21. No Hope

Sofia soffoco` un grido nel vedere Donovan e Seihoshi che decollavano insieme a Midnight.
La donna avrebbe voluto gridare per richiamarli indietro, ma si trattenne. Loro non l'avrebbero sentita, ma Seraphina si` e avrebbe messo a repentaglio la propria vita volando nonostante le ferite per cercare di fermare il figlio.
Sofia guardo` il drago che diventava un puntino sempre piu` piccolo in cielo e il suo proposito di non avvisare Seraphina si rinsaldo`: ormai non sarebbe piu` riuscita a raggiungerlo in tempo.
Che intenzioni avevano?
Sofia non poteva fare a meno di chiederselo. Poteva capire le ragioni di Midnight che aveva visto le ferite inflitte a sua madre dal drago nero, ma cosa poteva aver spinto Seihoshi e Donovan a un gesto tanto azzardato?
Nessuno dei due era legato a Giles o a Eudial a tal punto da rischiare la vita per loro e inoltre, cosa potevano sperare di fare un semplice professore universitario e una idol di successo contro l'essere malvagio e potentissimo di cui le aveva parlato Rupert Giles?
Sofia non sapeva che fare e con un sospiro si rese conto che in fondo non importava poi molto. Non c'era nulla che potesse fare per aiutare le persone a cui voleva bene, assolutamente nulla.
Entro` in casa e chiese ad Anya di tenere d'occhio Seraphina e le bambine per un po'.
Doveva parlare con Tera.
Non voleva angosciarla ulteriormente, ma sapeva che la ragazza si sarebbe accorta presto dell'assenza di Midnight e non l'avrebbe perdonata per il suo silenzio se Sofia non le avesse detto niente.
Sarebbe stata sincera con lei, l'avrebbe lasciata sfogare la sua rabbia e consolato le sue lacrime e poi avrebbero atteso insieme.

La zattera a forma di girasole scivolava lentamente lungo un tortuoso tunnel formato da rami fioriti e Rupert Giles guardava stupito i colori tenui e armoniosi delle corolle che formavano disegni e motivi astratti sulle pareti del passaggio.
Sarebbe stato molto bello da ammirare, addirittura artistico, se l'Osservatore avesse potuto ignorare il potere malvagio che permeava ogni centimetro di quel luogo.
Distolse lo sguardo dalla bellezza di quel corridoio ipnotico e si passo` una mano sul viso come per riposare gli occhi dopo una notte passata sui libri.
Non doveva guardare, non doveva permettere a quei disegni e a quei colori di distrarlo, ingannarlo con le loro forme ipnotiche.
Accanto a lui, anche Eudial e Spike tenevano gli occhi bassi, mentre Valerius nascondeva il muso contro il collo di Eudial e lasciava che il suo corpo vibrasse di fusa in un vano tentativo di rilassare i nervi.
Improvvisamente, proprio quando Giles stava iniziando a pensare che avrebbero continuato a vagare per sempre su quel fiore galleggiante, il cunicolo si allargo` in una grande sala dalle pareti a specchio, illuminata dalle fiammelle tremule di centinaia di candele.
Al centro, su un trono dorato rialzato da sette gradini, sedeva Hope, abbigliata di pizzo e raso come una principessa delle favole.
Alla base del trono, come in attesa, c'era una persona col volto celato dal cappuccio del saio nero che indossava.
Per un attimo Eudial penso` che assomigliava a una di quelle statue che adornano le tombe dei cimiteri antichi, ma la sua attenzione fu immediatamente catturata da un movimento alla sua destra.
- Hope! - Grido` Giles mentre scattava in avanti per correre dalla ragazzina, ma il pavimento si mosse sotto di lui e lo fece sprofondare fino alla vita, impedendogli di proseguire.
Eudial e Spike si sporsero dal bordo dell'imbarcazione per cercare di aiutarlo a risalire a bordo, ma non appena le loro mani sfiorarono la stoffa della giacca dell'Osservatore, una forte scossa di potere oscuro li respinse.
Hope sorrise.
- Ciao papa`. - Disse in tono leggero.
Giles la guardo`, ansioso.
- Stai bene Hope? Non temere, ora ti libereremo. -
La ragazzina lo guardo` stupita.
- Liberarmi da cosa? -
Giles rimase a fissarla, senza parole per quella risposta, ma fu Eudial a parlare per lui.
- Ma sei impazzita? Ti sembra normale tutto questo? Non senti tutto il potere oscuro che ci circonda?! Questa e` la torre di Tokyo, qui dovrebbe esserci un osservatorio, non questa specie di labirinto degli orrori! -
- Sono brava, vero? - Disse Hope con una risatina. - Scommetto che tu non sei capace di fare questo... -
La ragazzina mosse un dito e una parte della materia gelatinosa che formava il pavimento si allungo` e cambio` forma, diventando una graziosa pianta di rose.
- Smettila con queste scemenze e libera subito Giles! - Le intimo` Eudial, ma Hope la ignoro` completamente.
Invece l'uomo vestito di nero scosse la testa con una risata sommessa e fece qualche passo verso di lei.
- Dovresti essere piu` gentile con la nostra principessina, Cacciatrice. -
Con un gesto fluido si tiro` indietro il cappuccio scoprendosi il volto e non si mosse quando Eudial balzo` in avanti per attaccarlo.
- Doyle! Maledetto! -
- Eudial, stai attenta! - Grido` Spike, troppo tardi per fermarla.
La ragazza corse verso Doyle, usando i suoi poteri per non sprofondare nel pavimento come era successo a Giles e si preparo` ad attaccare, ma al giovane basto` alzare una mano per respingerla contro la rosa creata da Hope.
Un altro gesto delle dita e Doyle comando` alla pianta di allungare i propri rami spinosi e di avvolgerli intorno al corpo di Eudial, bloccandola completamente.
Doyle si avvicino` alla ragazza e le mise una mano sotto il mento per costringerla a sollevare il viso.
- Bel tentativo, davvero, ma il mio Signore mi protegge. Ti avevo avvisata di essere piu` gentile. Ora temo che dovro` punirti. -
- Un momento, Oscuro. - Una voce profonda riempi` l'aria, come se scaturisse da ogni singola molecola di essa. Hope fisso` il vuoto al suo fianco con un sorriso radioso e Doyle volto` le spalle a Eudial per tornare al suo posto ai piedi del trono.
- Mio Signore? -
L'aria accanto a Hope sembro` deformarsi, perdere luminosita` e concentrarsi in una massa oscura dalla forma vagamente umana da cui emanava l'immenso potere malvagio che avvolgeva la citta`.
Giles chiuse gli occhi per concentrarsi ed erigere una barriera intorno alla sua mente, mentre Eudial si lascio` sfuggire un gemito di dolore.
Valerius la guardo`, preoccupato: l'amuleto creato da Tera non poteva reggere a lungo contro un potere magico tanto forte.
Lentamente la massa oscura assunse l'aspetto di un giovane uomo dagli occhi azzurri come il ghiaccio e dai capelli biondi come il grano. Il corpo muscoloso e lievemente abbronzato era coperto da un'armatura dorata, avvolta in un mantello di velluto ricamato, di un azzurro leggermente piu` scuro di quello dei suoi occhi.
Hope lo guardo` con adorazione e Giles si rese conto con disgusto che quella creatura aveva assunto quella forma perfetta solo per lei, per apparire ai suoi occhi come un principe azzurro o un dio greco.
- Atheris... - Hope pronuncio` quel nome in un sospiro estasiato e al suono della sua voce il potere della creatura sembro` vibrare con piu` forza.
Giles rabbrividi`: finalmente conosceva il nome del pericolo che avrebbe dovuto affrontare.
Quella parola, Atheris, non gli faceva venire in mente nessun mostro o demone in particolare, ma il solo suono di quelle sillabe lo metteva a disagio, come se anche solo nel nome fosse contenuta un'enorme malvagita`.
Guardo` Valerius, interrogandolo con lo sguardo, ma il gatto scosse la testa: neanche lui conosceva quel nome.
- Oscuro, - disse Atheris rivolgendosi a Doyle - manca ancora qualcuno,non trovi? -
- La Cacciatrice. -
Eudial cerco` di liberarsi dalla pianta di rose che la avvolgeva, ma, al minimo movimento, le spine si allungavano, graffiandole la pelle e i rami aumentavano la stretta, minacciando di soffocarla.
La ragazza lotto` per alzare la testa e fissare Doyle con aria di sfida.
- Sono io la Cacciatrice. -
Doyle ghigno` malignamente e la schiaffeggio` con violenza. - A me sembri piu` una preda in questo momento. -
Atheris scoppio` a ridere, una risata funerea da far venire i brividi, ma quello che faceva veramente inorridire Giles era l'espressione imperturbabile di Hope che aveva visto colpire Eudial senza battere ciglio.
L'Osservatore aveva l'impressione che la ragazzina non si sarebbe scomposta nemmeno se Atheris e Doyle avessero strappato il cuore a tutti loro davanti ai suoi occhi.
Quella non poteva essere la Hope che conosceva e che amava come una figlia!
Li` davanti a loro c'era il suo corpo, forse anche la sua mente, ma la sua anima e il suo cuore dovevano essere ottenebrati da qualche incantesimo, rinchiusi da qualche parte dentro di lei.
?Dove sei, Stellina?? Non poteva evitare di chiedersi. ?Apri gli occhi, Hope, ribellati a questa malia...?
Atheris scese le scale del trono per avvicinarsi a Eudial.
Spike accenno` un movimento, ma Doyle lo blocco` con un incantesimo, schiacciandolo a terra fino a farlo sprofondare nella sostanza che ricopriva il pavimento. La gelatina si solidifico` intorno al corpo del vampiro, inglobandolo completamente e Doyle lo guardo` con un sorrisetto ironico.
- Che carino, come una zanzara nell'ambra... Ma in fondo sempre di succhiasangue si tratta, no? -
- Spike! - Eudial si dimeno` cercando di raggiungere il vampiro e Doyle mosse le mani, facendo ribollire la sostanza gelatinosa intorno alla pianta che bloccava la ragazza.
- Tranquilla, tra poco andrai a fargli compagnia. Starai molto bene nella mia collezione... -
Piego` un dito e dal pavimento emersero diversi blocchi trasparenti, ognuno con una persona intrappolata al suo interno.
Eudial impallidi`.
Non era possibile.
Come avevano fatto Doyle e quell'essere abominevole a imprigionare tutte le guerriere sailor in cosi` poco tempo?
Secondo Giles dovevano essere arrivate solo pochi minuti prima di loro...
Erano davvero cosi` potenti?
L'energia oscura che premeva sulla sua mente come un fiume in piena sembrava confermarlo.
- Aspetta, Oscuro. Questa la voglio io. -
Doyle chino` il capo e fece un passo indietro e Atheris si avvicino` a Eudial.
Quando la guardo` negli occhi, la ragazza cerco` di ritrarsi, in preda al panico, incurante delle spine che le laceravano la pelle. Era come guardare gli occhi di un serpente, un buco nero che minacciava di risucchiare l'anima, un abisso di malvagita` sconfinata che avrebbe fatto vacillare la sanita` mentale di chiunque.
- Dov'e` il tuo coraggio ora, Cacciatrice? - Sussurro` Atheris, carezzevole. - Lo senti, vero? Senti il mio potere e sai che e` tutto inutile. -
Eudial sentiva l'incantesimo protettivo che si incrinava e sapeva che se avesse ceduto per lei sarebbe stata la fine.
Cerco` di raccogliere il potere che le restava per tentare almeno un ultimo attacco, ma lo sguardo di Atheris sembrava svuotarla.
"Mi togliera` tutto... Il potere... La vita... Le persone che amo... La volonta`... Tutto."
L'uomo allungo` una mano verso di lei ed Eudial seppe per certo che, se l'avesse toccata, l'amuleto di Tera si sarebbe infranto.
Giles avrebbe voluto chiudere gli occhi, ma non riusciva a distogliere lo sguardo da quella scena.
Raramente aveva visto Eudial tanto inerme e terrorizzata e il muto terrore della ragazza gli fece comprendere che avevano perso quella battaglia prima ancora di iniziare a combattere.
Eudial lo aveva sempre saputo, si rese conto di colpo, per questo era stata tanto nervosa prima di entrare nella torre: sapeva di non essere abbastanza forte da affrontare quel nemico.
Come aveva potuto essere stato tanto cieco da non accorgersene e trascinarla con se' in quella follia?
E Hope? Da quanto tempo era stata contaminata dal nemico?
Come aveva fatto a non accorgersi che Ethan Rayne l'aveva coinvolta nei suoi loschi piani?
Un'unghiata di Valerius lo distolse da quei pensieri cupi.
- Dobbiamo fermarlo in qualche modo. - Soffio` il gatto. - Quel mostro la uccidera`! -
Giles annui`. La gelatina in cui era sprofondato gli impediva di muoversi, ma poteva ancora usare i suoi poteri.
Si concentro`: probabilmente non avrebbe potuto attaccare piu` di una volta prima di essere ucciso, ma forse sarebbe riuscito a dare a Eudial l'occasione per liberarsi e mettersi in salvo.
Lascio` scivolare in tasca la mano e strinse le due sfere di vetro che contenevano i demoni Gauk e Glasya. Liberarli sarebbe stato un azzardo, ma anche quello poteva essere un diversivo.
Giles decise che lo avrebbe fatto come ultima risorsa.
Prese di mira Atheris e scaglio` contro di lui tutto il suo potere, ma il mostro in forma umana si limito` a distogliere lo sguardo da Eudial e a spostarlo su di lui, per nulla scalfito dall'attacco dell'Osservatore.
Giles strinse le sfere e fece per estrarle dalla tasca e scagliarle a terra, ma non successe nulla: il suo corpo si rifiuto` di obbedirgli.
- Pensavi che mi fossi dimenticato di te, umano? Ma non temere, non e` mia intenzione uccidere il padre della mia principessa. - Atheris sorrise a Hope con un'espressione che si sarebbe potuta scambiare per tenerezza se non fosse stata smentita dal gelo dei suoi occhi. Batte' le palpebre e Giles si trovo` prigioniero all'interno di una gabbia dalle sbarre dorate sospesa a qualche metro da terra. - Tu sei un Osservatore, no? E allora guarderai tutto. Sarai il mio testimone. -
Giles cerco` di scuotere le sbarre per aprirsi un varco, ma l'intera gabbia era avvolta da una barriera di potere che rendeva vano ogni tentativo di liberarsi.
- Hope! Non puoi permettere tutto questo! Ribellati a lui! - Grido` in preda alla frustrazione, ma la ragazzina si limito` a sorridergli, tranquilla.
- Ora, Oscuro, vai a prendere la Cacciatrice e portala qui. - Disse Atheris, tornando a guardare Eudial.
Doyle chino` il capo.
- Subito, mio signore. - Disse, gesticolando davanti a se' per aprire un varco dimensionale.
Valerius tese i muscoli.
Le parole di Atheris lo avevano riempito di terrore: aveva pensato di aver lasciato Tera al sicuro, ma non era stato sufficiente.
Si guardo` intorno in cerca di aiuto, ma Eudial era nelle mani del mostro, Spike e le sailor intrappolati nei blocchi di cristallo, Hope completamente plagiata e Rupert Giles prigioniero.
Non poteva contare su nessuno di loro e si sentiva male al pensiero di abbandonarli nelle mani del nemico, ma non poteva permettere a Doyle di far del male a Tera.
Prese la rincorsa e salto`, seguendolo attraverso il varco.