10. Stay with Me Tonight

Il vampiro balzò in avanti, ma Eudial si gettò di lato evitando l'attacco. Il vampiro si sbilanciò in avanti e Tera lo colpì alle spalle, infilzandolo col paletto.
Eudial si rialzò togliendosi le foglie secche dai vestiti e sorrise.
- Ottimo, ora ne resta solo uno. Adesso tocca a te fare da esca. -
- Cerca di non tardare. L'ultima volta stavi per farmi mordere. -
- Mi sembri ancora tutta intera, no? -
- Non certo per merito tuo. -
- Se ora ci mettiamo a litigare non uccideremo nessun vampiro. Meglio iniziare. -
Eudial si teletrasportò poco lontano e si nascose tra le lapidi, mentre Tera iniziava a camminare per il cimitero.
Un rumore di passi la mise in allarme ed Eudial salì silenziosamente sul ramo di un albero per controllare la situazione dall'alto ed essere pronta ad attaccare in caso di pericolo. Anche Tera si era fermata ed era in attesa dell'attacco, fingendo di leggere le iscrizioni su una lapide.
Lentamente un uomo si avvicinò alla Cacciatrice ed Eudial si preparò a scattare, ma si fermò un attimo prima di saltare giù dal ramo, rendendosi conto appena in tempo che quella persona non era un vampiro.
Tera trasalì nel trovarsi davanti il giovane, ma Doyle si limitò a sorriderle.
- E' la seconda volta che ci incontriamo da queste parti, Tera... -
La ragazza annuì timidamente, non sapendo cosa rispondergli. Aveva l'impressione che qualunque scusa avesse trovato per la sua presenza in un cimitero a notte fonda sarebbe suonata falsa.
Ma al ragazzo non sembrava importare il motivo che li aveva fatti incontrare a quell'ora e in quel luogo. Le prese una mano e l'attirò a se, abbracciandola con calore e chinandosi a baciarla appassionatamente.
- E' il destino che ti ha portata da me, Tera. - Sussurrò. - Te lo avevo detto che stanotte saremmo rimasti insieme, e ora sei qui... -
Tera lo fissò, quasi spaventata dalla passione del giovane e fece un passo indietro istintivamente, come per sciogliersi da quell'abbraccio, ma Doyle la strinse più forte.
- Non ti lascerò andare via stavolta. -
- No... -
- Ti prego, resta con me. Ti amo, dovresti saperlo ormai, di cosa hai paura? -
Doyle la baciò di nuovo, prepotentemente, ma Tera lo spinse via.
- Ti ho detto di no! - Gridò e arretrò, senza sapere nemmeno lei perché quella situazione la spaventasse tanto, ma stavolta Doyle la afferrò senza la minima traccia di gentilezza e la spinse contro una lapide, bloccandola col peso del suo corpo.
- Sono stanco di sentire scuse, tu sarai mia e lo sarai ora! -
Con una mano la costrinse ad alzare il viso e la baciò nuovamente con violenza. Tera tentò di divincolarsi, ma inspiegabilmente Doyle sembrava essere più forte di lei.
Tentò di lottare inutilmente, poi all'improvviso l'uomo la lasciò andare e si accasciò a terra.
Tera si trovò a fissare Eudial che, in piedi dietro di lui, stringeva ancora il bastone con cui l'aveva colpito.
- Ma cosa credeva di fare?! -
La ragazza scosse la testa, quasi incredula.
- Non si era mai comportato in questo modo... -
- Beh, ha fatto male a iniziare, spero che gli serva da lezione. -
Tera guardò l'uomo steso a terra e lo colpì con un calcio. Ora che lo shock per quell'aggressione inaspettata stava passando, si sentiva furiosa con lui e con se stessa. Non aveva giurato che non si sarebbe mai più lasciata ferire da qualcuno?
Era stata una sciocca a credere di poter avere una vita normale, che qualcuno potesse tenere a lei senza secondi fini...
Giles era l'unico che le volesse davvero bene, ma lui era un'eccezione, sembrava specializzato nel raccogliere intorno a sé persone come lei. E nemmeno lui aveva una vita normale.
"Le uniche persone con cui posso stare sono i falliti, i rifiuti della società. Come me." Si disse.
Guardò Eudial e si trovò a pensare che anche la sua situazione non era tanto lontana dalla sua: le sailor non si sarebbero mai fidate pienamente di lei, era in un mondo che non era il suo ed era innamorata di un vampiro.
- Andiamo via, prima che mi venga voglia di ammazzare questo idiota. - Disse, allontanandosi ed Eudial la seguì.
Le due ragazze camminarono in silenzio per un po', poi Eudial si rivolse a Tera.
- Stai bene? Era il tuo ragazzo... -
La ragazza si girò a guardarla di scatto ed Eudial era certa che si sarebbe arrabbiata con lei, ma Tera si limitò a scuotere la testa.
- Non importa. Non è una gran perdita. Mi passerà. -
- Lo amavi? -
Tera ci rifletté un attimo.
- No. Credo di no. Probabilmente mi piaceva di più il fatto che qualcuno si interessasse a me. Se lo avessi amato dovrei sentire dolore no? -
Eudial annuì.
- Se dovessi perdere Spike mi sentirei morire... -
- Io sono solo furiosa, ora. Meglio così, no? A proposito, ascolta bene perché non te lo ripeterò. Grazie per l'aiuto. -
- Sei sicura di stare bene? Era un ringraziamento quello?! -
- Non farci l'abitudine, scema. -
- Ah, ecco, ora sei più normale. A proposito, come mai non ti sei difesa da sola? Avresti dovuto esserne in grado... -
- Non lo so... Io... -
Tera si interruppe ed Eudial si voltò a guardarla, appena in tempo per vederla cadere a terra priva di sensi.

Seraphina si librò tra le nuvole e allungò il collo a guardare in basso.
Aveva volato per giorni in cerca di posti inesplorati dove poter trovare altri draghi, ma finora non aveva avuto risultati.
Avvistò un'isoletta deserta in mezzo alle onde e perse quota, allargando le ali per frenare la discesa. Atterrò sulla sabbia calda e si acciambellò per riposare un po'.
Sentiva la mancanza del suo cucciolo, visto solo per pochi minuti e si sentiva molto sola. Non si aspettava che la sua ricerca sarebbe stata facile, non sapeva nemmeno se ci fossero altri draghi oltre a lei, ma era necessaria.
Prima si trattava solo della sua vita, ma ora c'era il suo piccolo e l'unico modo per garantirgli un futuro era quello di cercare altri della sua specie.
Avrebbe dovuto avvisare Rupert Giles, forse chiedergli aiuto, ma non poteva rischiare che l'uomo decidesse di andare con lei.
Presto ci sarebbe stato bisogno di lui a Tokyo, Seraphina ne era certa, e lei non poteva distrarlo dai suoi doveri.
Sospirò, sollevando una nuvoletta di sabbia davanti al muso, poi chiuse gli occhi e si addormentò.

Il medico si affrettò lungo il corridoio e raggiunse la ragazza dai capelli rossi in sala d'attesa.
- La sua amica si è svegliata. -
Eudial lo guardò ansiosamente.
- Come sta? -
- Attualmente è fin troppo energica, per sapere i motivi dello svenimento dovremo aspettare i risultati delle analisi. Nel frattempo se vuole può vederla. Anzi, si sbrighi e la tenga tranquilla prima che gli infermieri perdano la pazienza. -
Eudial si affrettò nella direzione indicatale dal dottore ed evitò per un pelo la porta che un'infermiera furiosa aveva spalancato di colpo, uscendo dalla stanza.
- Se quella lì è una sua parente, non la invidio proprio. - Le ringhiò la donna allontanandosi a grandi passi lungo il corridoio.
- Vedo che hai fatto amicizia. - Disse Eudial entrando nella stanza.
Tera la fissò rabbiosamente.
- Quella strega non vuole saperne di ridarmi i vestiti, ma non ho la minima intenzione di restare qui un secondo di più. -
Eudial si chiuse la porta alle spalle sedette sul letto vuoto accanto a quello che avrebbe dovuto occupare Tera se la ragazza non fosse ostinatamente rimasta in piedi accanto alla finestra.
- Il dottore ha detto che devi almeno aspettare i risultati delle analisi. -
- Io sto benissimo. -
- Una che sta benissimo non sviene di colpo. Mi hai fatto prendere un colpo. -
Tera la fissò allarmata.
- Non avrai chiamato il fallito, vero?! -
- Non ancora, prima volevo parlare col medico, ma credo che dovrò farlo se sei tanto irragionevole. -
Tela la fissò rabbiosamente, poi sedette di peso sul letto.
- E va bene, hai vinto, aspettiamo questi stupidi risultati. Tanto è solo tempo sprecato. -
Tera smise di parlare e chiuse gli occhi con un'espressione sofferente.
- Ti senti bene? Sei pallida. -
- E' solo un po' di nausea. Probabilmente ho preso l'influenza o qualcosa del genere. - Le disse contrariata, poi si interruppe di colpo e corse in bagno.