16. We'll Fight

Rodocrosite guardò la sorella.
- Vieni con me, possiamo lasciare questo pianeta prima che gli Oscuri ritornino. -
Eudial lo guardò incredula.
- Credi davvero che potrei fuggire e abbandonare gli altri al loro destino?! -
- La mia nave non è grande, ma può portare un centinaio di persone. Non dovrai lasciare i tuoi amici. -
- Io sono una Cacciatrice, Rodoc. Io salvo la gente, la proteggo. Mi rifiuto di fuggire senza nemmeno combattere. -
Il giovane si alzò in piedi di scatto.
- No, tu non sei una Cacciatrice! Tu sei scema e basta! Questo non è nemmeno il tuo pianeta, vuoi morire per gente che conosci da pochi anni?! -
- Nessuno ha obbiettato quando ci hanno mandato a rischiare la vita per conquistare questo pianeta. -
- Cambierai idea, te lo assicuro, oppure te la farò cambiare io. -
Rodocrosite uscì di casa sbattendo la porta.
- Papà, mi sono persa qualcosa? - Chiese Hope, entrando in salotto con aria assonnata.
- No, niente di importante, Hope. -

Tera si stese sul prato, fissando distrattamente le macchie di cielo che si intravedevano tra i rami dell'albero.
- ?Niente di importante, Hope?? Fallito, non ti sembra di aver alterato un pochino la verità? Insomma, ci hanno appena detto che la Terra sarà distrutta! -
?Ed è importante?? Si chiese Giles, ma non espresse quel pensiero ad alta voce. Rimase in silenzio ad ascoltare il fruscio delle foglie delle piante.
- Cosa faremo? Rodoc sembrava abbastanza certo di quello che diceva. Mi ricordo di aver sentito racconti sugli Oscuri ed erano tutti orribili, del tipo che si usano per far stare buoni i bambini. -
- Forse dovresti seguire il suo consiglio, Eu. Scappare prima che sia troppo tardi... -
- Giles! Ma cosa dici?! Come puoi pensare una cosa del genere? Non possiamo abbandonare l'intero pianeta al suo destino! -
- Non credo che ci siano molte speranze, Eu. Come possiamo pensare di sconfiggere da soli degli esseri che hanno distrutto interi pianeti? Se la Terra è condannata vorrei sapervi al sicuro. -
- Fallito, dicci la verità, quando sei morto, sei caduto di testa, vero? Piantala con questo atteggiamento del cavolo e cerca almeno di essere coerente. Se non te ne frega un accidente di saltare in aria con tutto il pianeta, allora non deve fregartene nulla nemmeno di noi. Se invece ci tieni almeno un po', impegnati a combattere, allora! -
?Le ragazzine hanno ragione, fratellino.?
Giles si alzò a sedere sul prato e guardò il drago che era spuntato in mezzo ai cespugli.
- Seraphina... -
Il drago lo colpì di piatto con la punta della coda, gettandolo di nuovo a terra e gli mise una zampa sul torace con aria minacciosa.
?Smettila di parlare così. Non è vero che non ti importa di nulla e lo sai benissimo.?
- Come puoi sapere quello che provo?! -
Seraphina lo guardò intensamente per qualche secondo, poi fece un passo indietro.
?Allora vediamo chi ha ragione, fratellino.? Disse, girandosi di scatto e bloccando a terra Eudial e Tera con le zampe prima che le ragazze potessero reagire. ?Se davvero non ti importa di niente, le uccido. Tanto morirebbero lo stesso fra pochi giorni.?
Giles la guardò, allibito e si rese conto che faceva sul serio.
Improvvisamente si rese conto che il pensiero di poter perdere le due ragazze lo spaventava più di quanto non avesse pensato. Seraphina aveva ragione: i suoi sentimenti erano ancora intorpiditi, ma di qualcosa gli importava ancora.
Si avvicinò al drago e le mise una mano sul collo.
- Non far loro del male. Combatterò. - Disse a bassa voce e Seraphina arretrò con un'espressione soddisfatta.
?Ero certa che non mi avresti delusa.?
- Aspetta a dirlo. Ho detto che combatterò, ma non posso garantirti che vinceremo. -
?Se qualcuno può farlo, quello sei tu.?
- Si, se una lucertolona troppo cresciuta non ci ammazza prima! - Disse Tera lanciando un'occhiataccia al drago.
?Ho fatto quello che dovevo, ma non sarebbe stato gradevole dovervi fare del male. Anche se la prospettiva di non essere chiamata più lucertolona mi tentava, piccola umana irrispettosa.?
- Allora cosa facciamo? - Disse in fretta Eudial rendendosi conto che quello era quanto di più simile a una scusa che avrebbero potuto ottenere da Seraphina. - Sappiamo che Tokyo probabilmente è uno dei pochi posti a non essere sotto il controllo mentale degli alieni, quindi possiamo contare sull'aiuto delle senshi. -
- Esattamente. Eu, più tardi contattale, poi fai tornare anche tuo fratello, dovrà dirci tutto quello che sa di questi Oscuri. Dobbiamo riuscire a scoprire se il controllo mentale delle altre sfere può essere annullato. Tera, questo sarà compito tuo. Porta i residui della sfera che ho distrutto al laboratorio del professor Tomoe e lavora insieme a lui e a Setsuna per scoprire il più possibile. -
- Setsuna non è la tipa che ha scatenato tutto quel casino ad Halloween solo perché l'hai mollata? -
- Non l'ho mollata! - Rispose Giles arrossendo leggermente al ricordo di quella serata disastrosa. - In ogni caso è una scienziata competente e sono certo che ci aiuterà moltissimo. Eu, puoi dire a Spike di contattare tutti i demoni e i vampiri che conosce e di indagare se qualcuno è disposto a combattere al nostro fianco? -
- Certo, ma perché dovrebbero volerci aiutare? -
- Anche loro vivono su questo pianeta, potrebbe dare fastidio anche a loro se venisse distrutto. -
- Sarebbero gelosi se venisse distrutto non per mano loro più che altro, visto che buona parte di quei mostri mira a scatenare l'Apocalisse. -
- Beh... si. Ma ora come ora qualunque aiuto può servire. -
- Ok, allora. - Annuì Eudial. - Vado a chiamare Usagi... Ma... Giles? -
L'Osservatore la guardò.
- Io, Spike e Tera faremo quello che ci hai detto, ma tu cosa farai? -
- Spiegherò tutto a Xini e cercheremo di aumentare il nostro potere. Se il controllo mentale può essere interrotto distruggendo le sfere già atterrate, dovremo trovare il modo di eliminarne il più possibile. Se non fosse possibile, dovremo trovare un modo di spezzare il controllo. Noi possiamo combattere, ma non vinceremo da soli. -
?Ben detto fratellino.? Approvò Seraphina. ?Come piano iniziale non è male. Fra un paio di giorni le mie ferite mi permetteranno di volare di nuovo e allora potrò aiutarvi anche io.?

Xini tornò a casa prima del solito. Da quando Ripper aveva confessato quello che gli era successo, si sentiva in colpa per ogni minuto passato lontano da lui. Lo sguardo distante che scorgeva nei suoi occhi l'addolorava e la faceva preoccupare. Quando erano insieme, ogni tanto riusciva ad accendere in Ripper un bagliore di animazione, ma per la maggior parte del tempo sembrava semplicemente sperduto.
Per questo fu piacevolmente sorpresa nel trovarlo sul prato dietro casa intento in una conversazione animata con le due cacciatrici e con il drago. Per la prima volta dopo tanti giorni sembrava completamente concentrato su qualcosa e avvicinandosi scorse una cartina del mondo su cui erano stati tracciati vari cerchi con un pennarello rosso, soprattutto intorno alle città più importanti.
Si chinò su di lui, appoggiando la guancia a quella di Giles con amore.
- Cosa state facendo? -
L'Osservatore si appoggiò a lei, rispondendo istintivamente all'abbraccio e sfiorando la mente di Xini con la sua.
- Il mondo sta per essere distrutto e stiamo cercando di evitarlo. -
La ragazza sedette sull'erba accanto a lui e gli sorrise.
- Sembra interessante, posso aiutarvi? -