17. Please Don't Leave Me Again

Giles rabbrividì: il calore innaturale di quella notte era svanito insieme ai narcisi e alle lucciole e l'aria pungente dell'inverno lo faceva tremare di freddo. L'unica cosa rimasta a testimoniare che quella notte non era stata un sogno era il dolce tepore del corpo di Xini, ancora addormentata tra le sue braccia. I capelli color oro rosso della ragazza contrastavano con il nero della terra bruciata intorno a loro e ricordarono a Giles il colore della distesa di narcisi.
L'Osservatore baciò delicatamente la ragazza per svegliarla e nonostante la preoccupazione e la sofferenza per Hope, una parte di lui esultava per la presenza di Xini, felice per la completezza che la sua anima provava solo quando era insieme a lei.
- Ripper... - Mormorò dolcemente la ragazza svegliandosi.
- I fiori sono spariti...- Notò, allungando una mano per pulire una traccia di polvere scura sul viso di Giles e lui sospirò.
- Già. Resta solo la morte. -
Xini lo tenne stretto e Giles si appoggiò a lei cercando il coraggio di pensare al futuro. Voleva credere nelle parole che gli aveva detto la sera prima, voleva pensare che esistesse una terza possibilità, voleva aver fiducia nel suo amore per la bambina e sperare di riuscire a salvarla, ma si sentiva stanco, prosciugato e solo l'amore e il sostegno di Xini gli avevano impedito di crollare. Senza di lei sarebbe stato perduto.
- Non parlare così, Ripper. Troveremo un modo. Ora aiutami, dobbiamo contenere il potere di Hope prima di poter tornare. -
Giles annuì e lui e Xini si inginocchiarono l'uno di fronte all'altra tenendosi le mani, con le teste che si sfioravano.
Xinuxunil distese tutto il suo potere, cercando di avvolgere con esso il potere distruttivo, creando una rete di energia per contenerlo e Giles unì il suo potere a quello di lei per rafforzarne le maglie. Il potere dell'Anomalia era molto forte e in continua crescita, ma per il momento Xini era ancora in grado di contenerlo.
Dopo un po' la ex dea si rialzò, certa che la magia avrebbe funzionato per un po', e sfiorò le labbra di Giles con un bacio. L'Osservatore stava tremando: era la prima volta che lui e Xini usavano la magia insieme ed era stata un'esperienza sconvolgente. Il potere di Valerius era una cosa sola divisa tra loro due e in quel momento era tornato a essere unico, annullando ogni separazione tra Giles e Xini, un'unione ancora più profonda del semplice contatto tra le loro menti. E il potere, una volta integro, sembrava essere molto più forte, come lo era stato quando era stato completamente suo, ma perfettamente controllabile dalle loro volontà unite.
Giles seguì Xini al furgone e si mise al volante, dovevano tornare a Tokyo il prima possibile.

Eudial guardò Anya che dormiva tranquillamente sul divano e sospirò.
- Beata lei che è così tranquilla... -
Spike le mordicchiò delicatamente il collo.
- Non dobbiamo preoccuparci, Xinuxunil deve averlo trovato, altrimenti sarebbe tornata. -
- Spero che sia così. Sono ore che è sparita, vorrei sapere dov'è. -
Tera soppesò la spada che aveva in mano, cercando di bilanciarla meglio, poi riprese a pulirla scrupolosamente.
- Sempre che non siano stati fatti a pezzi tutti e tre da quei mostri... - Disse cupamente ed Eudial le lanciò un'occhiataccia.
- Come puoi dire certe cose?! Credevo che ti importasse di Giles! -
- Quello che provo per il mio Osservatore non cambia la realtà dei fatti. Quei demoni stanno cercando lui e e la mocciosa, potrebbero averli trovati. Forse dovremmo andare a cercarli. -
- Se solo Xini ci avesse detto dove era Giles... -
Il suono del campanello sembrò pietrificarli e le due Cacciatrici e Jenny si scambiarono un'occhiata ansiosa, senza però decidersi ad andare ad aprire. Alla fine fu Spike ad alzarsi e ad andare alla porta e sorrise leggermente nel vedere Xinuxunil che teneva in braccio la bambina addormentata e Giles in piedi poco più indietro.
Il vampiro si fece da parte per farli entrare e notò che l'Osservatore aveva un'aria imbarazzata e non osava alzare lo sguardo da terra.
Eudial e Tera lo guardavano quasi incredule, mentre Jenny gli rivolse una lunga occhiata in cui si mescolavano il sollievo di vederlo sano e salvo e una profonda tristezza.
La ragazza si alzò dalla poltrona in cui era seduta e si diresse verso la cucina.
- Avrete fame, vi preparo qualcosa. - Disse cercando di nascondere il turbamento che provava. Passando accanto a Giles si fermò a sfiorargli la mano in una carezza.
- Bentornato, Rupert. - Sussurrò in modo che potesse sentirla solo lui e si allontanò in fretta.
Xini notò l'espressione di Eudial e Tera e il disagio di Giles e guardò Spike negli occhi.
- Hope è stanca, dovremmo metterla a letto. Mi dai una mano, creatura oscura? -
Il vampiro annuì, capendo che le due Cacciatrici e l'Osservatore avevano bisogno di parlare e seguì l'ex dea al piano di sopra.

- Sei tornato. - Disse Eudial sentendosi stupida per quell'ovvietà.
- Si. Sono qui... - Rispose lui in tono soffocato, senza osare guardarla.
Rimasero in silenzio, tutti e due a disagio finché non fu Tera a spezzare il silenzio.
- Idiota! - Disse in tono velenoso, fremendo di rabbia. - Sei solo un cretino, un mentecatto fallito e indegno di rivolgerci la parola! -
Eudial la guardò quasi scandalizzata, ma Giles non disse una parola nemmeno quando Tera gli allungò un calcio sulla caviglia.
- Bugiardo! Tutti si preoccupavano per te e tu ci hai lasciato credere alla storia del suicidio! Sei solo una carogna! E come se non bastasse sei anche scappato come un coniglio senza dire nulla a nessuno, e noi tutti qui ad angosciarci per te come imbecilli! Dicevi di volerci bene, di fidarti di noi, ma non è vero! Non hai fatto altro che mentirci, fregandotene di noi! Dovresti vergognarti a ripresentarti qui come se nulla fosse! Sai una cosa, non me ne frega nulla se ti tagli le vene o se ti butti sotto un ponte! Crepa pure e io verrò a sputare sulla tua tomba! Non voglio più vederti, vai via! - La ragazza continuò a colpirlo mentre gli gridava contro e Giles non faceva nulla per difendersi.
- Tera! Smettila ora! Gli fai male! - Gridò Eudial afferrandole i polsi e tirandola indietro. Si aspettava che la ragazza facesse resistenza, ma Tera sembrò quasi accasciarsi contro di lei.
- Non me ne frega niente se gli faccio male. - Disse debolmente mentre gli occhi le si riempivano di lacrime. - Cavolo di Osservatore... Ti odio. Sei un fallito... -
Giles annuì tristemente senza guardarla.
- Hai ragione. Mi dispiace. -
Giles fece per uscire dalla stanza, si sentiva tremendamente in colpa per lo sguardo ferito delle due ragazze. Tera gli aveva gridato contro di non volerlo più vedere e lui non era certo che sarebbe riuscito a restare ancora in quella stanza senza scoppiare a piangere, peggiorando la situazione.
Si era meritato l'odio di Tera ed Eudial gli aveva a malapena parlato. Si voltò, cercando di resistere al dolore che minacciava di soffocarlo, e si avviò verso la porta, ma Tera lo rincorse e lo bloccò abbracciandolo da dietro.
- Sei un cretino! - Singhiozzò. - Uno stupido fallito che non capisce niente! Dove diavolo credi di andare adesso?! -
Giles si voltò a guardare la ragazza, stupito.
- Tera... -
- Non andartene! Non lasciarmi di nuovo! Non è vero che ti odio, scemo! -
L'Osservatore ricambiò l'abbraccio senza preoccuparsi più di trattenere le lacrime e tese l'altro braccio verso Eudial per stringere a sè anche lei.
- Mi dispiace! Mi dispiace tanto! - Sussurrò Giles alle due ragazze, addolorato per averle fatte soffrire e grato per il loro affetto.
Piansero a lungo, abbracciati in mezzo alla stanza e Giles si rese conto di non aver mai smesso di sentirsi l'Osservatore delle due ragazze. Solo ora, insieme a loro, riusciva a credere davvero alle parole di Xini, solo ora iniziava a sperare di poter davvero salvare Hope. Aveva tentato di risolvere da solo un problema troppo grande, ma ora si rendeva conto che la sua forza era lì, insieme alle persone che amava e che avrebbe dovuto essere sincero con loro sin dall'inizio.
- Vi prego, aiutatemi. - Singhiozzò. - Aiutatemi a salvarla! -