15. A Glance of His True Heart

Eudial e Spike alzarono la testa di scatto.
- Cosa è stato?! -
- Giles! -
Eudial corse al piano di sopra, seguita immediatamente dal vampiro e spalancò la porta della camera dell'Osservatore.
Fissò con orrore il letto vuoto e il vetro in frantumi, poi scorse Giles steso su un fianco sul pavimento sotto la finestra e corse a inginocchiarsi accanto a lui.
Vide subito il taglio profondo sul polso e premette con forza sulla ferita per arrestare il sangue, poi si accorse che l'Osservatore stringeva ancora un pezzo di vetro nell'altra mano e la ragazza scoppiò a piangere rendendosi conto che era stato lui stesso a ferirsi.
Spike la aiutò a far stendere di nuovo Giles sul letto e si occupò della ferita mentre Eudial lo scuoteva cercando di fargli riprendere conoscenza.
L'Osservatore aprì gli occhi con un gemito e lasciò vagare lo sguardo per la stanza per qualche secondo, prima di fissarlo sul volto di Eudial.
- Lasciami andare... - Disse a fatica con tono angosciato. - Perchè non mi hai lasciato morire? -
La ragazza lo schiaffeggiò.
- Non osare tentare di fare ancora del male a Giles, mostro! -
- Dovevo morire. - Ripetè l'inglese come se non avesse sentito né lo schiaffo né le parole di Eudial. - Tera... Ho ucciso Tera... Se resto in vita morirà altra gente, devi lasciarmi morire, Eu! -
La ragazza spalancò gli occhi.
- Giles? Sei tu? Sei davvero tu Giles? -
L'Osservatore le rivolse uno sguardo pieno di disperazione.
- Ti prego, Eu. Uccidimi, fallo prima che torni a controllare la mia mente... È dentro di me e mi usa per fare del male. Ho ucciso Tera e non ho potuto impedirlo in nessun modo... Ti prego... -
- Non parlare così, Giles. Tera è ancora viva, non l'hai uccisa. Lei è forte, ce la farà, stai calmo. -
Eudial si chinò ad abbracciarlo, ma l'Osservatore tentò debolmente di respingerla.
- Stai lontana da me! Farò del male anche a te. Ora è debole perché il mio corpo è ferito, ma lo sento, è ancora dentro di me e sta riprendendo forza. Eu, approfitta di questo momento per distruggerlo. Se lo blocchi dentro di me e mi uccidi non avrà scampo... -
La ragazza si staccò da lui per non agitarlo ulteriormente e nascose il viso contro il torace del vampiro, singhiozzando.
- Oh, Giles... -
L'Osservatore la guardò per un attimo, sorpreso dalla familiarità di quella scena, poi si rese conto di averla già vista. Quella era la profezia che gli aveva fatto credere che sarebbe morto: Eudial che piangeva abbracciata a Spike e che chiamava il suo nome. Non che ci fosse andato tanto lontano, comunque.
- Devi farlo, lo sai anche tu. - Le disse con un tono più duro. - Se non ci fosse stata una barriera davanti alla finestra, ti avrei risparmiato questo dolore, ma... -
- Ma cosa?! In che modo esattamente trovarti spiaccicato sul prato del giardino mi avrebbe risparmiato un dolore?! Per caso il demone ti ha anche mangiato il cervello?! -
Giles la guardò addolorato.
- Non posso fare ancora del male, non posso. Preferisco morire. -
Eudial alzò la mano come per colpirlo, ma si fermò e gliela appoggiò sul viso in un gesto tenero.
- Non farai male a nessuno, Giles. Non permetterò a quel demone di usarti ancora per i suoi scopi. Guarda, - sollevò la croce d'argento in modo che potesse vederla - questa non gli permetterà di aggredire la gente e la barriera non lo lascerà uscire da questa stanza. Troveremo presto un modo per liberarci di lui senza farti del male, non avere paura, ti salveremo, te lo prometto. -
Lo abbracciò di nuovo e stavolta Giles la lasciò fare, scoppiando a piangere anche lui.
- Xini. - Disse tra i singhiozzi. - Anche lei è posseduta... -
- Sssh, ora non pensarci. - Gli sussurrò Eudial come avrebbe potuto fare con un bambino spaventato. - Fidati di me, Giles, e non perdere la speranza. Devi essere forte e cercare di resistere perché ti prometto che ti tirerò fuori da questa situazione. E salveremo anche Xini. Ma tu non devi cercare mai più di ucciderti o di farti del male. -
- Ma che succederà se dovessi fallire? Se non ci fosse più speranza? -
La ragazza lo baciò sulla guancia con tenerezza.
- Avevo paura che il demone ti avesse rubato l'anima, ma ora so che sei lì. Non fallirò. Ma non devi fare più sciocchezze. Se... - Fece una piccola pausa, come per trovare la forza di proseguire - se fosse necessario, ci penserò io a distruggere il demone. Ma non ce ne sarà bisogno. -
- Lo prometti, Eu? -
- Si. -
L'Osservatore chiuse gli occhi annuendo leggermente.
- Ora cerca di riposare un po'. Sei ferito. -
Giles riaprì gli occhi, guardandola spaventato.
- S-se ora dormo potrei non essere io quello che si sveglierà. - Disse debolmente.
La ragazza gli prese una mano e gliela tenne stretta fra le sue.
- Guardami, Giles. Io sono qui e ci sarò quando il demone sarà sconfitto. Non lascerò che ti succeda nulla di male. Mi hai sempre protetta e sostenuta, ora lascia che sia io a farlo. -
- Ti voglio bene, Eu. - Sussurrò Giles, profondamente commosso.
- Lo so e te ne voglio anche io. - Rispose Eudial baciandolo in fronte. - Ora dormi tranquillo. -
L'Osservatore tornò a chiudere gli occhi e sprofondò in un sonno sfinito.

Spike scostò una ciocca di capelli dal viso di Eudial e le asciugò una lacrima con un dito.
- Era così terrorizzato... Povero Giles... - Sospirò la ragazza continuando a tenere la mano dell'Osservatore tra le sue. Gli aveva immobilizzato e bendato il polso ferito e medicato le altre ferite, ma non se la sentiva di lasciarlo solo anche se ora dormiva profondamente.
Lo squillo del telefono la fece rabbrividire e guardò Spike, spaurita. E se Tera fosse morta? Giles non sarebbe riuscito a perdonarselo.
Il vampiro si alzò e andò in fretta a rispondere.
Tornò dopo pochi minuti e rispose subito alla muta domanda di Eudial.
- Era Anya. Era abbastanza preoccupata, perché quando è tornata in negozio lo ha trovato chiuso e pieno di sangue. -
- Le hai spiegato quello che è successo? -
- Si, ma non pensa di poterci aiutare. Ha sentito parlare di quel tipo di demoni, ma non sa come cacciarli dal corpo che hanno occupato. Non senza danneggiarlo irrimediabilmente almeno. L'unico modo è quello di ingannarli. Ma ormai hanno i ricordi e le conoscenze di Giles e Xini, non cadranno ancora nello stesso tranello. -
- Dobbiamo trovare un modo, Spike! -
- Comunque Anya ha detto che cercherà di informarsi contattando alcune sue vecchie conoscenze. Intanto troverà una scusa con i clienti del negozio. -
- Cosa credi che abbia intenzione di fare Xinuxunil? -
- Non ne ho idea. Forse cercherà di liberare il suo compagno. Metterò un altro incantesimo intorno alla casa per impedirle di entrare. -
Eudial annuì, poi chinò la testa a guardare Valerius che le era saltato in grembo stringendo un foglio di carta in bocca.
La ragazza prese il foglio e lo lesse: era una lista di titoli di libri di magia e in fondo una sola parola seguita da un punto interrogativo.
- Vivrà? - Lesse Eudial in un sussurro e guardò il gatto: anche lui sembrava sentirsi sperduto e spaurito come lei. Il suo pelo era ancora sporco di sangue e arruffato e teneva una zampa sollevata come se gli facesse male appoggiarla.
Incerta se la domanda si riferisse a Tera o a Giles, Eudial rispose a entrambe.
- Giles non è ferito gravemente, starà meglio presto. Il problema è riuscire a liberarlo dal demone, ma ci riusciremo, dobbiamo riuscirci. E questi libri mi saranno molto utili, grazie Val. Quanto a Tera... - Eudial sospirò. - Non lo so. Il medico con cui ho parlato disperava di salvarla, ma lei è la Cacciatrice. Giles dice sempre che le Cacciatrici hanno notevoli capacità di guarigione... Possiamo solo sperare che ce la faccia. -
Prese il tovagliolo bagnato con cui aveva rinfrescato il viso di Giles e lo passò sul pelo di Valerius cercando di pulirlo dalle macchie di sangue. Il gatto la lasciò fare e le affondò il muso tra le pieghe della maglia, inerte come un peluche.