in debito con me. -
Gauk ululo` di frustrazione.
- E va bene! Cosa vuoi da me?! -
- Puoi salvare Eudial? -
- Scordatelo. - Disse Gauk seccamente, poi vide lo sguardo minaccioso di Giles e modero` i toni. - I demoni non curano le ferite. I demoni distruggono, uccidono, fanno scempio, ma non possono guarire o ridare la vita. Al massimo potrei possedere il suo corpo, ma dubito che sia cio` che desideri. E comunque non lo avrei fatto.-
Giles sospiro`. Si era aspettato una risposta del genere, ma non aveva potuto fare a meno di chiederglielo lo stesso.
- Allora liberami da questa gabbia. -
- Questo e` possibile. Ti libero, poi saremo pari e io potro` andarmene, ok? -
- Certo. - Giles annui`, poi rimise in tasca il pugnale per prendere la piccola sfera che imprigionava Glasya. La soppeso` sul palmo della mano per mostrarla al demone. - A meno che tu non sia interessato a questa. -
- Glasya! Ridammela subito! -
- No. -
- Non hai nessun diritto di tenerla prigioniera! -
- I diritti me li avete dati uccidendo persone innocenti. Avrei dovuto distruggere entrambi molto tempo fa, ma rispettero` il patto che avevi stretto con Eudial. Collabora con me e avrete la possibilita` di andare via liberi nei corpi che creero` per voi. -
Gauk grido` di rabbia, sbattendo contro le pareti della gabbia come una tempesta impazzita, poi si calmo` e torno` a rivolgersi a Giles con un ringhio sommesso.
- Maledetto. Hai vinto, ti aiutero`, ma ho bisogno di un corpo, senza una forma materiale sono debole. -
Giles represse un brivido e allargo` le braccia. Quello che stava per fare era innaturale e ripugnante, ma necessario e stavolta sarebbe stato lui ad avere il controllo.
- Vieni allora. -
Il demone esito`.
- Dov'e` la fregatura? -
- Cosa intendi? -
- Ci deve essere una fregatura. Se mi lasci entrare nel tuo corpo, cosa mi impedisce di tenermelo come ho fatto l'ultima volta? La strega rossa e` morta e anche gli altri tuoi amichetti non mi sembrano messi bene. Questo lo sai benissimo e non sei cosi` stupido, deve esserci una trappola. -
Giles sorrise appena.
- Mettiamola cosi`, questa volta sono piu` forte, non riuscirai a prevalere sulla mia mente e anche se dovessi farlo, non so quanto ti convenga essere me. Se non mi aiuterai a sconfiggere Atheris, morirai anche tu insieme a tutti noi e anche se dovessi farcela a scappare non hai idea di quanta gente voglia farmi la pelle. Fidati, ti conviene stare ai patti. -
Gauk sbuffo`, non del tutto convinto, poi si getto` contro Giles, entrando nel suo corpo.
L'Osservatore rimase senza fiato per l'impatto, poi si costrinse a rilassarsi e sorrise: il potere di Gauk era dentro di lui e lo faceva sentire forte e il demone era sotto il controllo della volonta` di Giles.
Stavolta non sarebbe riuscito a prendere possesso della sua mente.
Allungo` una mano a toccare una sbarra della gabbia che lo imprigionava ed esulto` nel sentirla cedere sotto le sue dita: presto sarebbe stato libero.

Il potere di Atheris era enorme, tanto da incenerire un normale essere umano in pochi secondi, ma Valerius non considero` nemmeno l'idea di sottrarsi ad esso.
Lascio` che l'enorme energia scorresse intorno e dentro di lui assorbendone piu` che poteva e lasciando fluire via il resto.
Si sorprese nell'accorgersi di essere in grado di gestire tanto potere senza essere annientato e capi` che in quel momento stava usando sia l'antica magia oscura che aveva utilizzato secoli addietro quando era ancora un semplice umano, sia la nuova magia naturale che aveva scoperto quando si aggirava come gatto randagio nelle campagne toscane.
Era tutto cosi` semplice da capire ora, che Valerius non si capacitava di non averlo mai intuito prima: da umano o da gatto lui era sempre parte di quella stessa magia che si presentava con aspetti diversi, ma che in fondo era un'unica cosa.
"Fa parte di me. Forse il mio corpo umano e` morto, ma questo non cambia nulla. Sono ancora io. Valerius Da Silva."

Tera chino` il viso su quello di Eudial e soffio` tutta l'aria che poteva attraverso le labbra della ragazza.
Inginocchiata accanto a lei, Sofia era concentrata sul massaggio cardiaco e nessuna delle due era disposta ad arrendersi.
- Respira, cretina! - Disse Tera in un sussurro, tra un respiro e l'altro. - Avanti, mentecatta, non e` difficile, puoi riuscirci anche tu... -
Sofia lancio` uno sguardo a Tera, preoccupata; aveva paura che per Eudial fosse troppo tardi, ma era evidente che la ragazza non lo avrebbe mai accettato.
La donna provo` una stretta al cuore.
Lei era innamorata di Rupert Giles, ma aveva finito per affezionarsi sinceramente a quelle giovani Cacciatrici che rischiavano la propria vita ogni giorno senza che nessuno o quasi fosse a conoscenza del loro sacrificio.
Per questo non si sarebbe fermata, anche se probabilmente era tutto inutile e le braccia le dolevano per lo sforzo prolungato.
Non poteva fare altro per aiutarle, ma avrebbe continuato a cercare di salvare Eudial con tutte le sue forze.

Atheris percepi` un cambiamento non troppo lontano da lui, un potere che si gonfiava come un'ondata di marea.
Distolse per un attimo l'attenzione da Seraphina per guardarsi intorno, ma non noto` Valerius perche' Rupert Giles era riuscito a liberarsi dalla gabbia e stava correndo verso di lui, molto piu` potente di quanto non fosse stato prima.
Atheris sorrise nel riconoscere l'oscurita` che dava forza all'Osservatore e sorrise nel vederla simile alla sua stessa essenza.
- E cosi` sei disposto a unirti a una creatura delle tenebre pur di battermi, umano? Non temi che la tua anima candida possa macchiarsi? -
Giles non rispose, non aveva alcuna intenzione di conversare con il proprio nemico, ma solo di distruggerlo o morire nel tentativo.
"Parla con lui, Fratellino, digli pure che non lo temiamo e che lo faremo a pezzi in un attimo."
La voce di Seraphina nella sua mente lo sorprese per un attimo, poi si accorse di Valerius e capi` le intenzioni del drago.
Loro due dovevano distrarre Atheris per permettere al mago di aiutare Eudial e Tera.
Seraphina si era espressa apposta in quel tono spavaldo e arrogante, cosi` anche se Atheris fosse riuscito ad ascoltare in qualche modo le sue parole sarebbero sembrate semplicemente le vanterie di un drago orgoglioso.
- Non ti temo, creatura immonda. - Disse fissando Atheris senza abbassare lo sguardo. - Hai sbagliato bersaglio questa volta, non ti lascero` prendere questa citta`. -
Atheris scoppio` a ridere.
- Questa citta` e` solo l'inizio. Il mondo intero sara` mio e voi esseri umani non sarete altro che i miei schiavi. -
- Scordatelo. Mi hai chiesto cosa fossi disposto a fare per fermarti? Ti rispondo: non temo nulla, per annientarti sono pronto anche ad andare all'Inferno. -
- Allora saro` lieto di accontentarti. -

Tera chiuse gli occhi nell'avvicinare il viso a quello di Eudial.
Quel tremendo pallore, tanto simile a quello di un cadavere, la terrorizzava e la vista del sangue che striava il viso e il corpo della ragazza le stringeva lo stomaco in una morsa dolorosa.
Era troppo tardi, lo sentiva dentro di se', ma non riusciva ad accettarlo, era impossibile.
"Eppure un tempo ci odiavamo..." Penso` quasi con rabbia, rimproverandosi amaramente di avere aperto il proprio cuore ad altre persone. Eppure avrebbe dovuto saperlo ormai, voler bene a qualcuno e perderlo era troppo doloroso, molto meglio non amare affatto.
Si sentiva il cuore pesante e aveva freddo, poi, all'improvviso, un'ondata di calore la avvolse completamente, sciogliendo il gelo intorno a lei e dissipando la sua paura.
Era potere magico, fortissimo, Tera lo capi` anche senza aprire gli occhi, ma stranamente non la spaventava: era tiepido e colmo di amore, rassicurante come un abbraccio e soffice come il pelo di un gatto.
- Valerius! - Tera si alzo` di scatto e apri` gli occhi nel riconoscere la fonte di quel potere, ma davanti a lei, al posto del gatto siamese che si aspettava di vedere c'era un uomo che la fissava con occhi verdi stranamente familiari.
- Io... Io ti ho gia` visto... - Sussurro`, ma Valerius le sfioro` le labbra con un dito.
- Ne parleremo dopo. Ora devo cercare di salvare Eudial, ma mi servira` il tuo aiuto. -
- Come? -
- Il mio potere puo` curare il suo corpo, guarire le sue ferite, ma lei e` gia` lontana, forse troppo. Devo andare a prenderla, ma mi serve un faro per riuscire a tornare indietro, una luce nelle tenebre. E quella luce devi essere tu. -
- Ma io non ho poteri o roba del genere... Perche' vuoi che sia io a guidarti? -
Un lieve sorriso passo` sul viso di Valerius.
- Perche' ti amo. -


Precedente - Successivo