21. My Egg. My Memories. And You.

Le tre ragazze e il vampiro guardarono ansiosamente in direzione della caverna nel sentire un rumore e dopo poco videro Giles che usciva insieme al drago. L'Osservatore si appoggiava a Seraphina e aveva un'espressione quasi trasognata.
- Ripper! - Gridò Xini correndo da lui. - Stai bene?! -
- Non potrei stare meglio. Seraphina ha acconsentito ad affidarmi il suo uovo. -
- Seraphina?! -
?È il mio nome. Voi non ne avete uno??
Giles ridacchiò nel vedere l'espressione degli altri e poi presentò le tre ragazze e il vampiro al drago.
Finite le formalità, Seraphina si avvicinò al furgone per esaminarlo attentamente e iniziò a riempirlo di paglia morbida per creare un nido sicuro e caldo per l'uovo. Quando fu soddisfatta, tornò alla caverna, ne uscì portando l'uovo avvolto nella coda e lo depose nel furgone con cautela.
- Ok. - Disse Tera. - Adesso che abbiamo l'uovo, dove lo portiamo? -
- Conosco un posto nascosto tra le colline dell'Argentario dove nessuno li disturberà. - Suggerì Xini.
- Oppure qualche valle isolata tra le montagne. -
Giles e Seraphina si scambiarono un'occhiata e l'Osservatore scosse la testa.
- A Tokyo. Lo porteremo a Tokyo. -
- Io l'ho sempre detto che prendere tante botte in testa lo avrebbe fatto rimbecillire. - Commentò Tera dopo un attimo di silenzio.
- Giles non credo che sia una cosa tanto semplice... -
- Abbiamo fatto cose ben più complicate. -
- Accidenti, Rupert, non è un maledetto cagnolino, è un drago enorme! - Disse Spike.
L'Osservatore gli rivolse un'occhiataccia e Xini si rese conto che ormai Giles aveva preso una decisione e non avrebbe cambiato idea.
- Troveremo un modo. - Disse e Giles le rivolse un sorriso di gratitudine. - Però ora dovremmo muoverci prima che arrivino gli esaltati che vogliono ucciderla. -

Sofia aprì la porta sentendo la voce di Giles e lo guardò preoccupata.
- È successo qualcosa, Rupert? Sono le tre di notte! -
- Niente di grave, ma stiamo partendo. Mi dispiace per l'ora, ma non potevo andarmene senza rivederti... -
La donna lo esaminò attentamente, non lo aveva mai visto tanto strano prima di allora, sembrava dispiaciuto, ma anche incredibilmente eccitato per qualcosa.
- Così presto? Pensavo che saresti rimasto almeno qualche giorno. -
- A-anche io lo credevo, ma dobbiamo essere lontani prima dell'alba... -
- Ma perché? Siete in pericolo? -
- No, non proprio... - Giles la guardò, a disagio senza riuscire a trovare una spiegazione.
?Oh, avanti, diglielo pure.?
- Chi ha parlato? - Chiese Sofia, sorpresa.
- Non spaventarti. - Le disse Giles, facendosi leggermente da parte mentre Seraphina si faceva avanti.
Sofia trattenne un grido alla vista del drago e guardò Giles.
- Rupert... non è il drago che ci ha attaccati al concerto? Quello che temevi potesse fare del male a Lyra?! -
Giles carezzò il muso di Seraphina con affetto.
- Non farà male a nessuno, l'altra sera era solo nervosa e spaventata dopo essere stata svegliata da un sonno secolare. La musica di Xini è piena di potere e l'ha agitata molto. È per lei che dobbiamo partire, vogliono ucciderla e dobbiamo portarla al sicuro. -
Sofia spostò lo sguardo dal drago a Giles e sfiorò la guancia dell'uomo con un dito, seguendo lentamente la linea della sua mascella.
- Ora capisco. È questo quello che comporta il tuo lavoro allora? Cose di questo genere? -
Fino a quel momento non era riuscita a scacciare il sospetto inconscio che Giles le avesse mentito a proposito del suo lavoro o che fosse pazzo, ma ora si rendeva conto che era tutto vero e di quello che significava.
Giles sorrise leggermente.
- Più o meno. E questo è un esempio di quello che succede quando le cose vanno bene. Seraphina è solo un po' troppo grossa per passare inosservata, ma non ci sono pericoli gravi. -
?Ehi, attento a quello che dici, maleducato!? Disse il drago dandogli un colpetto con la coda delicato, ma sufficiente a spostarlo di mezzo metro. ?Non è gentile dire certe cose a una signora!?
- Scusa tanto, - ribattè lui un po' irritato ? intendevo rispetto alle dimensioni standard degli esseri umani. -
?Umani... Pensate sempre in piccolo.? Disse Seraphina affettando un'aria di superiorità, ma leccò una guancia a Giles come per scusarsi della codata di poco prima, poi si girò e scomparve nel buio, tornando ad avvicinarsi al furgone per controllare l'uovo.
Sofia soffocò una risatina, poi si avvicinò a Giles e lo abbracciò con le lacrime agli occhi.
- Mi mancherai. -
Giles la strinse forte, commosso e la baciò delicatamente sulle labbra.
- Anche tu. Ti voglio bene, Sofia. -
La donna sorrise leggermente, poi fece un passo indietro.
- Vado a svegliare Lyra. -
Sofia sparì per qualche minuto dentro casa, poi tornò con un'espressione dispiaciuta.
- N-non vuole vedermi vero? - Chiese Giles tristemente.
La donna sospirò.
- Credevo che dopo aver parlato con Sachino Seihoshi stesse iniziando ad accettarlo, ma quando le ho detto che stavi partendo si è chiusa in camera e non vuole aprire. -
- Mi dispiace... - Mormorò l'Osservatore e Sofia gli carezzò i capelli, intenerita dal dolore sincero che vedeva nei suoi occhi.
- Le passerà. Capirà che le vuoi bene anche se non sei potuto restare con noi, ha solo bisogno di un po' di tempo. -
- Non voglio che soffra per causa mia... Non voglio causare altro dolore alle persone a cui voglio bene... -
Sofia lo baciò sulla guancia.
- Anche lei ti sta facendo soffrire ora. Andrà tutto a posto, Rupert, ci mancherai ma staremo bene, te lo prometto. -
- Grazie Sofia. - Giles le sorrise un po' tristemente, ma con calore e lei lo abbracciò di nuovo.
- Se non vuoi farci soffrire, stai attento, ti prego. Non voglio che ti succeda nulla di male. -
Giles annuì.
- Ci terremo in contatto e tornerò a trovarvi, è una promessa. Dì a Lyra che le voglio bene e che non mi dimenticherò di lei. Non potrei mai dimenticare nessuna di voi due... -
Sofia lo strinse forte per l'ultima volta, poi si staccò da lui e gli sorrise anche se aveva gli occhi lucidi.
- Ora vai. Voglio salutarti con un sorriso, ma se continuiamo così scoppierò a piangere come una fontana. -
Giles annuì senza parlare: aveva l'impressione che se avesse detto anche solo un'altra parola sarebbe stato lui a scoppiare in lacrime.
Fece un passo indietro, poi d'impulso la strinse di nuovo tra le braccia, la baciò per un'ultima volta con tutto l'affetto che provava per lei e corse via nel buio senza voltarsi indietro.

Xini guardò la schiena di Giles, ma non si mosse per avvicinarsi a lui.
Dopo aver salutato Sofia, l'Osservatore non aveva guardato nessuno di loro e si era ritirato nel retro del furgone per occuparsi dell'uovo. La ragazza sapeva che Giles stava soffrendo per quell'addio, ma sapeva anche di non poter fare nulla per alleviargli il dolore. Non quando i sentimenti che Giles provava per Sofia facevano tanto male anche a lei.
Non aveva senso essere gelosa perché Ripper alla fine amava lei e aveva scelto di restare al suo fianco nonostante tutto. Inoltre i sentimenti che lui provava per Sofia si erano sviluppati quando lui aveva perso la memoria, non aveva colpa per quello.
Ma Xini non poteva essere triste per quella separazione, allontanarsi da Sofia la faceva sentire sollevata e si rendeva conto che sarebbe stato ipocrita cercare di consolare Giles per una cosa che a lei faceva piacere.
Gli dispiaceva vederlo abbattuto, ma non poteva aiutarlo, non lei.
Anche Eudial, Tera e Spike preferirono lasciarlo tranquillo per il momento, intuendo che aveva bisognodi restare da solo per un po'.
Tera si mise al volante, dirigendo il furgone verso le colline dove avrebbero potuto facilmente nascondere Seraphina durante il giorno, mentre il drago seguiva il veicolo volando.

Giles coprì l'uovo con una termocoperta e sorrise appena nel vedere Valerius che dormiva beato acciambellato accanto all'uovo caldo.
Con un sospiro sfiorò il guscio, cercando di ignorare il senso di vuoto che si sentiva dentro da quando aveva lasciato la casa di Sofia. Non aveva creduto che gli avrebbe fatto tanto male dirle addio, ma quello che lo faceva stare peggio era il senso di colpa nei confronti di Lyra, aveva l'impressione di averla tradita.
Rimase a fissare l'uovo senza muoversi, assorto nei suoi pensieri, finché il furgone non si arrestò, riportandolo alla realtà.
Tera si era alzata dal posto di guida, stiracchiandosi e sbadigliò.
- Per ora dovremmo essere abbastanza lontani da quegli esaltati. Se non ti dispiace dormo un po' anche io. - Gli disse passandogli davanti per andare a stendersi sulla paglia accanto all'uovo.
Giles annuì e si accorse che anche Eudial, Xini e Spike si erano addormentati mentre Tera guidava.
- Perchè non dormi un po' anche tu fallito? Sarai stanco. -
L'Osservatore scosse la testa.
- Non ho sonno. Credo che farò un giro qui intorno. -
- Non metterti nei guai. - Mormorò Tera, chiudendo gli occhi.
Giles aprì il portellone del furgone, per nulla sorpreso di trovarsi davanti il muso del drago. Seraphina controllò scrupolosamente l'uovo, poi richiuse delicatamente lo sportello e seguì Giles che nel frattempo si era allontanato. Gli camminò dietro in silenzio per qualche secondo, poi lo superò e si fermò davanti a lui, sbarrandogli la strada.
L'Osservatore alzò il viso a guardarla e Seraphina lo attirò contro il suo corpo con un'ala, iniziando a leccarlo delicatamente, come avrebbe fatto con un draghetto appena nato.
?I tuoi pensieri sono oscuri, fratellino.?
Giles non potè reprimere un sorriso divertito, nonostante la tristezza che lo avvolgeva.
- ?Fratellino?? -
?Sei tanto giovane e piccolo che mi viene naturale chiamarti così.?
- Giovane? A volte ho l'impressione di avere mille anni... -
Seraphina scoppiò a ridere.
?Se ne avessi davvero mille non ti abbatteresti per certe cose, fidati.?
Giles non le rispose, ma sospirò e chiuse gli occhi, appoggiando il viso al corpo del drago, cercando conforto nel suo calore.
Il drago smise di ridere e riprese a leccarlo.
?Rilassati e lascia scivolare via la tristezza, poi ti sentirai meglio.?
- È così brutto dover dire addio a qualcuno a cui vuoi bene... - Sussurrò Giles aspettandosi una risposta sarcastica, ma Seraphina lo sorprese con la sua risposta seria e pacata.
?È vero. Su questo hai ragione.? Disse e la tristezza nella sua voce gli fece ricordare che lei aveva perso quattro delle sue uova solo pochi giorni prima. ?Ma sbagli ad abbandonarti ai pensieri oscuri. Non tormentarti per quello che perdi, ma sii felice per quello che hai.?
- Tu ci riesci, Seraphina? Anche se hai perso i tuoi figli e la gente ti odia? -
Lei lo guardò negli occhi e gli sorrise con affetto.
?Ho ancora un uovo. Ho i miei ricordi.? Disse serenamente. ?E adesso ho anche te.?
Giles la fissò, commosso e stupito da quella risposta, poi chiuse gli occhi e la abbracciò. Sentiva provenire da lei tanto amore, che le nuvole nel suo animo iniziarono a diradarsi suo malgrado. Il semplice contatto con la pelle calda del drago riusciva a rasserenarlo e l'Osservatore si rese conto di sentirsi come quando aveva perso Hope: una parte del suo animo non poteva fare a meno di essere triste, ma l'altra metà era capace di provare gioia nonostante tutto.
Seraphina guardò quell'essere umano stretto a lei con tanta fiducia e ancora una volta si stupì del legame che aveva potuto formarsi tra quella creatura fragile e un drago come lei che avrebbe potuto schiacciarlo senza fatica. Era un piccolo umano, ma la sua anima era grande e ora era suo fratello.
Vide le lacrime sul suo viso e gliele asciugò con una leccata amorevole.
?Va un po' meglio, fratellino??
L'Osservatore annuì e lei ridacchiò fra sé.
- Cosa c'è? -
?So io come farti dimenticare la tristezza per un po'.?
Giles la guardò incuriosito e lei si accucciò a terra, abbassando il collo.
?Vuoi volare??