21. Do You Know DNA?

- Allora ti va bene, Tera? Lo faremo questa notte, mentre Eudial e Spike andranno a caccia di vampiri. -
- E la mocciosa? -
- Hope si addormenta presto e Valerius la controllerà di tanto in tanto. Piuttosto ne sei sicura? Vuoi davvero che lo faccia io? Eudial e Xini hanno poteri molto più forti dei miei e sono più esperte di me. -
- Senti, fallito, se qualcuno deve proprio andare a spasso nella mia testa, non voglio che sia una di quelle due befane. Quindi resti tu. Tra tutti e tre sei il meno peggio. -
- OK, farò finta di considerarlo un complimento. Allora è deciso per stanotte. Userò lo stesso rituale che ho usato per entrare nella mente di Eudial, cerca di riposarti il più possibile, non sarà facile ora che non ho tutto il potere di Valerius e dovrai cercare di facilitarmi. -
- Va bene. Dove vai ora? -
Giles sorrise nervosamente.
- Voglio fare una passeggiata con Eudial e Hope. Ultimamente non abbiamo passato tanto tempo insieme... Oggi vorrei stare con loro. -
Tera non rispose e rimase in silenzio per qualche minuto finché non sentì la porta di casa che si chiudeva alle spalle di Giles.
- L'incantesimo che faremo è molto pericoloso vero? -
- La magia nera non è mai sicura, bella. - Rispose Valerius, cautamente. - Perchè lo chiedi? Hai fifa? -
- Non io. Il fallito ha paura. È terrorizzato, non te ne sei accorto? -
- Dici? -
- È lampante. Oggi vuole stare con la cretina rossa e con la mocciosa perché teme di non poterlo più fare. È pericoloso anche per lui, giusto? -
- Forse più per lui che per te, a dire il vero. Se si perde all'interno della tua mente senza riuscire a tornare indietro, morirà. Tu non hai molto da perdere: senza l'aiuto di Giles continuerai a vedere i fantasmi e sarà sempre peggio finché non impazzirai sul serio. -
- Meglio la morte. -
- Aspetta a dirlo, piccola. Io non mi sono divertito molto da morto. -
- Tu ti sei cercato la tua solitudine. -
- Tu no? Sei più simile a me di quanto credi, Tera. -
- Non dire assurdità, sacco di pulci. Sei talmente patetico che non hai nemmeno fantasmi che vengono a tormentarti. -
- E la tua vita pullula di amici, invece. -
- Almeno io posso parlare con la gente. -
- Non che la gente sia molto interessata a quello che dici, anzi credo che la maggior parte delle persone preferirebbe che restassi in silenzio, me compreso. -
- Tu chiacchieri più di me. Oh, spero che anche questo effetto collaterale della magia svanisca! -
- Sai una cosa? Preferisco parlare con Giles! Almeno lui si preoccupa per me. -
- Se proprio vuoi saperlo si preoccupa anche per me! -
- Allora è davvero scemo, non capisco come faccia. -
- Che sia scemo non c'è dubbio. Io non gli ho mai chiesto nulla, eppure rischia la vita per aiutarmi... È un cretino. -
- Beh, tu gli hai salvato la vita. -
- Credo che lo avrebbe fatto lo stesso. Non lo capisco. Del resto hai visto come si comporta con la mocciosa? -
- Beh, è sua figlia no? -
Tera guardò il gatto con aria di sufficienza.
- Per avere cinquecento anni sei un ingenuo. Credi che quella sia davvero sua figlia? Ce lo vedi un tipo come lui a mantere un segreto del genere per tutto questo tempo? E che motivo avrebbe avuto di nascondercelo? E poi Jenny Calendar è morta più di due anni fa, perché ha preso la bambina con sè solo ora? Basterebbe solo quello a farmene dubitare, ma guarda qui, micio, questa è la prova. -
Tera mostrò due bustine trasparenti al gatto.
- Mi sembrano capelli. Che senso ha? -
- Mai sentito parlare di DNA? -
- No. -
Tera alzò gli occhi al cielo.
- Oh, ma da dove vieni? Ormai lo sanno tutti cos'è il DNA. -
- Sono stato morto per cinquecento anni, tesoro, non ho avuto tanto tempo per aggiornarmi, scusa tanto. -
- Il tempo per guardare le soap opera ce l'hai però. -
Valerius la guardò, offeso.
- Quelle le guardo per studiare il comportamento sociale degli esseri umani moderni. -
- Andiamo bene... -
- In ogni caso cosa c'entrano quei capelli? -
- Ok, la metto semplice per venire incontro al tuo cervellino di gatto... Uno è di Hope, l'altro è di Giles. Li ho esaminati e se quei due fossero anche minimamente imparentati avrebbero delle caratteristiche simili, mentre invece non ne hanno. Hope non è figlia di Giles. -
- Perchè ci ha mentito allora? -
- Avrà i suoi motivi. Tienitelo per te, ok? -
- Come se potessi dirlo a qualcuno. -

Eudial alzò una mano per rispondere al saluto di Hope che si dondolava sul cavallino della giostra, poi guardò Giles.
- È passato tanto tempo da quando siamo venuti qui l'ultima volta, ti ricordi? Non conoscevo ancora Spike allora. -
-È vero... E per me Xini era solo un'antica leggenda letta su un libro. -
- Avevo solo te, Giles. Eri l'unica persona che mi voleva bene, eravamo solo noi due. Ci siamo divertiti, vero? -
Giles sorrise.
- Già. Quel giorno hai vinto decine di peluche. Me lo ricordo perché li ho dovuti portare tutti io. -
- Oggi potrei vincerne qualcuno per Hope, che ne dici? -
- Eu, ti dispiace che ci sia anche lei? Forse... forse avrei dovuto lasciarla con Tera e Valerius oggi... -
- Povera Hope, passare un pomeriggio con la psicopatica e il gattaccio? Non lo augurerei a nessuno! Perchè avresti dovuto lasciarla a casa? -
- Non voglio che tu ti senta messa da parte. Non voglio che tu pensi che ora che c'è Hope io ti voglia meno bene... -
Eudial lo baciò sulla guancia e scoppiò a ridere.
- Che sciocco, Giles, non devi preoccuparti per questo. Sono contenta che ci sia Hope, le voglio bene. Anche se non fosse così dolce le vorrei bene anche solo per lo sguardo che hai quando la guardi. Da quando ci conosciamo ci sono successe tante cose brutte che sarei davvero sciocca a non essere felice quando ne arriva una meravigliosa come Hope. Ok, lo so, non è quello che ho fatto con Xini e con Buffy, ma non ho mai negato di essere sciocca ogni tanto, no?-
- Grazie, Eu. - Sorrise Giles avvicinandosi alla giostra che si era appena fermata e prendendo in braccio la bambina. - Vieni, stellina, Eudial ha appena detto che vuole vincere una bambola per te, che dici, sarà abbastanza brava? -
La ragazza si finse offesa. - Te lo dimostro subito! Piuttosto non sarai troppo vecchio per portare tutti i pupazzi che vincerò? -
Hope guardò Giles, seria.
- Ti aiuto io, papà -
Lui ed Eudial si guardarono e scoppiarono a ridere.
Giles baciò i capelli castani della bambina.
- Porterò tutti i pupazzi che Eu riuscirà a vincere, non ti preoccupare Hope. Per la mia stellina farei questo e altro. -
- Allora andiamo! - Disse Eudial trascinandolo verso lo stand del tiro a segno.