2. Awakening the Hidden Power

Giles spense la tv, preoccupato.
Il sole era tramontato già da parecchio, ma Tera ancora non era tornata e Giles si chiedeva perché tardasse tanto. Si trascinò fino all'entrata della caverna per guardare fuori e in quel momento sentì il rumore di un'auto che si avvicinava.
Giles si ritirò all'interno della grotta: se non fosse stata Tera, qualcuno avrebbe potuto vederlo.
Con un sospiro di sollievo vide entrare la ragazza con un borsone.
- Sei arrivata. Iniziavo a preoccuparmi... -
- Te l'avevo detto che ci avrei messo un po'. -
- Hai visto Xini? E Eu? - Le chiese ansiosamente.
Tera depose a terra il borsone.
- Non ci ho parlato, ma sembra che stiano bene entrambe, preoccupate per te, comunque. E Spike non sembrava diverso dal solito. Se è posseduto dal demone, non ha fatto ancora nulla. -
- Mi hai portato quello che ti ho chiesto? -
La ragazza annuì, porgendogli una maglietta nera.
- L'ho presa dalla cripta di Spike. A cosa ti serve? -
- Con un oggetto di Spike, potrò fare un incantesimo rivelatore per sapere se è davvero lui o se è posseduto. Sei riuscita a prendere i libri? -
- Sono in auto, vado a prenderli, intanto qui dentro ci sono un po' di vestiti che ho preso a casa tua. -
Tera uscì e Giles si apprestò ad aprire la borsa, e arretrò spaventato nel vedere che si era mossa da sola. Prese un pezzo di legno robusto e si avvicinò cautamente al borsone, aprendo prudentemente la cerniera e guardò stupito il gatto addormentato in mezzo ai suoi abiti.
- Valerius! -
Il gatto si svegliò con un sobbalzo e saltò fuori dalla valigia graffiando alla cieca e soffiando, poi si guardò intorno e si calmò.
- Oh. Rupert Giles! Allora sei vivo. -
Giles si guardò i graffi sanguinolenti sulla mano.
- Si, anche se stavo meglio prima. Che ci fai qui, Valerius? -
- Sono venuto a salvarti da quella strega! Ti ha ferito? Odori di sangue... Ti tiene prigioniero e ti tortura?! -
- A dire il vero, Tera mi ha salvato la vita dopo che un poliziotto mi ha sparato. -
- Ti hanno sparato?! Wow! Come si vede in tv?! Cosa si prova?! Ah, ma poi sei stato tu ad uccidere quel tipo? No, vero? -
- No, non l'ho ucciso io. E quando ti sparano non c'è molto di eccitante. Più che altro fa un male cane. -
- Oh. -
- Ehi, fallito, ti è salita di nuovo la febbre? - Chiese Tera entrando nella caverna con i libri. - Perchè non so se te ne sei accorto, ma stai parlando con un gatto... -
- Uh... Tera, questo è Valerius... -
- Appunto. Un gatto. -
- Attualmente si. Ma cinquecento anni fa era un potente mago. La sua anima è rinchiusa nel corpo di un gatto dopo che ha tentato di rubare il mio corpo. Il potere che mi hai visto usare era il suo. Ora è un gatto, ma riesco a capire quello che mi dice. -
- No, aspetta, fammi capire... Tu ti tieni in casa come animaletto domestico il tipo che ti voleva uccidere e ci parli pure? -
- Le cose sono un po' più complicate, ma il concetto è quello, si. -
- Sai, forse eri più normale se ti limitavi a parlare ai gatti... -
Giles sorrise leggermente e Tera si avvicinò a lui per controllargli la ferita.
- Sta iniziando a migliorare, ma non hai un bell'aspetto, mi sembri troppo debole. Non hai mangiato nulla nemmeno oggi, vero? -
Valerius lo guardò terrorizzato.
- Non mangi?! Stai morendo?! Oh, non farlo! Sei l'unico che mi capisce! Se tu muori, io con chi potrò parlare?! Non morire! Mangia qualcosa, dai ti prego! -
- Piantala, Valerius, non sto morendo! -
- Non so cosa ti abbia detto la bestiaccia, ma se continui così forse non morirai, ma di sicuro finisci in ospedale. -
- E visto che sono ricercato, forse non è il caso, vero? -
- Cerca di sforzarti almeno un po'... Qui abbiamo biscotti, cioccolata e scatolette, ma se c'è qualcosa che vuoi posso andare a prenderla. Qui vicino c'è un fast food, se vuoi un hamburger te lo posso portare in pochi minuti. -
Giles impallidì leggermente.
- Tera... Niente carne, ti prego... -
Tera lo guardò per qualche istante senza capire, poi si ricordò il motivo per cui Giles non riusciva a mangiare.
- Ah. Niente carne, ok. Biscotti? -
Giles annuì.
- Meglio. -

Tera sfogliò uno dei libri antichi dell'Osservatore, piuttosto scettica. Quei metodi le sembravano antiquati e pieni di inutili superstizioni, secondo lei la scienza era l'unica risposta. Ma guardando Giles doveva ammettere che a qualcosa erano serviti: l'Osservatore sembrava stare meglio da quando aveva potuto iniziare a preparare l'incantesimo di rivelazione, concentrarsi sui preparativi del rituale lo aveva distolto da pensieri meno piacevoli. Per fortuna aveva ripreso a nutrirsi. Certo, biscotti, frutta e tavolette di cioccolata non erano il massimo dell'alimentazione, ma erano meglio di niente e gli permettevano di riprendere le forze. E doveva ammettere che anche l'arrivo della bestiaccia era stato d'aiuto: Giles passava ore a parlare col gatto e stava lentamente superando il trauma.
- A che punto siete? - Chiese sedendosi accanto al fuoco.
Giles finì di recitare un incantesimo e gettò una manciata di polvere azzurrina nella fiamma, poi prese un brandello della camicia di Spike.
- Ho quasi finito. Ora butterò questo nel fuoco. Se Spike è posseduto dal demone, la fiamma diventerà verde. -
Giles lasciò bruciare il brandello di stoffa e sospirò tristemente vedendo il fuoco tingersi di color smeraldo.
- Lo temevo. Quello non è Spike. Tera, dobbiamo avvisare Eudial e Xini immediatamente! -
- E come pensi di fare? Se metti piede a Sunnydale ti arrestano all'istante. L'ultima volta che sono stata in città i controlli erano molto più stretti dell'ultima volta. Ti stanno cercando, fallito, e sono decisi a trovarti a ogni costo. -
- Lo so. In tv continuano a descrivermi come uno psicopatico pericoloso. Hanno anche tirato fuori di nuovo la storia di Jenny, insinuando che l'abbia uccisa io... Ma dobbiamo fare qualcosa! Non posso permettere che quel mostro resti accanto a Eu e a Xini! -
- Telefonare è escluso... E a me non darebbero retta... Inoltre se qualche poliziotto mi vedesse a parlare con loro potrebbe decidere di sorvegliare anche me e ti troverebbero. -
- Ehi, tu hai sperimentato il contatto mentale sia con Eudial che con Xinuxunil, giusto? - Chiese Valerius.
- Si, ma a questa distanza è impossibile. -
- Forse no. So che esiste un incantesimo per il contatto mentale a distanza. -
- Ci avevo pensato, ma richiede molto potere... -
- Smettila! - Sbottò Tera. - Se proprio devi parlare col gatto, almeno traduci quello che dice! È irritante vederti parlare da solo! -
- Strega! - Disse Valerius. - In ogni caso il potere potremmo trovarlo. Tu devi averne un po' nascosto in te, la dea non può avertelo sottratto tutto, il tuo corpo ne era imbevuto, ti avrebbe ucciso strappandotelo via. Credo che si sia limitata a toglierti tutto il potere che è riuscita a rimuovere, la maggior parte, e a neutralizzare quello che è rimasto. Ma credo che tu possa riuscire a risvegliarlo ed utilizzarlo. -
Giles spiegò a Tera la situazione in breve e la ragazza lo fissò pensierosa.
- Praticamente hai due scelte: cercare di risvegliare il potere che è rimasto in te, rischiando di esserne posseduto di nuovo, per contattare le due cretine oppure fregartene, cambiare nome e fuggire all'estero. Personalmente ti consiglierei la seconda soluzione. -
- Lo sai che non le abbandonerò mai. Non ho molte alternative, anche se l'idea di risvegliare i poteri mi terrorizza... -
- Non sarà come l'ultima volta. Il potere che hai in te è sicuramente molto minore e dovresti poterlo controllare. Poi ci sarò io a guidarti. Come gatto non ho potere, ma posso insegnarti ad usarlo. -
- "Dovrei" poterlo controllare? E se non ci riuscissi? -
- In quel caso non dovresti più preoccuparti della prigione... -
- Confortante. Tera... Ascoltami, tenterò di usare il potere oscuro per contattare Eudial, ma se dovessi perderne il controllo voglio che tu mi uccida prima che possa fare del male a qualcuno e che poi ti occupi anche del demone. È il tuo dovere di Cacciatrice. Puoi farlo? -
La ragazza annuì.
- Con piacere. -
- Tera... -
- Che c'è adesso?! -
- È bello che tu sia così pronta a fare il tuo lavoro, ma visto che stiamo parlando di uccidere me, sarebbe gentile se non ti mostrassi tanto entusiasta. -
- Senti bello, solo perché ti sto aiutando non significa che me ne freghi nulla di quello che ti succede. Se dovrò ucciderti lo farò, e non sperare che mi metta a piangere per te. E se ucciderò il demone non sarà per amore delle due idiote, ma solo perché devo farlo. Non è questo quello che vuole il Consiglio? La Cacciatrice deve uccidere i mostri. Per voi Osservatori non conta nient'altro. Se mi rifiutassi probabilmente mi ucciderebbero o mi sbatterebbero in qualche lurida cella. -
- Tera, non è così per tutti. La mia vita è dedicata alla Cacciatrice... alle Cacciatrici, lo è sempre stata. Nemmeno io ho avuto molta scelta, ma se potessi sarei felice di risparmiarvi i pericoli e lasciarvi vivere in pace. -
Tera gli concesse un mezzo sorriso.
- E infatti si vede quanto conti nel Consiglio. Ti lasciano fare il lavoro più pericoloso, sei tu quello più a contatto con i vampiri in tutta quell'associazione branco di gufi ammuffiti, e ti tengono al di fuori delle decisioni importanti. Credi che muoveranno un dito per tirarti fuori dai guai? -
- Forse se qualcuna non avesse fatto di tutto per dipingermi come un pericolo incontrollabile e per screditarmi ai loro occhi, ora avrebbero più fiducia in me... -
- Ho detto solo la verità. E non ti avrebbero aiutato in nessun caso. Credi che quando hanno scoperto che ero una potenziale Cacciatrice abbiano fatto nulla per portarmi lontana dalla guerra? No, mi hanno lasciata lì perché trovarmi in quella situazione mi avrebbe reso più forte se fossi sopravvissuta. E se fossi morta si sarebbe semplicemente attivata un'altra Cacciatrice. -
- Come fai a saperlo? -
- Ho letto i loro rapporti. -
- Ma dovrebbero essere codificati e protetti... -
- Allora fareste meglio a cambiare il codice perché non ci ho messo molto a decrittarlo. Sono certa di quello che ho letto. Mi hanno lasciata lì di proposito. -
- Tera... Non so che dire... Io... -
- Smettila di fare quell'espressione da cane bastonato, cretino. Lo so che non ne sapevi nulla nemmeno tu, non ti hanno mai dato molte informazioni, vero? -
- Dobbiamo cavarcela senza l'aiuto del Consiglio. -
- Anche perché attualmente il massimo che possano fare per noi è metterci vicini di cella. E sinceramente non so se sarebbe un bene o un male... -