1. Plans

- Non ti sembra di saltare alle conclusioni troppo in fretta? -
- Spike non la chiamerebbe così. - Disse Giles, scuotendo la testa e tentando di alzarsi. - Devo... devo andare. -
Tera lo spinse a sedere, bruscamente.
- Stai giù, idiota. Dove credi di andare? -
- Non capisci? Non posso lasciarla sola con quel mostro! -
- Ah si, e cosa pensi di fare una volta arrivato da lei? Crepare ai suoi piedi o farti arrestare? Ah, no giusto c'è anche l'ipotesi "ammazzare Spike e poi farsi arrestare". Certo, farai felici tutti in questo modo. -
Giles la guardò con aria infelice.
- Ma non posso lasciare che quel demone resti vicino a Xini! -
- Intanto non siamo neppure sicuri che abbia davvero posseduto il vampiro. Potrebbe averla chiamata Seihoshi per un'infinità di motivi! -
- È lui, lo so! Lo ha fatto apposta, voleva che io sapessi! -
- Lo sai, fallito? In questo momento rispecchi in pieno il profilo del pazzo paranoico con tendenze omicide. Non è per questo che sei ricercato? -
- Ma... -
- Piantala! Per quello che ne sappiamo Xinuxunil potrebbe aver chiesto lei stessa di essere chiamata Seihoshi in pubblico, del resto non è quello il nome con cui è conosciuta? Se invece dovessi aver ragione sul demone, non puoi semplicemente piombare lì in preda alla furia omicida. A parte che non ti reggi in piedi, ti prenderebbero subito e con te in prigione il demone potrebbe fare quello che vuole. Accidenti, credevo che fossi un po' più intelligente! -
Giles la guardò, stupito.
- Davvero? -
- Davvero cosa? -
- Davvero mi consideri intelligente? -
- Santo Cielo, ma sei sicuro che quel poliziotto non ti abbia colpito in testa prima di spararti?! -
- Credo di no, ma hai ragione. È tutto così confuso, non riesco a pensare lucidamente... -
Tera gli toccò la fronte.
- Hai di nuovo la febbre. Probabilmente è per colpa del tuffo nel fiume e il digiuno non ti aiuta. Ora l'unica cosa che puoi fare è restare calmo, al caldo e cercare di riprenderti. -
- Ma Spike? Cosa posso fare? -
- Tu non puoi fare assolutamente nulla ora. Inoltre se ti limiti ad andare lì e ammazzare il demone, non sarà più possibile riuscire a scagionarti e io resterò la complice di un assassino a vita. -
- E cosa pensi di fare, portare un demone invisibile alla polizia, indicare l'aria accanto a te e dire "Arrestatelo, è stato lui, dimenticatevi pure del tipo col coltello che avete visto accanto al cadavere"? -
- Stai zitto e lasciami finire! La cosa più importante è cercare di capire chi sia, cosa voglia e se sia davvero nel corpo del vampiro. Poi potremo pensare a un modo per neutralizzarlo. -
- E se nel frattempo lui fa del male a Xini ed Eudial? -
- Se non te lo ricordi più, la tua ragazza è una ex dea millenaria e l'altra cretina dovrebbe essere una Cacciatrice. In teoria dovrebbero essere in grado di cavarsela da sole anche senza che un patetico fallito che sembra più di là che di qua si trascini fino a Sunnydale per aiutarle. Inoltre non credo che quell'essere abbia fretta. Se davvero l'ha chiamata in quel modo per farlo sapere a te, penso proprio che si prenderà tutto il tempo per farti soffrire. Se ce l'ha con te se la prenderà comoda per godersi la tua sofferenza, per farti impazzire lentamente. Se invece sei semplicemente fuori di testa, uccideresti il vampiro senza motivo e, se ti conosco almeno un po', poi passeresti il resto della tua inutile esistenza a rotolarti nei sensi di colpa. -
- Allora cosa facciamo? -
Tera sospirò spazientita e gli lanciò un cuscino.
- Per questa notte dormiamo. Hai presente quella cosa che si fa chiudendo gli occhi e cercando di non avere troppi incubi? Poi domani tu resti qui, nascosto nella caverna, e cerchi di stare calmo, tranquillo e di non fare idiozie, mentre io andrò a Sunnydale a vedere come stanno le cose. Se ci riesco, proverò a prendere qualcuno dei tuoi libri da casa tua, così potremo cercare informazioni su questo demone. Può andare come piano? -
- Almeno sembra più sensato del mio... -
- Bene, ora dormi. Se non ci riesci ho delle pillole, ma... - La ragazza si interruppe, notando che l'Osservatore era scivolato in un sonno profondo. - Ah, beh, come non detto. - Disse stendendosi anche lei accanto al fuoco.

Giles aprì gli occhi, disturbato dalla luce del mattino che entrava dall'entrata della caverna.
- Era bello? -
Giles si girò nella direzione da cui proveniva la voce e guardò Tera.
- Uh? Cosa? -
- Quello che stavi sognando. Sembravi sereno mentre dormivi. -
- Oh. Si, credo di si. Non mi ricordo molto, ma credo di aver sognato che andava tutto bene, che tutto questo si era risolto. - Disse con un sorriso triste. - Vorrei che fosse vero... -
- Una soluzione la troveremo, intanto meglio che vada a vedere come stanno le cose a Sunnydale. Non so quanto tempo ci metterò però... Come ti senti? Credi di poter restare solo tutto il giorno? -
- Mi sembra di non avere più la febbre e anche la ferita fa meno male. Vai pure, non dovrei avere problemi... Ma ti prego, accertati che Eudial e Xini stiano bene. -
- Posso fidarmi? Non farai nulla di stupido mentre io non ci sono, vero? Forse farei meglio a legarti. -
- E cosa potrei fare? Venire a Sunnydale a piedi? Non preoccuparti, me ne resterò qui a riprendere le forze in attesa del momento in cui potrò prendere a calci quel maledetto demone. La cosa più avventata che farò, sarà accendere la tv, promesso. -
- Ok, allora vado. Avrò il cellulare, ma non chiamarmi a meno che non sia un'emergenza assoluta, potrebbero rintracciare la chiamata. Se te la senti di mangiare, lì ci sono dei biscotti e qualche scatoletta. -
- Grazie, Tera. -
La ragazza gli rispose con un cenno della testa, un po' confusa dalla gratitudine di Giles e uscì, diretta alla macchina.

Valerius sonnecchiava sul divano ascoltando distrattamente il monotono parlottare della televisione. Non c'era nessuna traccia di Rupert Giles e il gatto si chiese dove fosse finito. Se avesse avuto un corpo umano sarebbe andato a cercarlo lui stesso, ma l'ultima volta che era uscito da solo era quasi morto finendo sotto una macchina e non era molto ansioso di ripetere l'esperienza. L'unica cosa positiva di quell'incidente era stato il miglioramento dei suoi rapporti con Lili, almeno ora la gattina non lo riempiva più di graffi ogni volta che la incrociava.
Si svegliò del tutto sentendo aprire la porta e guardò con sospetto la ragazza che era appena entrata in casa: che ci faceva lì Tera? Non era mai stata ansiosa di venire ad allenarsi a casa di Giles e sembrava strano vederla apparire quando lui non c'era.
Si avvicinò a lei, incuriosito e trasalì nel sentire l'odore dell'Osservatore addosso a lei.
La annusò più attentamente, evitò il calcio che la ragazza gli aveva dato per allontanarlo e socchiuse gli occhi, pensieroso. Quello era senza dubbio l'odore di Giles, ed era fresco. Tera doveva essere stata insieme a lui, averlo toccato, non più di poche ore prima.
Il gatto non riusciva a capire: cosa aveva a che fare quella pazza psicopatica con Giles? Forse lo aveva catturato per consegnarlo alla polizia oppure lo teneva prigioniero lei stessa... E ora stava rubando le cose dell'Osservatore, pensò vedendola riempire un borsone con i libri di Giles e un'altra sacca con i suoi vestiti.
In fretta, mentre Tera era distratta, Valerius si infilò nella sacca dei vestiti, nascondendosi sotto un maglione e attese in silenzio: se davvero Tera sapeva dove si trovava Giles in quel modo l'avrebbe portato da lui!