15. Galaxy Hero

Giles prese un biscotto e si costrinse a masticarlo. Non aveva fame e gli sembrava che non avesse sapore, ma sapeva di dover mangiare qualcosa, almeno per non fare preoccupare troppo gli altri.
Xinuxunil entrò in cucina e lo abbracciò da dietro, poi si chinò verso di lui e lo baciò delicatamente sulle labbra.
- Devo andare in sala d'incisione oggi, ma cercherò di tornare presto. -
L'Osservatore la tenne stretta per qualche istante e chiuse gli occhi mentre le loro menti si sfioravano per un secondo. L'anima di Giles era ancora intrappolata dal gelo, ma l'amore che sentiva in Xini gli dava un po' di conforto e di speranza. Quando lei gli stava vicina, riusciva quasi a credere che Tera avesse ragione, che avrebbe potuto tornare quello che era.
La ragazza lo baciò di nuovo e corse via e Giles tornò a fissare i biscotti con aria smarrita. Avrebbe dovuto mangiarne un altro? Si sentiva di nuovo la mente annebbiata e accolse l'arrivo di Eudial con sollievo.
Anche lei lo abbracciò con calore, poi gli porse una spada da allenamento.
- Ti va di allenarti un po' con me? -
L'Osservatore annuì, grato perché Eudial non gli aveva chiesto come si sentisse. Combattere gli avrebbe fatto bene, non avrebbe dovuto pensare, ma lasciare che il suo corpo agisse istintivamente.
La seguì in giardino ed iniziarono a combattere all'ombra degli alberi, sotto lo sguardo di Seraphina. Hope dormiva ancora, mentre Tera li aveva raggiunti poco dopo e si era seduta sotto un albero in attesa del suo turno.
Eudial fece un passo in avanti e lasciò scattare la lama verso la gola di Giles e gli rivolse un sorriso di scusa quando si fermò a pochi millimetri dal suo collo.
- Mi dispiace Giles, ti ho battuto. -
L'Osservatore inarcò leggermente un sopracciglio.
- Ne sei certa, Eu? - Chiese indicando la propria lama che sfiorava l'addome della ragazza.
- Parità allora. - Sorrise lei abbassando la spada.
- Fallito, ce la fai a combattere anche contro di me? -
- Lasciami qualche minuto e poi vedrai. -
Giles sedette sull'erba accanto a Seraphina e il drago abbassò il muso a leccargli una guancia.
?Sei stato bravo, fratellino.?
L'Osservatore annuì e le esaminò il fianco.
- Le tue ferite stanno guarendo. -
?Anche le tue, anche se non ti sembra.?
- Lo credi davvero? - Sospirò Giles. - Ho l'impressione di aver dimenticato come si fa a vivere. Devo costringermi fare cose che dovrebbero venirmi istintive, devo ricordarmi di comportarmi in modo normale. Se non lo facessi resterei a fissare nel vuoto senza fare nulla. -
?Mentre combattevi ti ho osservato. Stai meglio di quanto tu stesso possa credere. Sei forte e ce la farai, non ti avrei dato il mio sangue, altrimenti.?
- Dov'è Eudial? - Chiese, notando che la ragazza si era allontanata.
- Hanno suonato alla porta. - Lo informò Tera. - È andata a vedere chi è. -

Eudial guardò il ragazzo che aveva suonato, stupita.
- Rodoc! Che ci fai qui?! -
Il giovane la fissò, sollevato.
- Meno male, sono ancora in tempo. -
- In tempo per cosa? -
Il fratello la prese per un polso.
- Vieni, dobbiamo andare. -
Eudial si liberò con uno scatto del braccio.
- Andare dove?! Che diavolo stai dicendo Rodoc?! -
Rodocrosite si passò una mano tra i capelli violetti con impazienza.
- Via, lontano da qui, il più distante possibile da questo pianeta. -
Eudial arretrò, allontanandosi dal fratello e alzò lo sguardo sopra la spalla sentendo una mano che si era posata sulla sua schiena.
- Ci sono problemi, Eu? - Chiese Giles guardando Rodocrosite.
Il ragazzo gli rivolse uno sguardo penetrante, ripensando all'ultima volta che aveva affrontato l'Osservatore. In quell'occasione era quasi morto e qualcosa nello sguardo di quell'uomo lo inquietava profondamente, ma dopo quello che aveva visto non poteva ignorarlo.
- Posso entrare? Vi spiegherò tutto. -

Rodocrosite spostò lo sguardo su Spike, Giles e le due ragazze sedute al fianco dell'Osservatore.
- Devo supporre che su questo pianeta non ricevete le trasmissioni di Supernova Skylight. -
- Il canale intergalattico? No, direi proprio di no. - Confermò Eudial.
- Come supponevo. Allora non avete idea del pericolo in cui vi trovate. Guardate qui. -
Rodoc posò una sfera sul tavolino davanti a lui e premette un pulsante. La registrazione olografica partì in una lingua sconosciuta, poi si adattò proseguendo in inglese.
- Ma quelli sono i demoni che ti hanno resuscitato! - Esclamò Eudial rivolta a Giles nel vedere le immagini.
- Sono i cronisti più famosi di Supernova. - La corresse Rodoc. - Ora guardate il servizio. -
Eudial annuì e ascoltarono in silenzio la previsione della prossima distruzione della Terra.
Rodoc mise in pausa il filmato quando le sfere iniziarono la discesa nell'atmosfera.
- Quando ho visto questo, sono partito immediatamente, anche se temevo che ormai fosse troppo tardi. Quando le sfere raggiungono il pianeta, è la fine. Nessuno si salverà, anzi, nessuno tenterà nemmeno di combattere. Quelle cose influenzano le menti. -
- Allora è per questo che quando ho parlato con Buffy ha detto che andava tutto bene! - Esclamò Tera.
Giles la guardò.
- Hai parlato con Buffy? -
La ragazza sembrò pentirsi di essersi lasciata sfuggire quelle parole.
- Ecco... si. L'ho chiamata quando ti comportavi in modo tanto strano... Pensavo che se ti avesse parlato di nuovo forse saresti stato più sereno. -
- Ma non ne ha voluto sapere. -
- No! Cioè si... ma forse non era in sé. Non ha detto nulla delle sfere, probabilmente era sotto la loro influenza. -
- Non importa Tera, non devi proteggermi dall'odio di Buffy. Ormai ci sono rassegnato. -
Rodoc si schiarì la voce per richiamare la loro attenzione.
- Quando ho visto questo, ho pensato che forse c'era ancora speranza. -
Fece ripartire la trasmissione olografica: la visuale non era più quella dalla navicella, ma le telecamere si erano spostate all'interno dell'atmosfera per seguire la caduta delle sfere. Una di esse fu affiancata da un puntino rosso che si ingrandì a rivelare la forma di un drago.
- Giles! Ma siete tu e Seraphina! -
Le due ragazze fissarono la scena trattenendo il respiro, ma nessuna delle due potè trattenere un grido d'angoscia nel vedere Giles che saltava afferrando la sfera e la distruggeva col suo potere mentre precipitava.
L'Osservatore sentì le due ragazze che si stringevano a lui e chiuse gli occhi per un attimo, poi scoppiò a ridere irrefrenabilmente.
Eudial e Tera lo guardarono allibite.
- Giles? Stai bene? -
- Vi rendete conto?! Non sono stato riportato in vita perché ciò che sapevo era di vitale importanza o perché qualcuno teneva a me, ma perché due maledetti giornalisti volevano fare un maledetto scoop! -
- Giles... -
- Ci sono riusciti almeno? - Chiese direttamente a Rodoc. - Quello che hanno ottenuto è piaciuto al pubblico?! -
- Direi proprio di si, almeno a giudicare dalla vendita di gadget. La chiamano ?l'umano che ha sfidato gli Oscuri?. -
- Gadget? -
- Si, roba tipo figurine, peluche, action figures. La registrazione della sua mente è in cima alle classifiche. -
Giles scoppiò di nuovo a ridere e le due ragazze lo guardarono preoccupate.
- Se la può consolare, il suo gesto non è stato inutile. - Disse Rodoc. - Il fallimento di una delle sfere è un evento molto raro per gli Oscuri, se non lo avesse fatto, probabilmente avrebbero già attaccato. Così invece devono prima verificare cosa non ha funzionato e poi decidere se mandare un'altra sfera oppure se attaccare lo stesso anche se una parte dell'umanità sa cosa sta succedendo. Probabilmente ha guadagnato qualche settimana. -
- E poi dovremo combattere? - Chiese Tera.
- E poi la Terra sarà distrutta. -