7. From Dust

Giles tracciò l'ultimo segno intorno al golem e lo guardò con un brivido. Ora tutto era pronto per cominciare, nel giro di poche ore si sarebbe decisa la sua sorte e quella delle persone che amava. L'Osservatore aveva paura, il piano su cui si basavano tutte le loro speranze era terribilmente fragile e le probabilità che riuscisse alla perfezione erano limitate.
Il ritorno di Tera lo riportò alla realtà.
- Allora hai sigillato la stanza? -
La ragazza annuì.
- Non ci sono altri vampiri in giro, quelli che ci hanno attaccato probabilmente vivevano qui. In ogni caso ho sbarrato porte e finestre, nessuno potrà disturbarci. -
Giles guardò in direzione della coda che spuntava sotto un mobile e represse un sorriso.
- Hai sentito, Valerius? Niente vampiri, ora puoi uscire. -
Il gatto spuntò da sotto al mobile e si avvicinò cautamente al cerchio magico, sedendosi dignitosamente con la coda avvolta intorno al corpo.
Giles e Tera lo imitarono, disponendosi intorno al golem.
- Sei pronta? -
Tera lo guardò con aria quasi spaventata.
- Se proprio dobbiamo, vai avanti. - Disse nervosamente. - Ma se provi a leggermi nella mente sei morto, chiaro? -
Allora era di questo che aveva paura, si chiese Giles, per questo non aveva mai approvato i suoi metodi?
Le sorrise leggermente.
- Non vedo perché dovrebbe interessarmi entrare nei tuoi pensieri. Mi bastano quelli che esprimi, te lo assicuro. -
- Poche chiacchiere e procedi, fallito. E stavolta cerca di non fare casino. -
Giles annuì e chiuse gli occhi iniziando a recitare l'incantesimo di trasporto: per prima cosa avrebbero mandato il golem vicino al punto in cui si trovava Spike, poi sarebbe iniziata la parte complessa dell'incantesimo. Giles sarebbe entrato in contatto mentale col golem, usando la sua anima per farlo apparire vivo, mentre Tera avrebbe avuto la doppia funzione di fonte di energia e di ancora.
Riaprirono gli occhi: il golem era svanito.
Giles lasciò che Tera gli segnasse il viso con un liquido composto in parte da sangue in cui aveva mescolato le ceneri di una ciocca dei capelli del golem e diverse erbe magiche e le tracciò dei simboli sulla fronte a sua volta, poi con lo stesso liquido disegnò alcune strisce sul pelo di Valerius. Sedette alle spalle degli altri due e posò una mano sulle loro schiene, concentrandosi sull'incantesimo.

Eudial sospirò tristemente.
- Povero Giles... - Disse. - Era così sconvolto... Avrei dovuto fermarlo, ma non mi aspettavo che avrebbe usato i poteri... Devono essere stati quelli a farlo impazzire. -
Xinuxunil la guardò irritata.
- Non è possibile, non gliene ho lasciati abbastanza perché potessero prendere il sopravvento sulla sua mente. -
- Tanto per cominciare, perché gliene hai lasciati? Non ti è bastato vedere come lo avevano ridotto l'ultima volta?! -
- Non potevo strapparglieli del tutto senza ucciderlo! E poi non si sarebbe nemmeno reso conto di averne ancora se qualcuna non avesse avuto la bella idea di dirglielo! -
Buffy guardò le due ragazze, a disagio: da quando Giles era stato accusato di omicidio, tra Eudial e Xinuxunil si era creata una tensione sempre più forte. Di solito era Spike a separarle prima che fosse troppo tardi, ma in quel momento il vampiro non c'era, quindi toccava a lei, si disse con un sospiro.
- Ragazze, forse sarebbe meglio pensare a Giles ora. Se è in città dobbiamo trovarlo prima che lo faccia la polizia. -
- E poi cosa facciamo? Lo facciamo chiudere in manicomio oppure lo consegnamo agli Osservatori perché ci pensino loro? -
- No! Se Ripper ha ucciso Diam Kain, sono certa che non è colpa sua. Non lo ha fatto intenzionalmente, ne sono certa. -
Buffy la guardò, scettica.
- Gli è scivolato il pugnale addosso all'uomo che aveva minacciato di uccidere? Guarda, sono certa che non era in sè quando lo ha ucciso e che bisogna aiutarlo, ma non possiamo lasciarlo andare in giro liberamente. Attualmente è un pericolo per se stesso e per gli altri. Se la polizia lo trova, potrebbero sparargli addosso. -
- Ok allora prima troviamolo e poi penseremo a cosa fare. Io vado ad avvisare Spike così ci aiuterà anche lui a cercarlo. -
Buffy annuì. - Noi andremo a casa di Giles a prendere il fucile caricato ad anestetico e ti raggiungeremo da Spike. -

Giles recitò le sillabe sulla formula magica, concentrandosi sull'incantesimo. L'energia di Tera sembrava attraversarlo come una scossa e poteva percepire l'esperienza di Valerius che lo guidava. Dal gatto gli giungevano sensazioni di eccitazione e di rimpianto, mentre Tera era pura energia, ma al di là della sua forza, Giles intuiva un nucleo oscuro di dolore e paura. Memore della promessa che le aveva fatto, si lasciò scivolare alle spalle quelle sensazioni concentrandosi sul golem. Improvvisamente ebbe la sensazione di essere strattonato in avanti e aprì gli occhi, temendo un altro attacco dei vampiri. Quello che vide lo terrorizzò molto di più di qualunque vampiro: stava guardando il suo stesso corpo dall'esterno! Tentando di restare calmo, richiuse gli occhi e cercò di sentire la presenza del golem. Poco dopo li riaprì, sorpreso di essere di nuovo dentro un corpo solido.
Non il suo, concluse dopo un rapido esame, era riuscito a entrare in contatto con il golem.
Mosse un passo esitante e si guardò intorno in cerca di Spike, il vampiro doveva essere nei dintorni.

Il demone gettò da parte il corpo di una vittima, ancora caldo, e si leccò le labbra, soddisfatto. Vivere nel corpo di un vampiro poteva dare molte soddisfazioni, decisamente. Peccato dover essere costretto a nascondere le vittime a quelle due stupide ragazze. Ma presto, molto presto avrebbe goduto nel vedere le loro lacrime. Mancava solo la presenza dell'umano, di Rupert Giles, e poi avrebbe portato a termine il suo piano: voleva vedere la sua faccia quando avrebbe sedotto Xinuxunil davanti al suo naso e poi una volta ottenuti i suoi poteri, avrebbe ucciso lei ed Eudial. La morte per Rupert Giles sarebbe giunta solo molto più tardi, dopo innumerevoli torture.
Il demone si allontanò dal cadavere, girandosi lentamente nel sentire una presenza alle sue spalle.
- Rupert Giles... - Disse con un sorriso mellifluo. - Ti stavo aspettando. -
- So chi sei. - Giles fece un passo verso di lui estraendo una balestra dal cappotto.
L'altro allargò le braccia in un gesto di benvenuto.
- Prego, distruggi pure il corpo del vampiro, tanto ormai l'ho sfruttato a mio piacimento. A proposito, lo sapevi che è divertente andare a letto con una Cacciatrice? Non ci hai mai provato in tutti questi anni che sei un Osservatore? Dovresti. Anzi, sai che ti dico? Probabilmente il prossimo corpo che prenderò sarà il suo. Ucciderai anche lei? -
Giles fremette di rabbia nel sentire quelle parole, ma si costrinse a restare calmo e a seguire il piano. Lasciò partire un dardo che si conficcò nella spalla di Spike.
Il demone rise.
- Sbagliato mira, Osservatore? Che c'è, la rabbia ti fa tremare le mani? -
Giles alzò una mano e la mosse in aria.
- Non intendo ucciderti subito. Prima devi soffrire. -
- E come pensi di farlo? Quando Spike sarà morto, quando avrai causato la morte di un altro innocente con le tue mani, prenderò un altro corpo. Non puoi uccidermi. Non puoi ferirmi. Non puoi fare niente. -
- Posso se ti blocco in quel corpo. -
- Non puoi. -
- Scommettiamo? -
Giles iniziò a recitare una formula magica, ma il demone lo interruppe.
- Non uccideresti un innocente. -
- Sono pronto a farlo, se la posta in gioco è la salvezza di Eudial e Xini e di centinaia di altri innocenti. Sacrificherei la mia vita per questo, posso sacrificare anche quella di Spike. -
- Eudial ti odierà. -
- Non mi importa. Mi hai costretto a risvegliare il potere oscuro per affrontarti, Eu probabilmente già mi odia. Ma meglio che mi detesti che saperla morta! Ah ti avviso, inutile che cerchi di scappare, posso colpirti anche se sei incorporeo. -
Il demone guardò Giles che stava per pronunciare l'incantesimo che lo avrebbe intrappolato nel corpo di Spike e fu preso dal panico: quel mortale poteva davvero ucciderlo? Sorrise malignamente, colto da un'idea improvvisa.
- Non puoi usare incantesimi se prendo il tuo corpo! - Gridò uscendo dal corpo del vampiro e avventandosi su di lui.