7. Farewell of the Mother

Eudial addentò una patatina mentre rileggeva per l'ennesima volta i risultati delle analisi: non c'era dubbio che si trattasse di un uovo di daimon, ma ancora non aveva capito da dove provenisse.
Offrì il sacchetto di patatine a Tera, ma la ragazza rifiutò con aria quasi nauseata.
- Non ho fame. -
- Mangi poco ultimamente, sei a dieta? In effetti mi sembri un po' ingrassata... -
- Pensa al tuo peso, cretina. - Ribattè Tera seccata.
- Ma voi due litigate sempre? - Seihoshi le fissava dalla porta, perplessa.
Tera la guardò male, ma Eudial le sorrise.
- Oggi hai un giorno libero? -
La ragazza annuì.
- Sei stanca? Hai avuto impegni per tutta la settimana, forse avresti dovuto iniziare con più calma. -
- Per niente, anzi mi sento davvero bene. Quando lavoro ho l'impressione che ciò che non ricordo non conti poi tanto. -
- Meglio così allora. -
Seihoshi sorrise e prese la borsa con la chitarra.
- Vado sulla spiaggia, ho voglia di comporre una nuova canzone. Voi che farete? -
- Probabilmente raggiungeremo Giles al negozio. -
- Ok, allora io vado, ciao! -
- Divertiti. -
La ragazza uscì canticchiando ed Eudial tornò a guardare i fogli con le analisi dell'uovo, poi li porse a Tera.
- Che ne pensi? -
- Non sono io l'esperta di queste cose. Sono tanto tremendi questi daimon? -
- No. Da soli non hanno una forza enorme e i loro poteri dipendono dall'oggetto che li ha generati. La cosa che mi preoccupa è che non dovrebbero essere qui. Se qualcuno è in grado di crearli e di usarli, ecco, quella persona è davvero pericolosa. Senza contare che non sappiamo come hanno intenzione di usare i daimon, potrebbe essere un piano per distruggere la terra. -
- Oppure soltanto uno scienziato pazzo che sta facendo esperimenti su qualche rimasuglio delle vostre uova... -
- Già. Dobbiamo scoprire cosa c'è sotto. -
- E come pensi di fare, aspettare che appaia qualche altro mostro o andare in giro a chiedere alla gente se per caso stanno facendo test scientifici clandestini in cantina? -
- Questo ancora non lo so. Chiederò a Usagi una lista dei posti dove sono apparsi quei mostri e cominceremo da lì. -
- La lucertolona là fuori non vola in giro ogni tanto? Magari ha visto qualcosa. -
- Buona idea, vai a chiedere a Seraphina, io andrò a trovare Usagi. -
Eudial riprese i fogli delle analisi, afferrò le chiavi della macchina e corse fuori casa prima che Tera avesse il tempo di ribattere.

- Accidenti, - brontolò Tera entrando nella grotta - eppure lo sa che la lucertolona mi detesta! Scommetto che l'ha fatto apposta... -
"Ti ho sentito, ragazzina." Ringhiò il drago sollevando il muso a guardarla e sussurrò tra sè qualche parola. "Oh. Non pensavo che... Interessante..."
- Piantala di borbottare, non sono qui in visita di cortesia. -
"Chissà perchè ma lo immaginavo. Cosa vuoi?"
Tera le descrisse in breve la situazione.
- Hai visto qualcosa di strano ultimamente? -
"No, non ho volato negli ultimi tempi, non posso lasciare il mio uovo."
- Ok, come non detto. Me ne vado. -
Seraphina si alzò di scatto nel sentire un tenue rumore, come un leggero bussare e si mise tra Tera e l'entrata della grotta.
"Non così in fretta. Vai a sederti su quel mucchio di paglia e restaci."
- Perchè dovrei? - Ribattè Tera senza accennare a muoversi.
"Perchè lo dico io." Seraphina mosse la coda e spinse Tera a sedere nel punto indicato senza farle male, ma senza nemmeno essere delicata. "E io sono più grande e forte di te, quindi ti conviene darmi retta."
La ragazza provò a rialzarsi, ma un altro colpo di coda la abbattè nuovamente a terra.
- Ehi, sei impazzita per caso?! Cosa vuoi da me?! -
"Ti sto accordando un enorme privilegio. Taci, guarda e forse potresti imparare qualcosa."
Il drago tornò a fissare l'uovo, ma non si spostò dalla sua posizione.
Lo sguardo del drago fece desistere Tera da altre proteste e la ragazza si rassegnò a sedersi più comodamente sulla paglia.
Il leggero rumore si ripetè e Tera si rese conto che proveniva dall'uovo. Poco dopo una leggera incrinatura apparve sulla superficie dell'uovo e Seraphina fremette d'ansia senza però muoversi.
Uno stridio provenne dall'interno e il drago rispose con un suono simile ma più profondo.
Poco dopo il guscio si ruppe definitivamente e un minuscolo essere azzurro annaspò sul pavimento in cerca di calore.
"Prendilo." Disse Seraphina guardando Tera e la ragazza la fissò allibita.
- Io? -
"Tu."
- Ma è tuo figlio! -
"Lo so e anche lui lo sa. Ma è importante che conosca gli esseri umani il prima possibile."
- Ma perchè io? Non preferiresti che fosse il fallito ad avvicinarsi al tuo cucciolo? -
"Tu sei qui ora." Disse seccamente, poi il suo tono si addolcì un po'. "Ora vai. Prendilo e portalo da me."
Tera si avvicinò al draghetto e si inginocchiò sul pavimento accanto a lui. Il cucciolo continuava a emettere versi stridenti, ma quando la ragazza allungò una mano per sfiorarlo, ammutolì e aprì gli occhi per guardarla.
Tera si chinò su di lui e lo prese in braccio cercando di non fargli male. Il cucciolo si strinse a lei ed emise un verso soddisfatto socchiudendo gli occhi, poi la ragazza si alzò cautamente e lo portò a Seraphina.
Il drago prese delicatamente il cucciolo dalle braccia di Tera e si stese a terra, proteggendo il piccolo sotto una delle sue grandi ali.
"Benvenuto piccolo."
Tera li guardò per qualche secondo, poi arretrò verso l'uscita, pensando che Seraphina si fosse scordata di lei, ma il drago la richiamò.
"Aspetta. Ho ancora qualcosa da chiederti."
- Vuoi che vada ad avvisare il fallito, giusto? -
"Anche, ma ora vieni qui."
Tera si avvicinò e Seraphina le afferrò una mano e la morse prima che la ragazza potesse reagire, poi spinse la mano ferita tra le fauci del suo cucciolo che si limitò a dare una leggera leccata alla ferita sanguinante.
Tera saltò indietro e guardò Seraphina con orrore.
- Che diavolo stai facendo? Mi hai quasi staccato una mano, sei matta?! -
"Guardati la mano."
- Ma... la ferita è scomparsa! -
Tera non riusciva a credere ai suoi occhi: le dita erano macchiate di sangue, ma la pelle era perfettamente integra.
"Quello che ho fatto era necessario, ma se ti avessi avvisata ti saresti tirata indietro." - E non credi che io ne avessi il diritto?! -
"Mi dispiace, ma la sopravvivenza di questo cucciolo è la cosa più importante."
- Ma io che c'entro? A cosa ti serve il mio sangue?! -
"A stabilire un legame."
- Come quello tra te a Giles?! -
"Non proprio ma quasi. Tu non hai bevuto il sangue del piccolo e sta solo a te decidere se farlo e quando, ma lui ha assaggiato il tuo e ora ti riconoscerà sempre come una persona di famiglia."
- Ma perchè?! E perchè io?! -
Seraphina alzò la coda e le sfiorò il viso in quella che poteva sembrare quasi una carezza.
"Credimi, forse ora sei tu la persona più adatta a prendersi cura del mio piccolo."
- Cosa?! Perchè dovrei prendermi cura io di lui?! Sono una Cacciatrice, non una dragon-sitter! -
"Il fratellino ha fiducia in te. Quindi ce l'ho anche io. Ora devo andare."
- Aspetta! Andare dove?! -
Seraphina la guardò e Tera scorse la tristezza nei suoi occhi.
"Fino a poco tempo fa, prima di incontrarvi, pensavo che le mie quattro uova fossero sufficienti a salvare i draghi, ad assicurare il futuro della nostra specie, ma ora è rimasto solo lui. Per quel che ne so potremmo essere gli ultimi draghi sulla Terra. Devo cercare i miei simili."
- Noi puoi aspettare che sia cresciuto?! -
"No. Ho atteso anche troppo a lungo, ma non potevo partire prima che si schiudesse l'uovo. Addio."
Seraphina si alzò, leccò il cucciolo per l'ultima volta e corse fuori dalla grotta. Tera fece per correrle dietro, ma il pianto acuto del cucciolo la fermò. Non poteva lasciarlo solo sul freddo pavimento o avrebbe rischiato di morire e, se gli fosse successo qualcosa, Seraphina la avrebbe di sicuro uccisa.
Raccolse il draghetto e corse fuori, ma ormai Seraphina era solo un puntino lontano in cielo.