13. Watchers

Spike aprì il frigorifero e vi depositò quattro o cinque sacche di sangue per trasfusioni.
- All'ospedale non dovrebbero lasciare in giro certe cose, non è colpa mia se non hanno un servizio di sicurezza adeguato. - Si giustificò, notando lo sguardo di Giles. - Tu piuttosto non mi hai ancora detto che ci fai da queste parti all'alba. E non mi dire che stavi passeggiando col gatto perché non ci credo. -
L'Osservatore sospirò.
- Si tratta di Eudial, vero? - Chiese il vampiro.
- Si. È da qualche giorno che è strana. Poco fa se l'è presa con me, ma ancora non ho ben chiaro cosa possa averla fatta arrabbiare tanto. -
- L'ho sempre detto che è una strega, mi ha buttato giù dal divano prima! - Intervenne Valerius dalla nicchia in cui si era seduto.
- Stà zitto, Valerius. - Gli disse Giles, stancamente, tornando a rivolgersi a Spike. - Stavamo facendo colazione e parlavamo tranquillamente, e all'improvviso stava gridando contro di me... -
- Avevi nominato Buffy per caso? -
- Si, ma... -
- Rupert, è solo gelosa. -
- Ma perché?! Dovrebbe essere contenta che Buffy sia viva! -
- Cerca di capirla, Rupert. Da quando vi conoscete lei è sempre stata la tua Cacciatrice, l'unica persona a cui volevi bene come una figlia, e ora un'altra Cacciatrice è tornata ad occupare quel posto nel tuo cuore che era sempre stato solo ed esclusivamente suo. Eudial sa quanto fossi legato a Buffy, ha visto il tuo dolore per la sua morte e ora teme che lei possa portarle via il tuo affetto. -
- Ma questo non è possibile! Come può pensare che io possa non volerle più bene solo perché è tornata Buffy? -
- In questi giorni, quanto tempo hai passato con lei? Siete andati a caccia di vampiri insieme? Le hai mai chiesto se la ferita alla spalla stesse migliorando? -
- Ecco... io... Accidenti, Spike, non volevo ferirla. Non ho neanche pensato che il mio comportamento potesse farla soffrire... -
- Rupert, capisco come ti senti, so cosa significhi per te il rivedere la tua prima Cacciatrice ancora viva, ma so anche come si sente Eudial. Forse lei ha un po' esagerato, ma in questo momento è molto sensibile. Non trascurarla per Buffy e vedrai che col tempo le passerà, dovete solo trovare un nuovo equilibrio. -
- Hai ragione, Spike, grazie. Meglio che vada a casa, ora. Vieni, Valerius. -
Il gatto gli saltò sulla spalla e l'Osservatore uscì dalla cripta nella debole luce del mattino.

- Pensi che dovrei chiederle scusa? - Chiese Giles, cercando le chiavi di casa.
- E io che ne so? Nella vita precedente non ho mai socializzato molto e ora sono un gatto. -
- Chiedevo solo la tua opinione. -
- Cadi sempre più in basso, fallito, - disse una voce alle sue spalle. - ora ti sei ridotto a parlare da solo? -
Giles si girò di scatto.
- Tera. - Sussurrò scorgendo la Cacciatrice a pochi centimetri da lui. - Cosa vuoi? -
La ragazza si mosse rapidamente, spostandosi alle sue spalle e passandogli un braccio intorno al collo.
Giles tentò di dibattersi per liberarsi, ma la stretta della ragazza minacciava di soffocarlo, Tera sembrava intenzionata a staccargli la testa dal collo.
- Non fargli male se non è necessario, Tera, attieniti agli ordini. - Disse una voce con un accento inglese, e Giles vide i due Osservatori che stavano raggiungendo la ragazza.
Giles fece per rivolgersi a loro, ma come tentò di parlare, la stretta di Tera si fece più forte.
- Non provarci nemmeno, Rupert. - Disse il più anziano dei due osservatori estraendo una siringa e afferrandogli un braccio. - Se cerchi di pronunciare anche solo una sillaba di incantesimo, Tera è autorizzata ad attaccare. -
Giles sentì la puntura dell'ago e una pesante sonnolenza lo invase quasi istantaneamente. Con un gemito crollò in un sonno profondo, sostenuto solo dalla stretta di Tera.

Eudial sospirò, già pentita della scenata che aveva fatto a Giles. Era stato ingiusto da parte sua aggredirlo in quel modo, era naturale che volesse passare un po' di tempo da solo con la Cacciatrice che aveva creduto morta per tanto tempo, ne aveva tutti i diritti.
Dopo che Giles era uscito, lei aveva tentato di dormire, per un po', ma si era conto quasi subito che non ci sarebbe riuscita e aveva rinunciato anche a provarci.
Gli avrebbe chiesto scusa, aveva deciso e aveva sperato che tornasse presto a casa, ma temeva che sarebbe andato direttamente da Buffy dopo tutte le cattiverie che gli aveva detto quella mattina.
Sarebbe stato in collera con lei? Di sicuro lo aveva ferito con le sue parole.
Si era tristemente seduta sul divano e aveva passato parecchio tempo a spazzolare il pelo nerissimo di Lili, cercando di calmarsi e di far passare il tempo un po' più in fretta.
Si alzò in fretta sentendo il miagolio di Valerius fuori dalla porta: forse Giles era tornato!
Corse alla porta e si fermò di colpo sentendo delle voci appena fuori di essa. La aprì di scatto, impallidendo nello scorgere il corpo dell'Osservatore privo di conoscenza stretto fra le braccia di Tera.
- Cosa gli state facendo?! - Gridò, e Valerius corse in casa, passandole accanto alle gambe.
I due Osservatori e la Cacciatrice si voltarono a guardarla, mentre un lieve disappunto appariva sui loro volti.
- Signorina Yuuko, vero? Avremmo dovuto immaginare che sarebbe stato insieme a lei. Mi dispiace per i metodi un po' bruschi, ma è nostro dovere prenderlo in custodia, ha dimostrato di essere pericoloso. -
- Giles non ha più il potere oscuro, è riuscito a liberarsene. Credo che quella psicopatica della vostra Cacciatrice sia molto più pericolosa. -
- È nostro dovere accertarcene. Se davvero non ha più alcun potere non avrà nulla da temere. -
- Lo avete ferito? -
- Non si preoccupi, è solo un sedativo. Nessuno di noi ha il desiderio di fargli del male, è solo una precauzione necessaria. -
- Non serviva. Se solo glielo aveste chiesto, sarebbe venuto con voi di sua spontanea volontà. Era sua intenzione contattarvi presto, ora che sta bene. -
- Siamo certi che capirà. -
- In ogni caso io vengo con voi. -
- Non possiamo permetterlo, solo Osservatori e Cacciatrici sono autorizzati... -
- Ascoltate bene, - disse Eudial interrompendolo con aria minacciosa - io non sarò la prescelta, la vera Cacciatrice, ma ho il potere. Un potere forte. E se uno solo di voi proverà a portare via Giles senza che io sia al suo fianco, non mi farò scrupoli di usarlo. In compenso, se mi assicurate che una volta che vi sarete accertati che Giles non è pericoloso, ci lascerete in pace, accetterò di lasciarvi esaminare il mio potere. Probabilmente Tera vi avrà accennato che non sono di questo pianeta, non credo che troverete tanto facilmente un'altra occasione del genere. -
Gli Osservatori la guardarono e si scambiarono un'occhiata interrogativa, poi il più vecchio annuì.
- D'accordo, salga in auto. -
- Ogni cosa a suo tempo. Immagino che ci vorrà qualche giorno per i vostri test, quindi lasciate che prenda qualche ricambio di vestiti e che riempia le ciotole dei gatti. Mi aspetto che sarà vostra cura fare in modo che qualcuno venga ad occuparsi di loro, ma ora hanno bisogno di mangiare. Ah vi avviso, se tentate di andare via senza di me, iniziate pure a pregare, perché vi troverei sicuramente e allora non sarebbe divertente per voi. -
- È una minaccia? -
- Diciamo che è un consiglio. -
Eudial si affrettò ad entrare in casa, riempì una borsa con vestiti e biancheria suoi e di Giles, rovesciò nelle ciotole dei gatti un'abbondante dose di croccantini, poi accese il computer portatile e prese in braccio Valerius, deponendolo sul tavolo accanto al pc.
- Ascoltami, gattaccio, - disse sottovoce - quello che sta succedendo ora è colpa tua, lo sai no? Quindi ora cerca di renderti utile. Vedi questo apparecchio? È un computer e può essere usato per scrivere. Vedi? A ogni tasto corrisponde una lettera e credo che tu sia in grado di schiacciarli con le zampe. Visto che è stato il tuo libro a mettere Giles nei guai, suppongo che tu sappia scrivere, quindi usa il pc per avvisare Spike e Buffy di quello che è successo. Probabilmente verranno più tardi a cercare me e Giles, tu spiega loro dove siamo e avvisali che se entro domani non hanno nostre notizie, dovranno venire a cercarci. Se qualcuno dovesse spegnere il pc, puoi riaccenderlo con quel tasto. Credi di poterlo fare? -
Il gatto la guardò pensieroso per un attimo, poi allungò una zampa sulla tastiera e scrisse "si".
Eudial annuì concedendogli una breve carezza.
- Bravo. Lo so che non ti piaccio, micio, ma Giles ti ha salvato la vita e si preoccupa per te. Fallo per lui, ok? -
Eudial si affrettò a raggiungere l'auto degli Osservatori e sedette tra Giles e l'Osservatore più anziano, mentre l'altro Osservatore guidava e Tera era sul sedile del passeggero.
Con un sospiro, passò un braccio intorno alle spalle di Giles e lasciò che appoggiasse la testa alla sua spalla mentre dormiva profondamente.