6. Silver Cross

Giles guardò la ragazza dai capelli rossi che camminava lungo una fila di lapidi ed attese nell'ombra che si avvicinasse.
Tera, Valerius e il golem erano nascosti in una casa abbandonata poco distante, ma lui doveva cercare di contattare Eudial.
Xinuxunil era troppo protetta per potersi avvicinare a lei: i produttori televisivi le avevano assegnato delle guardie del corpo e inoltre Spike... il demone, si corresse Giles, era spesso accanto a lei.
L'Osservatore si costrinse a non pensarci, doveva restare calmo, era l'unico modo per avere una possibilità di sconfiggerlo.
Eudial invece, era da sola.
Gli passò accanto senza notarlo e Giles la chiamò facendo un passo per uscire dall'ombra della cripta.
Eudial si girò di scatto.
- Giles! Sei davvero tu?! -
- Eu... È bello rivederti. -
- Stai bene? - Gli chiese la ragazza, ma Giles le lesse negli occhi la domanda che non osava fare.
- Non sono stato io, Eu. È un demone, e ora è dentro Spike! -
Eudial lo fissò, preoccupata.
- Cosa dici, Giles? Se Spike fosse posseduto me ne sarei accorta. -
- No, Eu, devi credermi, è un demone! È molto furbo, ma so che è lì! Ne sono assolutamente certo! È lui che ha ucciso Kain! E ora è nel corpo di Spike. -
- Se Spike fosse posseduto da un demone tenterebbe di farci del male, invece ci ha sempre sostenute da quando Diam Kain è morto. E poi lo avrei capito. -
- L'ha chiamata Seihoshi! L'ho sentito in tv! Voleva farmi sapere che era lì in agguato. Come fai a non vederlo, accidenti! È tutto così chiaro! Dobbiamo ucciderlo! -
Eudial gli rivolse uno sguardo triste e fece un passo verso di lui.
- Calmati Giles, ora andrà tutto bene, vedrai. Sei solo confuso ora, ma sistemeremo tutto. Vieni con me, nessuno ti farà del male. -
L'Osservatore la guardò, incredulo, poi si sentì avvampare di rabbia e inconsciamente la respinse indietro con i poteri.
- Non sono pazzo, accidenti! Smettila di guardarmi così! -
Eudial arretrò, quasi spaventata.
- I poteri... Hai ricominciato a usarli! -
- No, Eu! Scusami, non volevo! - Giles fece per avvicinarsi, ma Eudial si ritrasse e l'Osservatore guardò con un sospiro una luce blu lampeggiante in lontananza. - Non mi credi, vero? -
Arretrò nell'ombra e usò un incantesimo di teletrasporto prima che la macchina della polizia si avvicinasse tanto da rappresentare un pericolo

- Sei un idiota, lo sai vero? -
- Grazie per avermelo ricordato, Tera. - Disse Giles, in tono cupo.
- Come puoi pretendere di presentarti lì come se niente fosse dopo che ti hanno visto col coltello piantato nel cadavere di Kain, dirle che il suo ragazzo è posseduto da un demone, colpirla con i poteri e poi sperare anche che ti creda al primo colpo? Non hai visto come ti descrivono gli psicologi criminali? - Tera aprì un quotidiano e lesse qualche riga. - "Uno squilibrato con crisi ossessive di paranoia che lo hanno spinto all'omicidio. Molto probabilmente non ricorda nulla dell'atto criminale ed è convinto che la colpa sia di qualcun altro che trama alle sue spalle per incastrarlo. I soggetti che soffrono di crisi del genere spesso tendono ad accusare persone vicine ai loro familiari..." Che dire? Complimenti, sei riuscito a rendere un'immagine perfetta del maniaco omicida paranoico. -
- Ero certo che Eudial mi avrebbe ascoltato... - Disse desolatamente.
Tera sbuffò spazientita e gli colpì il braccio con un pugno.
- Ehi! -
- Smettila di piagnucolare, cretino! I tuoi problemi con l'altra idiota li risolverai dopo, ora pensiamo al demone, che ne dici? -
- Ma senza Eudial... Forse potrei provare a parlare con Buffy... -
- E cosa ti fa pensare che la sua reazione possa essere diversa? -
- Allora cosa proponi? Non credo di avere abbastanza potere per fare in modo che il golem possa affrontare Spike da solo! -
- Se ti serve solo energia, puoi sfruttare la mia. -
Giles la guardò, stupito.
- Credevo che non volessi essere coinvolta in cose tipo incantesimi e magia... -
- Non voglio infatti, ma se non c'è alternativa... Ora smettila di parlare e datti da fare, prima che cambi idea! -
Giles annuì ed iniziò a tracciare un cerchio magico intorno al golem. Aveva quasi finito il disegno, quando fu interrotto dall'arrivo di Valerius.
Il gatto era molto agitato.
- Cosa succede?! -
- Vampiri! Stanno arrivando! - Ansimò Valerius. - Hanno sentito la vostra presenza. -
Giles si voltò verso Tera per avvertirla, ma tre vampiri si stavano già avventando sulla ragazza, mentre altri due venivano verso di lui.
L'Osservatore corse verso la sacca delle armi, riuscendo ad afferrare una spada un attimo prima di essere raggiunto dai vampiri. Si girò di scatto, decapitandone uno, ma l'altro bloccò la lama tra le mani, strappandogliela. Giles evitò un fendente e si chinò a prendere un'altra spada. Mentre lottava col vampiro, si accorse che Tera era in difficoltà: aveva ucciso uno dei vampiri, ma un altro l'aveva gettata a terra e l'ultimo era scattato in avanti per morderla.
L'Osservatore raddoppiò gli sforzi per liberarsi in fretta del suo avversario ed andarla ad aiutare; si gettò in avanti con tutto il suo peso per bucare la difesa del vampiro e gli trafisse il cuore.
La cenere ancora non si era posata a terra, che Giles aveva già raggiunto il vampiro chino su Tera e gli aveva staccato la testa con un colpo fulmineo, preparandosi ad affrontare l'ultimo.
Il vampiro vide i compagni polverizzati e tentò di fuggire, ma Giles gli lanciò una bottiglietta di Acqua Santa, facendolo esplodere in una fiammata.
L'Osservatore tornò di corsa verso Tera che era rimasta a terra immobile, terrorizzato al pensiero che i vampiri potessero averla uccisa.

Giles si inginocchiò accanto alla ragazza e sospirò di sollievo nel vedere che aveva aperto gli occhi.
- Tera! - Gridò, abbracciandola d'impulso. - Stai bene? Credevo che ti avesse morsa! -
La ragazza si divincolò, spingendolo indietro.
- Ehi, tieni le mani a posto, fallito! Certo che sto bene! -
Giles la lasciò andare.
- Scusami, è che ho visto quel vampiro avventarsi alla tua gola... credevo... -
Si interruppe vedendo quello che aveva impedito ai vampiri di ferirla: durante il combattimento il maglione della ragazza si era spostato, rivelando il ciondolo che Tera portava al collo, la croce d'argento che Giles le aveva regalato qualche tempo prima.
La ragazza seguì lo sguardo dell'Osservatore e arrossì, affrettandosi a far scivolare di nuovo la croce sotto al maglione, ma Giles non disse nulla e lei gliene fu grata.
Si rialzò da terra, spolverandosi gli abiti dalla cenere e si rivolse a Giles.
- Ne hai uccisi quattro da solo... Non male per un vecchio rimbambito come te. -
L'Osservatore le sorrise, divertito.
- E con un braccio fuori uso, inoltre... -
- Ok, ora se hai finito con l'autocompiacimento, possiamo andare avanti? -
Giles annuì e finì di tracciare il cerchio magico.