15. Just a Little Lie

I due Osservatori e la Cacciatrice osservarono Giles al di là del vetro antisfondamento che lo separava da loro: l'ex-Osservatore sembrava estremamente irritato, ma non mostrava il minimo segno di poteri arcani.
- Sei certa di quello che hai visto, Tera? -
- Ha usato il suo potere contro di me, mi ha aggredita e ha posto limitazioni magiche sulla mia volontà. Può essersi liberato del potere, ma ha dimostrato di essere indegno di fiducia. Anche senza poteri la sua conoscenza sarebbe estremamente pericolosa se decidesse di usarla male. E con il potere non si è fatto tanti scrupoli. -
L'Osservatore che aveva parlato prese un appunto sulla cartellina che aveva in mano.
- Senza contare la gente strana con cui è in combutta. A cominciare da quell'aliena mezza vampira che vuole spacciarsi per Cacciatrice. Lei è la prima che dovreste rinchiudere. -
Eudial battè sul vetro per attirare la loro attenzione e Tera trasalì pensando per un attimo che avesse potuto sentire le sue parole, ma la ragazza non sembrava minacciosa.
L'Osservatore più giovane aprì il microfono.
- Avete bisogno di qualcosa? -
- Avete finito con questi stupidi test? Vi siete convinti che Giles non è una minaccia per voi? -
- Dovete avere ancora un po' di pazienza. -
- Non avete ancora capito che se avessimo voluto attaccarvi avrei potuto farlo da molto tempo? -
- E come, razza di fallita? - Intervenne Tera, spingendo l'Osservatore lontano dal microfono. -Non potresti fare nulla nemmeno volendolo, siete circondati da barriere magiche di ogni tipo e da uno speciale campo elettromagnetico che ho progettato apposta per bloccare l'uso dei tuoi poteri. -
- Ah, davvero? - Chiese Eudial chiudendo gli occhi e concentrandosi per qualche istante. Si teletrasportò al di là del vetro, aprendosi un varco attraverso le barriere e apparve a pochi centimetri da Tera.
- Mi dispiace dirti che allora lo hai progettato male, no, anzi, non mi dispiace affatto. State calmi voi, - disse rivolgendosi agli Osservatori, - non ho intenzione di attaccarvi. Ve l'ho detto, se avessi voluto lo avrei fatto tempo fa. Semplicemente non è carino da parte vostra tenerci chiusi in una stanza come cavie da laboratorio. -
Si allungò a premere il pulsante che apriva la porta della stanza al di là del vetro e si rivolse a Giles attraverso il microfono.
- Ora puoi uscire, vieni, raggiungici pure. -

Spike suonò alla porta della casa di Giles, leggermente preoccupato. Eudial non si era ancora fatta viva quella sera e lui temeva che avesse litigato di nuovo con l'Osservatore.
Strano però che non rispondesse nessuno. Suonò ancora, mentre sentiva la preoccupazione crescere, poi sentì un tonfo contro la porta, che poco dopo si aprì.
Il vampiro guardò sorpreso il gatto: Valerius doveva aver aperto aggrappandosi alla maniglia. Fece per entrare in casa, ma si bloccò di colpo: nessuno lo aveva invitato.
Valerius miagolò insistentemente e Spike lo guardò nervosamente.
- Che vuoi gattaccio? Chiama Rupert, se qualcuno non mi invita non posso entrare. -
Valerius tornò in casa, saltò sul tavolo del computer e scrisse qualche riga, poi schiacciò il pulsante con su scritto "print", raccolse con la bocca il foglio che uscì dalla stampante e lo portò a Spike.
Il vampiro lo raccolse, leggendo l'invito ed entrò in casa.
- È la prima volta che vengo invitato da un gatto... Ma che succede, dove sono Giles ed Eudial?! -
Valerius miagolò, avviandosi verso il pc e iniziò a premere sui tasti.
Spike si chinò sullo schermo, leggendo quello che Valerius stava scrivendo, quando un calcio alla schiena lo gettò di lato, facendolo sbattere contro il muro.
Il vampiro si girò in fretta, pronto a combattere, ma si fermò subito vedendo che si trattava solo di Buffy.
La ragazza invece sembrava non avere alcuna intenzione di lasciarlo stare.
- Cosa ci fai qui, vampiro?! Cosa hai fatto al signor Giles! -
- Ehi, ehi calmati! - Disse Spike, evitando i suoi attacchi. - Non sto facendo nulla di male, sono stato invitato a entrare. -
- Ah si e da chi? Dal gatto? -
- Lasciamo perdere. Ma Rupert è nei guai, dobbiamo aiutarlo. -
- Tu che parli di aiutare qualcuno? - Chiese Buffy sarcastica. - L'ultima volta che ti ho visto il tuo divertimento più grande era uccidere e cercare strani modi di rimettere in sesto la tua amante vampira. Tutta roba che includeva spargimenti di sangue e stragi varie. Chissà perché non ti credo. -
- Adesso ho un'anima. E darò una mano a Rupert. -
- E perché mai dovresti essere tanto interessato al signor Giles? Cosa vuoi da lui?! -
Spike la guardò disgustato.
- È mio amico. In ogni caso se non credi a me, leggi pure quello che c'è scritto sul pc. -
Buffy si avvicinò al portatile, continuando a tenere d'occhio il vampiro.
- "Gli Osservatori hanno preso Giles. Eudial è insieme a lui. Se non si fanno vivi entro domani cercateli." Che significa? -
- Alla fine lo hanno trovato... Non è ancora passato un giorno, ma non mi sento tranquillo. -
- Ma il signor Giles è un Osservatore, perché dovrebbe essere in pericolo insieme ai suoi colleghi? -
- Lo hanno licenziato... e lo stavano cercando per quella faccenda del potere oscuro... -
Buffy guardò il vampiro come se stesse parlando in arabo.
- Licenziato? E quale faccenda col potere oscuro?! -
- Se non te ne ha parlato lui, non credo sia corretto che sia io a farlo. -
Buffy gli puntò una croce in faccia.
- Dicevi? -
- Ok, ok, iniziamo con calma... -

Tera puntò un dito verso Eudial.
- Ecco, vedete? È la prova che quei due sono pericolosi! -
- Potrei ribattere che la Cacciatrice è molto più pericolosa di quanto possiamo esserlo noi due. - Disse Giles entrando nella stanza. - Tera, forse hai dimenticato di menzionare i rischi in cui hai messo tutti noi quando sei andata a parlare con gli alieni solo per una stupida vendetta personale.-
Eudial scrutò le facce degli Osservatori e scoppiò a ridere.
- Mi sa che hai indovinato Giles, non credo che siano al corrente di quello che ha fatto Tera. -
- Sei una bugiarda! È la tua parola contro la mia. -
- Anche il fatto che Giles abbia avuto dei poteri si basa su quello che hai detto tu. Hai prove? Hai testimoni? -
- Li ha usati contro di me! -
- Giles? -
- Mai fatto una cosa del genere. - Mentì l'Osservatore con aria innocente.
- Visto? Tu dici che l'ha fatto, lui dice di no. Mentre per gli alieni... -
- Ma insomma! - Esplose l'Osservatore più anziano. - Si può sapere cosa è successo davvero?! -
- Chi lo sa? Noi abbiamo una teoria, Tera ne ha un'altra e stranamente non coincidono. Uno di noi mente, chi sarà mai? -
- Giles non ha risposto alle nostre lettere e ingiunzioni. -
- Non eravamo in città. Giles è stato male, probabilmente ha risentito delle ferite provocategli da Tera in allenamento, e il medico ha consigliato un cambiamento d'aria. -
- In effetti non ha un bell'aspetto. -
- Dovevate vederlo qualche giorno fa... - Commentò Eudial guadagnandosi un'occhiata infastidita da Giles.
- Ciò non toglie che lei abbia enormi poteri. - Disse Tera indicando Eudial. - È pericolosa. -
- Lo stesso si potrebbe dire di te. Sei una Cacciatrice, i tuoi poteri sono quasi alla pari con i miei. Se sono pericolosa io lo sei anche tu. -
- E bisogna dire che almeno Eudial è equilibrata e ascolta i miei consigli... di solito, almeno. - Intervenne Giles.
- È la Cacciatrice, sappiamo tutti che in quanto a obbedienza e rispetto Tera lascia un po' a desiderare, ma il suo lavoro lo sa fare ed è l'unica che può farlo. - Disse l'Osservatore anziano.
- A dire il vero non è l'unica... -
L'altro alzò una mano ad interromperlo.
-So cosa vuoi dire, Rupert. La signorina qui è molto forte e non neghiamo che possa averti aiutato, ma non è la prescelta. -
Giles sorrise leggermente.
- Non mi riferivo a Eudial a dire il vero anche se ne sarebbe perfettamente in grado. Volendo Tera può essere sostituita. C'è un'altra Cacciatrice... -
I due Osservatori e Tera lo guardarono, incuriositi.
- Buffy. Buffy Summers. -