5. Don't Know Why

Tera aggiunse un pezzo di legna al fuoco e guardò Giles: l'Osservatore si era calmato, ma sembrava ancora molto triste per quello che aveva visto nel passato di Valerius. Tutta quella storia le sembrava assurda, ma in fondo, da quando era diventata una Cacciatrice, aveva visto cose ben più incredibili.
- Ehi, fallito... - Lo chiamò e Giles alzò il viso a guardarla. - Odio interrompere il tuo ennesimo viaggio lungo la strada della malattia mentale, ma ho sentito bene quando hai detto che il gattaccio aveva creato un golem? -
- Si, l'ho visto coi miei occhi. -
- E potrebbe rifarlo? -
Giles guardò Valerius interrogativamente.
- Io non ho più poteri, Rupert Giles, ma ora sei tu a poterlo fare. Il mio potere è dentro di te e sono certo che anche il ricordo dell'incantesimo è impresso nella tua memoria. -
- Si, hai ragione, posso farlo io. Ma perché ti interessa, Tera? -
- Ma sei idiota? Sveglia! Prova a mettere in moto il cervello! Se riesci a creare un golem identico a te, chi potrà dimostrare che non sia stato lui a uccidere Kain? Nessuno crederebbe alla storia del demone, ma un sosia è già più plausibile. -
- Ma l'anima? Non possiamo creare un'anima. E senza di essa non sarà altro che un fantoccio... -
- Non puoi controllarlo in qualche modo? -
Giles riflettè per qualche secondo.
- Si, probabilmente posso farlo muovere e parlare usando il controllo mentale, ma non so per quanto tempo posso riuscirci. E poi se la polizia lo catturasse, potrebbero capire che non si tratta di una persona vera... -
- E non so quanto saresti convincente nel farlo comportare da assassino. C'è il rischio che arrestino te e si scusino dell'inconveniente col golem... -
Giles la guardò, offeso.
- Ehi, sarei un assassino perfetto! -
- Bravo, vantatene pure. -
Valerius sbadigliò.
- Se vi serve un'anima, catturatene una, no? Con tutti i morti che ci sono, Sunnydale sarà piena di spettri e anime vaganti... -
Giles lo fissò, folgorato da un'idea improvvisa.
- Ma certo! Il demone! Basterà spingerlo ad entrare nel golem e intrappolarlo lì dentro! -
- Si può fare? - Chiese Tera.
- Si, sono abbastanza sicuro di si. -
- Allora mettiamoci al lavoro! -

Eudial si asciugò gli occhi e si sciacquò il viso guardandosi poi allo specchio per vedere se fossero rimaste tracce delle lacrime. Non doveva piangere, si disse, anche se la situazione era sempre più brutta. Doveva restare calma, cercare una soluzione, esattamente come stavano facendo Buffy e Xini.
Ma era difficile, soprattutto di notte, quando era sola. Ultimamente Spike passava poco tempo con lei e, quando erano insieme, si comportava in modo strano. O forse era lei a sentirsi strana, non ne era certa.
Sentì la porta aprirsi e sorrise lievemente al vampiro che era appena rientrato.
- Torni tardi ultimamente... -
- Si, e allora? -
- Eri di nuovo con Xini? -
Spike la guardò, irritato.
- Non sarai mica gelosa?! Per favore, smettila, che di persone poco equilibrate ne basta una in famiglia! -
- Giles non è pazzo! -
- Andiamo, Eu, non penserai che sia innocente? Rupert è una brava persona, ma la gelosia gli ha fatto perdere la testa. Quel testimone lo ha visto chiaramente, non possiamo negare l'evidenza. E poi se fosse innocente, perché è scappato? -
Eudial chinò il capo con un sospiro: il suo cuore non voleva credere alla colpevolezza di Giles, ma la ragione la costringeva ad ammettere che Spike aveva ragione.
- Mi manca, Spike... -
- Smettila di piagnucolare, tu hai me. Ora vieni qui. -
Il vampiro l'attirò a sè bruscamente e le affondò i denti nel collo.
- Così mi fai male, Spike! -
Il vampiro le sorrise.
- Scusami, amore... Un tempo ti piaceva. -

Tera osservò il golem inanimato, steso in un angolo della caverna: era impressionante, sembrava la copia precisa di Giles.
Anzi, in quel momento sembrava più vivace il golem del vero Osservatore: l'incantesimo aveva richiesto moltissime energie e Giles e Valerius erano letteralmente esausti, tanto che Tera ogni tanto si sentiva in dovere di controllare che fossero semplicemente addormentati e non morti.
Sedette accanto a Giles e gli sfiorò la fronte con la mano, sollevata nel sentirla fresca: aveva temuto che lo sforzo eccessivo potesse fargli tornare la febbre.
Con un sospiro si chiese perché si preoccupasse tanto per lui, perché stesse rischiando tanto per aiutarlo. Quando Giles era stato accusato, lei avrebbe dovuto contattare subito il Consiglio degli Osservatori e tornare in Inghilterra. Non facendolo, aveva probabilmente segnato la sua stessa condanna come Cacciatrice incontrollabile. Se Giles non fosse stato scagionato o se avesse deciso di non parlare a suo favore, lei sarebbe stata uccisa o rinchiusa a vita. Aiutando l'Osservatore, Tera aveva praticamente messo la sua vita nelle mani di Giles e ancora non riusciva a spiegarsi perché lo avesse fatto. Lei, che aveva imparato a non fidarsi di nessuno, aveva rischiato tutto per aiutare un uomo che aveva sempre detestato, e la cosa più assurda era che aveva la sensazione di aver fatto la cosa giusta.
Si stese anche lei accanto al fuoco, cercando di scacciare quei pensieri che la turbavano e di dormire.

Giles si svegliò affamato, il potere e l'energia che aveva usato per creare il golem lo avevano come svuotato, ma si sentiva bene. Da quando era stato nel passato di Valerius, i residui del potere oscuro che erano rimasti in lui non erano più una massa di potere confuso e caotico, ma ora sentiva di essere in grado di organizzarli e utilizzarli. Non era un potere forte come quello che aveva avuto qualche tempo prima, ma era un potere che era in grado di controllare e che non lo avrebbe annientato.
Mise sul fuoco l'acqua per preparare il the e intanto mangiò alcuni biscotti e del cioccolato.
Tera dormiva ancora, ma si svegliò sentendolo muoversi e lo guardò, assonnata.
- Ah, ce l'hai fatta a svegliarti. Mi sa che sei troppo vecchio per la magia nera. -
Giles sorrise guardando il golem.
- Non sono poi tanto male. Non era facile da creare e considera che ho solo una parte dei poteri di Valerius. -
La ragazza prese un biscotto anche lei.
- Si, ma hai dormito quasi per un giorno intero per riprenderti. Ce la farai a controllarlo? -
L'Osservatore bevve il the, pensieroso.
- A dire il vero non ne sono certo. Considera anche che dovremo utilizzare anche un incantesimo di trasporto per arrivare a Sunnydale senza essere catturati e poi dovrò avere abbastanza forze per l'incantesimo trappola per bloccare il demone dentro il golem... Se riuscissi a contattare Xini o Eudial, loro potrebbero aiutarmi, dandomi un po' della loro energia. -
- Mi sembra un piano un po' azzardato, potrebbero non volerti aiutare se ti credono colpevole... -
- Sono certo che non è così. Eu e Xini hanno fiducia in me, mi aiuteranno. -
Tera lo guardò in silenzio, pensando che era un illuso, ma inconsciamente un po' lo invidiava per essere in grado di amare delle persone al punto di fidarsi tanto ciecamente di loro.