11. The Weight of Guilt

Eudial prese la lattina dal distributore automatico e la porse a Hope dopo averla aperta. Sedette accanto a lei, sentendosi un po' debole: avrebbe dovuto mangiare qualcosa, ma non ne aveva voglia e poi non se la sentiva di allontanarsi da Giles troppo a lungo, anche se con lui c'era Tera.
La reazione della ragazza l'aveva sorpresa enormemente: anche se negli ultimi tempi Tera sembrava essersi ammorbidita nei confronti dell'Osservatore, nulla le avrebbe fatto sospettare che lei tenesse tanto a Giles da scoppiare a piangere davanti a lei.
Ma in fondo quella era una caratteristica dell'Osservatore, era facile volergli bene. E forse Tera non era poi tanto diversa da come era lei prima di incontrare Giles.
Eudial si alzò in piedi di scatto nello scorgere Spike che stava arrivando seguito da Xini e da Jenny e corse ad abbracciarlo.
Il vampiro la tenne stretta a sè, poi la guardò preoccupato.
- Come sta? -
Eudial sospirò.
- Ora sta dormendo. Ha la febbre alta ed è molto debole, ma si riprenderà. Solo che ho paura per come si sentirà quando si sveglierà. Temo che il suo animo possa essere spezzato... Che sia morto dentro... -
Xini scosse la testa, pallidissima.
- No, Ripper non può desiderare di morire, lo so. -
Eudial la guardò, furiosa.
- Lo sai? Questo era prima o dopo che gli entrassi a forza nella mente?! Prima o dopo che gli spezzassi il cuore trattandolo come se la tua carriera fosse più importante di lui?! -
Xinuxunil fece un passo indietro, quasi spaventata.
- Ma non è vero! La mia carriera non conta nulla rispetto a Ripper... -
- Ah si? E lui lo sapeva?! Quando glielo hai mai detto?! -
- Lo sapeva, non poteva non saperlo... -
- Si, certo, lo sapeva talmente tanto da non riuscire a dormire dopo che tu te ne sei andata. E non fare quella faccia, tu non c'eri, non sei stata tu a tenergli compagnia e a consolarlo quando pensava che tu non gli volessi più bene! -
- Davvero ha creduto questo? -
Eudial aprì la bocca per risponderle, ma Spike la interruppe.
- Non litigate, ora. Non credo che Rupert ne sarebbe contento. -
- Possiamo vederlo? - Chiese Jenny quasi timidamente.
Eudial si asciugò le lacrime.
- Non svegliatelo e non fate nulla che possa agitarlo. Ha bisogno di riposo e di tranquillità. E tu, Xini, tieniti lontana dalla sua mente, hai già fatto troppi danni. -
La ex-dea annuì meccanicamente, troppo sconvolta per replicare.
Il pensiero che Ripper avesse tentato di uccidersi le sembrava assurdo e la riempiva di terrore pensare che forse lo aveva fatto per causa sua e lei non se ne era nemmeno accorta.
Quando aveva ottenuto i poteri di Valerius, lei era stata di nuovo in grado di unire la sua mente a quella di Giles, ma forse era diverso rispetto a quando era una dea, forse quei poteri oscuri erano dannosi e lei lo aveva davvero ferito ogni volta che le loro menti si erano unite.
Represse un singhiozzo nel vederlo tanto fragile e sofferente e non osò fare nulla per cercare di parlargli anche se avrebbe solo voluto dirgli quanto lo amasse.
Uscì in fretta dalla stanza e anche Jenny la seguì poco dopo. Anche l'altra donna era preoccupata e si sentiva in colpa per quello che era successo e, dopo quello che aveva detto Eudial, entrambe avevano paura di farlo sentire troppo sotto pressione.
- Forse dovremmo stare lontane da lui finché non starà bene. - Disse Jenny in un sussurro e Xinuxunil annuì tristemente.

Giles si svegliò sentendosi molto meglio dei giorni precedenti: la febbre doveva essere finalmente calata e non aveva più la mente annebbiata dal torpore che non gli aveva permesso di ragionare coerentemente fino ad allora. Si guardò intorno: era notte, ma la luce del corridoio filtrava attraverso la porta aperta e lui poteva distinguere la figura di Eudial che dormiva profondamente sulla poltrona accanto al letto.
Giles sorrise dolcemente alla ragazza addormentata: i giorni appena passati erano solo un ricordo confuso, ma era consapevole che lei e Tera non si erano mai allontanate dal suo fianco ed era commosso da tanto affetto.
Eudial si mosse nel sonno e aprì gli occhi, svegliandosi del tutto nell'accorgersi che Giles la stava guardando e si alzò in fretta per avvicinarsi a lui.
- Ti senti meglio, Giles? - Gli chiese sfiorandogli la fronte con la mano.
L'Osservatore annuì ed Eudial scoppiò in lacrime per il sollievo di vederlo lucido.
- Per fortuna. Non farlo mai più, ti prego! -
- Non piangere, Eu... Va tutto bene. -
- Non va tutto bene, invece! - Singhiozzò la ragazza. - Potevi morire, scemo di un Osservatore! Se stavi tanto male perché non ce lo hai detto invece di tentare il suicidio?! Ha ragione Tera, sei un cretino! -
Giles la guardò incredulo. Suicidio? Eudial credeva che avesse cercato di uccidersi? Aprì la bocca per dirle della prova che aveva affrontato, ma si bloccò di colpo pensando a Hope. Ora che sapeva la vera natura della bambina, non poteva dirlo a nessuno: se le cose fossero peggiorate, lui non avrebbe permesso che nessuno facesse del male a Hope. Tera ed Eudial erano Cacciatrici, uccidere l'Anomalia sarebbe stato loro dovere se era in ballo la salvezza del mondo e lui non voleva costringerle a trovarsi davanti a una scelta del genere e soprattutto non poteva mettere in pericolo la vita di Hope. Lui avrebbe trovato un modo per sistemare le cose, per evitare che il potere dell'Anomalia si scatenasse, senza rivelare il segreto di Hope. Il destino della bambina era e doveva restare solo nelle sue mani.
Però adesso come avrebbe potuto dire a Eudial che non aveva tentato il suicidio senza tradire il suo segreto?
Non poteva, si disse con un sospiro. Un giorno, quando Hope fosse stata al sicuro, le avrebbe raccontato tutta la verità, ma per il momento non poteva.
- Eu... Ti prego, non piangere, non volevo farti soffrire... Scusami, mi dispiace... -
La ragazza lo abbracciò cercando di smettere di piangere, ma senza riuscirci.
- Come puoi pensare che non soffrirei se tu dovessi morire? Ti voglio bene Giles, come farei senza di te? Non fare mai più una cosa del genere, ti prego! Se stai male, se non ce la fai, ti aiuteremo noi, non sarai mai solo, te lo prometto! Ma ti prego, tu non pensare di abbandonarci! -
Giles la tenne stretta, sentendosi in colpa per non poterla rassicurare e scoppiò a piangere anche lui, colpito dal dolore della ragazza.
- Perdonami, Eu. Te lo giuro, non succederà mai più. Ti prego, perdonami... -
Eudial si sollevò di scatto, preoccupata nel sentirlo piangere e si asciugò gli occhi in fretta.
- No, no, Giles, non devi scusarti, non è colpa tua. Sono una sciocca, non avrei dovuto piangere e farti agitare. Va tutto bene, ora calmati, andrà tutto a posto, vedrai. Aspetta un attimo, vado a chiamare Tera, sarà contenta di vedere che sei sveglio. -
La ragazza uscì in fretta dalla stanza e Giles si asciugò il viso con un sospiro. Non voleva che Eudial si preoccupasse tanto per lui, ma quello era il prezzo da pagare per mantenere il segreto di Hope.
Purtroppo non poteva farci nulla, ma sperava che non appena fosse stato meglio, anche Eudial sarebbe stata più tranquilla e si sarebbe convinta che non aveva nessuna intenzione di buttarsi giù dal primo ponte.
Beh, Tera invece lo avrebbe riempito sicuramente di insulti, si disse con un sorriso divertito. Gli avrebbe detto che era un cretino, un fallito e chissà che altro, ma almeno non avrebbe dovuto sentirsi in colpa per averla fatta piangere.
La ragazza entrò nella stanza quasi timidamente e lo guardò seria senza parlare.
- Ciao Tera. - Le disse Giles, un po' stupito nel vederla tanto tranquilla.
Tera si avvicinò e sedette sul bordo del letto continuando a fissarlo, poi d'impulso lo abbracciò senza dire una parola.
Giles rimase per un attimo senza fiato per la stretta di Tera, poi, allibito, si rese conto che anche lei stava piangendo in silenzio.