14. Captive

Eudial attraversò la strada, dirigendosi verso il negozio di Giles e si lasciò sfuggire un sospiro di frustrazione. Aveva cercato tracce del demone in tutta la città, ma non aveva trovato nulla, era solo riuscita a sapere che c'era stato un altro omicidio solo poche ore prima. La ragazza temeva che l'Osservatore non avrebbe preso bene quella notizia e si sentiva triste al pensiero di angosciarlo.
Si fermò davanti alla porta del negozio, bloccata da una specie di barriera di potere e guardò all'interno, preoccupata.
Quello che vide la terrorizzò: Giles aveva appena pugnalato Tera e ora era sul punto di spezzarle il collo. Cercò di entrare, ma la barriera la bloccava. Aprì la bocca per gridare, ma in quel momento Valerius saltò all'improvviso verso il viso di Giles affondandogli le unghie nella guancia e soffiando.
L'Osservatore gridò, colto di sorpresa e afferrò il gatto sbattendolo contro il muro, ma la sua distrazione era stata sufficiente a permettere ad Eudial di entrare e, prima che potesse rendersene conto, la ragazza lo colpì al viso con un calcio.

Valerius si rialzò da terra, dolorante e frastornato, ma si rese subito conto che Eudial stava combattendo contro Giles. Il gatto non sapeva cosa fosse successo: si era svegliato quando l'Osservatore aveva colpito Tera per la prima volta, ma era evidente che non era in sè. Inizialmente Valerius era stato troppo terrorizzato per intervenire, ma quando Giles aveva minacciato di uccidere la ragazza, il gatto aveva trovato intollerabile il pensiero che lei morisse e aveva agito d'impulso, attaccando l'Osservatore con un gesto avventato di cui si sorprendeva lui stesso.
Dopo che Eudial lo aveva attaccato, Giles aveva lasciato andare Tera e la ragazza era caduta a terra ed era rimasta immobile con gli occhi pieni di orrore e dolore e le lacrime che le scorrevano sul viso, mescolandosi al sangue. Il gatto si avvicinò a lei, triste e spaventato. Temeva che la ragazza fosse in punto di morte e non poteva fare nulla per aiutarla. Odiò la sua condizione di gatto: se avesse avuto un corpo umano avrebbe potuto difenderla, avrebbe potuto combattere lui stesso contro Giles o perlomeno avrebbe potuto chiamare un'ambulanza. Così invece non poteva fare nulla o quasi.
- Sono qui. - Le sussurrò, iniziando a leccarle via le lacrime. - Non sei sola, ci sono io qui, non avere paura. -
Intanto Eudial e Giles avevano continuato a lottare e la ragazza era riuscita a bloccare l'Osservatore afferrandolo da dietro e torcendogli un braccio dietro la schiena con violenza e lo aveva sbattuto contro il muro del negozio con abbastanza forza da tramortirlo. In fretta, lo aveva immobilizzato legandogli i polsi dietro la schiena e lo aveva chiuso nel magazzino del negozio, dopo averlo colpito di nuovo per accertarsi che restasse privo di sensi per un bel po', poi era tornata di corsa in negozio.
Eudial chiamò un'ambulanza, poi si inchinò accanto a Tera, cercando di bloccare il sangue che le sgorgava dalle ferite.
L'ambulanza arrivò dopo pochi minuti che a lei sembrarono eterni e i medici portarono via Tera in fretta. Eudial inventò una storia abbastanza credibile su un rapinatore mascherato che era fuggito senza che lei potesse fermarlo e finalmente i poliziotti andarono via lasciandola sola con Valerius.
Il gatto aveva un aspetto miserabile e tremava come una foglia. Eudial lo prese in braccio e gli carezzò il pelo sporco di sangue.
- Vorrei poterti capire, così potresti dirmi quello che è successo, anche se temo di immaginarlo. - Disse con un brivido. - Era il demone, vero? Ed è dentro Giles. -
Il gatto annuì ed Eudial sospirò.
- Per fortuna sei riuscito a distrarlo, micio. Se non lo avessi graffiato, Tera sarebbe morta e probabilmente non sarei riuscito a catturarlo. Ora vieni, dobbiamo portarlo a casa prima che si svegli. -
La ragazza si accertò che l'Osservatore fosse ancora svenuto e lo sollevò di peso, trascinandolo fino al furgone mentre il gatto la seguiva da vicino.

Eudial guidò in fretta fino a casa e chiamò Spike perché la aiutasse.
Il vampiro spuntò dalla cucina, e guardò Giles, preoccupato.
- Cosa gli è successo? È ferito? -
La ragazza scosse la testa.
- È il demone. È dentro di lui e ha ferito Tera. Ho dovuto colpirlo per riuscire a catturarlo. Aiutami a portarlo di sopra. -
Spike annuì e sollevò di peso l'Osservatore senza dire nulla. Ci sarebbe stato tempo per fare domande, ma ora la cosa più importante era riuscire a capire come neutralizzare il demone senza uccidere Giles.
Lo gettò sul letto e l'Osservatore rimase immobile, ancora privo di sensi.
Spike guardò Eudial che lo aveva raggiunto e lo guardava dalla soglia.
- Cosa facciamo ora? Lo teniamo legato come un salame finché non riusciamo a scacciare il demone. -
La ragazza riflettè per qualche istante poi scosse la testa.
- Sarebbe troppo complicato e poi guarda quanto è gonfio il suo polso, credo di averglielo spezzato mentre lottavamo... Tenerlo legato potrebbe danneggiarlo e non voglio fare del male a Giles. -
- Ma non possiamo nemmeno lasciare il demone libero di andare a spasso come vuole. -
- Già. Ma potremmo usare un incantesimo per imprigionarlo. In uno dei libri di Giles dovrebbe esserci qualcosa del genere. Potremmo creare una barriera intorno alla sua stanza e sono abbastanza certa di poter costruire qualcosa per impedirgli di usare i poteri. -
- Mettiti subito al lavoro, allora. Io penserò alla barriera. -
La ragazza annuì e fece per uscire dalla stanza, ma Spike la chiamò.
- Eu! - Disse il vampiro guardandola con affetto. - Lo salveremo, vedrai. -
Eudial annuì e sorrise leggermente, poi corse via.

Spike chiuse il libro di magia e controllò che fosse tutto a posto.
- Ecco, ora la barriera è attiva. - Disse alla ragazza che era appena rientrata nella stanza. - Tu a che punto sei? -
- Ho finito anche io. - Rispose Eudial mostrandogli una croce d'argento. - Ho usato incantesimi molto potenti per questa. Quando gliela avrò messa al collo, non potrà toglierla e gli impedirà di usare qualsiasi potere. Inoltre se tenterà di fare del male a qualcuno, la croce gli farà provare un forte dolore. -
- Una versione magica del chip che mi avevano messo, allora... -
- Più o meno. -
Il vampiro guardò meglio il ciondolo.
- Ma quella... -
- Si. - Confermò Eudial. - È la croce che Giles portava quando era posseduto dal potere di Valerius. Era già impregnata della sua essenza e quindi era l'ideale per concentrare e potenziare gli incantesimi che ho usato. C'era già un legame ed è stato più facile anche per me. -
La ragazza si chinò sul letto e fece scivolare la croce intorno al collo dell'Osservatore, poi tagliò i legacci che lo immobilizzavano e gli mise una borsa di ghiaccio sul polso gonfio.
- Vieni Spike, andiamo a telefonare all'ospedale per avere notizie di Tera. Più tardi gli medicherò le ferite. -
Eudial chiuse a chiave la porta e lei e Spike la seguì al piano di sotto.
La ragazza compose il numero e Spike la osservò mentre parlava al telefono. Da quando aveva lottato contro Giles, era successo tutto così in fretta che Eudial non aveva avuto il tempo di fermarsi a pensare, ma Spike sapeva che prima o poi avrebbe dovuto farlo e in quel momento avrebbe sofferto.
Il vampiro vide il momento esatto in cui ciò accadde: Eudial agganciò il telefono e scoppiò in lacrime.
Spike la abbracciò stretta e le asciugò le lacrime in silenzio, attendendo che fosse lei a parlare.
Eudial singhiozzò per un po', poi si calmò leggermente e guardò Spike.
- Hanno detto che potrebbe morire... Le ferite sono molto gravi e i medici non possono fare altro, ora dipende tutto da lei... Spike, non l'ho mai sopportata e non facevamo altro che litigare, ma non voglio che muoia, non così! -
Il vampiro la baciò delicatamente, ma Eudial si sciolse dal suo abbraccio nel vedere Valerius che la fissava. Il gatto aveva sentito le sue parole e sembrava sconvolto. Tristemente, Eudial lo prese fra le braccia e lo strinse a sè, dimenticando che un tempo lo aveva odiato per aver cercato di rubare il corpo di Giles. Ora era solo una creatura triste e spaventata, esattamente come lei e Spike. Gli carezzò il pelo macchiato di sangue e il gatto si appoggiò a lei come in cerca di conforto.
Il vampiro tornò a stringere a sè sia Eudial che il gatto.
In quel momento sentirono il rumore di vetri infranti.