1. Alley Cat

Eudial si asciugo` gli occhi col dorso della mano e noto` che anche Tera stava facendo lo stesso. Entrambe avevano pensato che se Giles accettava serenamente il suo dolore, anche loro due avrebbero potuto e dovuto fare la stessa cosa e stargli vicino.
- Ora cosa facciamo? - Chiese a bassa voce. - Spike non uscira` dalle catacombe fino al tramonto, dovremo aspettarlo. -
- Cerchiamo Setsuna, non dovrebbe essere lontana -
- Ma fallito, non vi ha traditi? -
- Era posseduta dalle microsonde, non era colpa sua. E se l'oscurita` e` riuscita a raggiungere il suo cuore, e` stato anche per causa mia. -
Seraphina si alzo` in volo per osservare la campagna dall'alto, mentre le due Cacciatrici e l'Osservatore esploravano i dintorni.
- Giles, e` qui! - Chiamo` Eudial dopo qualche minuto.
- Sta bene? - Chiese l'Osservatore raggiungendola.
- E' svenuta, ma nulla di grave. -
- Meglio cosi`. -
"Fratellino?"
La voce del drago suono` incerta nella mente di Giles.
- Seraphina? -
"Ecco... c'e` qualcosa che dovresti vedere... ma..."
- Arriviamo subito. -
"Forse e` meglio di no... Ti fara` male."
- E' il corpo di Xini, vero? - Chiese Giles, indovinando di colpo il motivo dell'esitazione del drago.
"Si."
L'Osservatore si diresse verso il punto in cui aveva visto atterrare il drago, seguito in silenzio dalle due ragazze e si inginocchio` sul prato accanto al corpo immobile della donna che aveva amato con tutta la sua anima. Le prese una mano in silenzio, come per dirle addio un'ultima volta e chiuse gli occhi per non lasciarsi travolgere dal dolore: la presenza di Xini era svanita da quell'involucro umano. Lui lo sapeva gia`, ma quella era la conferma definitiva.
Tera ed Eudial lo guardarono afflitte, desiderando di poter fare qualcosa.
Seraphina chino` il capo in segno di rispetto, ma lo rialzo` di scatto nel sentire la voce di Tera.
- Ehi! Ma respira ancora! -
- Non dire scemenze, cretina, non e` possibile. -
- Eu, e` vero. Respira. -
Eudial lo guardo`, allibita.
- Xini e` viva? -
- Lo e` come dea, lei non e` piu` qui, ma il suo corpo non e` morto. -
- Com'e` possibile, Giles? -
L'Osservatore scosse la testa.
- Non lo so. Una volta che la sua anima lo ha lasciato, questo corpo avrebbe dovuto morire. Non era un essere umano in cui si era incarnata, era rinato insieme a lei. -
- E' un corpo senza anima? -
- Credo di si, non lo so. -
"Forse... forse ci vuole del tempo perche` smetta di respirare..."
- E' possibile anche questo. -
Delicatamente, Giles si chino` sul corpo e lo sollevo`, stringendolo a se`.
Era atroce.
Sembrava che Xini fosse dolcemente addormentata fra le sue braccia, ma lui sentiva che non era li`.

Giles prese in braccio Lili e spazzolo` delicatamente il pelo nero e folto della gatta.
Tornare a casa era stato un trauma per tutti. Una volta finita la tensione della battaglia e svanito il pericolo, sia lui che le ragazze erano stati costretti a smettere di lottare e ad accettare quello che avevano perso.
Avrebbe voluto poter ricominciare a vivere, costringersi ad andare avanti, ma era difficile, molto piu` difficile di quanto avesse detto a Tera e a Eudial.
Sollevo` lo sguardo verso il soffitto con un sospiro. Non riusciva a non pensare al corpo immobile, eppure ancora vivo che giaceva in un letto al piano di sopra.
Aveva creduto che sarebbe morto poche ore dopo che Xini era tornata ad essere una dea, ma non era successo, e vedere quella donna che non era piu` lei, ma che continuava a vivere, gli straziava il cuore.
- Giles? -
Eudial sedette sui gradini della veranda, accanto all'Osservatore e allungo` una mano a grattare il muso di Lili.
- Valerius non e` tornato. L'ultima volta l'ho visto qui, prima di andare a Roma. Credi che sia stato ucciso? -
- No, non ti preoccupare, a Tokyo non e` successo nulla. Credo che tornera` lui quando lo vorra`, ormai conosce abbastanza il nostro tempo per potersela cavare da solo. -
- Lo spero. Non avrei mai pensato di dire una cosa del genere, ma devo ammettere che si sente la mancanza di quella bestiaccia. -
Giles annui`. Lui aveva visto Valerius portare via Tera durante la battaglia, lo aveva riconosciuto dai suoi sogni, e gli era grato per aver salvato la vita della ragazza, ma non aveva idea di che fine avesse fatto dopo. Tera non ricordava nulla di quello che era successo e l'Osservatore si chiedeva se era per via della botta in testa o se era stato Valerius a farle dimenticare in qualche modo quel breve periodo di tempo.
Ma in quel caso, perche`? E perche` dopo se ne era andato?
Non era morto, Seraphina lo aveva cercato, ma non aveva trovato il suo corpo, quindi Valerius si era allontanato di sua volonta`, ma non ne capiva il motivo.
Che il suo rapporto con Tera fosse degenerato a tal punto da rendergli impossibile restarle accanto?

Valerius salto` sulla preda a unghie sguainate, ma il piccione frullo` via e il gatto sbatte` il naso a terra. Si rialzo` scrollandosi via la terra dal pelo e cerco` di ignorare la fame.
Se solo avesse potuto tornare umano per qualche minuto, avrebbe potuto procurarsi il cibo piu` facilmente. E se avesse potuto tornare umano per sempre...
No, non doveva pensarci.
Lei non era fatta per lui, non avrebbe mai potuto amarlo una volta scoperta la verita`, ora meno che mai.
Per questo non poteva tornare a casa.
Le aveva salvato la vita e questo doveva bastare.
Quando l'aveva vista crollare a terra colpita dalla sailor senshi, era rimasto bloccato dal panico, terrorizzato all'idea di poterla perdere.
Non importava il destino del mondo, non importava nulla, eccetto Tera, solo lei.
Si era avventato su Setsuna e l'aveva colpita col suo potere, incurante dei danni che poteva causarle, poi aveva preso Tera fra le braccia ed era corso via.
L'aveva stretta a se`, correndo lontano dal pericolo.
Una parte della sua mente gli diceva di tornare ad aiutare Rupert Giles, ma il suo cuore gli gridava di continuare a correre, di portarla via e di proteggerla a ogni costo.
Poi lei aveva aperto gli occhi e lui si era fermato, il cuore che gli batteva forte, combattuto tra la speranza e il timore di essere riconosciuto.
Tera lo aveva guardato, stupita e un po' confusa e lui le aveva sorriso.
Non si sarebbe mai aspettato di vederla arrossire quando le aveva sfiorato il viso con un dito, ne` che lei rispondesse al bacio delicato che non aveva potuto evitare di posarle sulle labbra.
Si erano baciati di nuovo e, con una fitta di dolore, Valerius si era reso conto che Tera non lo aveva mai guardato in quel modo quando era in forma di gatto, non era mai stata affascinata dalle sue parole come ora sembrava esserlo da quello sconosciuto umano che le aveva salvato la vita.
"Non posso essere geloso di me stesso." Si era detto, ma era proprio cosi` che si era sentito.
Eppure non aveva potuto fare a meno di continuare a baciarla e stringerla, e poi...
Valerius respinse con forza quei ricordi. Erano tutto quello che gli restava di quei momenti, di quel breve tempo in cui si era concesso di vivere quello che sarebbe rimasto un sogno per tutta la vita.
Non poteva permetterle di innamorarsi di lui in quella forma, non avrebbe sopportato di vedere la delusione nei suoi occhi quando avesse scoperto che l'uomo che aveva amato era solo il gatto di casa.
- Ti amo, Tera. - Le aveva sussurrato, stringendola a se` un'ultima volta, poi le aveva toccato la fronte con un dito, tracciandole rapidamente dei simboli sulla pelle. - Obliviscere. -
La ragazza aveva perso i sensi tra le sue braccia e lui era corso verso il campo di battaglia, annientando tutte le microsonde che poteva, finche` non si era ritrasformato in gatto.
Quando la luce di Xinuxunil lo aveva avvolto, aveva capito che ormai il pericolo era svanito e che Tera era salva. Allora aveva voltato le spalle a tutto e tutti ed era corso via, deciso a non ritornare finche` non fosse stato libero di poter amare ed essere amato come una persona normale.
Aveva vagato per giorni nelle strade trafficate di Roma, mangiando quando poteva ed evitando le auto.
Non era la prima volta che faceva la vita di un gatto randagio, ma nell'altra occasione in cui si era trovato a dormire per strada e i pasti erano eventi fortunati, Tera era con lui. Avevano vagato per l'Italia uccidendo i vampiri quando credevano che Rupert Giles fosse morto.
Era stato allora che si era innamorato di lei.
Ma non doveva pensarci ora.
Una donna si fermo` a fargli una carezza e lui fu tentato di soffiare all'intrusa che lo distoglieva dai suoi pensieri, ma cambio` idea nel notare che la signora aveva aperto una scatoletta di carne e gliela aveva lasciata in terra. Con un miagolio di gratitudine si getto` sul cibo, affamato.