23. Valerius

Spike fermò il furgone davanti a un negozio di cd ancora aperto e Giles ed Eudial vi entrarono, in cerca di informazioni sulla canzone che avevano sentito poco prima alla radio.
Il commesso sparì tra gli scaffali in cerca del cd ed Eudial lanciò all'Osservatore uno sguardo dubbioso.
- Ne sei assolutamente certo? -
- Non ho dubbi, quella era Xini. Nella canzone c'erano alcune parole in azteco, non so se lo hai notato. -
- A dire il vero non ho capito nulla delle parole... -
- Forse perché una parte era in sumero e un altra in antico egizio. Lo vedi? È un'altra prova del fatto che sia lei, quale altra cantante può conoscere lingue tanto antiche? -
- Tu potresti per esempio. -
Il commesso tornò al bancone e porse un cd a Eudial, restando leggermente sorpreso quando fu Giles a prenderlo.
- È una buona scelta, ed era l'ultima copia rimasta. Ultimamente Sachino Seihoshi sta avendo molto successo tra i giovani. -
Giles guardò Eudial.
- Sachino Seihoshi? Significa "Stella sacra dei desideri"! Te l'avevo detto, è sicuramente Xini! -
Eudial guardò la copertina del cd e annuì.
- Hai ragione, guarda, questa è una foto dell'Argentario e quel simbolo vicino al titolo è lo stesso del ciondolo... Ma perché è diventata una idol? -
Il commesso non aveva capito molto di quello scambio di battute, ma sorrise.
- Se volete ho anche l'album fotografico di Sachino Seihoshi, le foto e vari gadget, tipo magliette, portachiavi. -
- Ci faccia vedere tutto quello che ha. -
Il commesso annuì e depose sul bancone vari oggetti.
- Il suo concerto di Natale ha fatto il tutto esaurito... Per fortuna sono riuscito a prendere gli ultimi due biglietti, ci porterò la mia ragazza. -
- Cosa?! Ha intenzione di fare un concerto?! -
Il ragazzo lanciò un'occhiata curiosa a Giles, era la prima persona della sua età che vedeva esaltarsi tanto per una idol.
- Si, sarà il primo concerto di Sachino Seihoshi, praticamente il suo debutto in pubblico. La mia ragazza è entusiasta, diche che per essere una idol ha molta classe. -
Giles guardò malinconicamente una delle foto: Xini sorrideva al fotografo, vestita con un morbido vestito di seta celeste che contrastava splendidamente con i suoi capelli color oro rosso.
- Si, ha classe. - Sospirò. - Devo avere i biglietti del concerto. -
- Non ha sentito? Sono tutti esauriti. -
- Lei ne ha due. Lo ha appena detto. -
- No, se lo scordi, l'ho promesso alla mia ragazza. Si arrabbierebbe moltissimo se li rivendessi a lei. -
Giles estrasse il blocchetto degli assegni, ne compilò uno e lo porse al giovane.
- Con questo potrà portare la sua ragazza nel ristorante più elegante della città, riempirle la casa di rose rosse e regalarle qualunque cosa voglia per Natale, pensa che sia sufficiente a farsi perdonare? -
Il commesso fissò ad occhi spalancati la cifra scritta sull'assegno: quell'Inglese doveva essere completamente pazzo.
- Ma.... è sicuro che non ci siano errori? Lei è straniero, vero? Forse si confonde con il cambio... -
- Nessun errore. Devo avere quei biglietti. -
Il giovane annuì e prese l'assegno, porgendogli in cambio i due biglietti e i sacchetti con gli acquisti.
- Buon divertimento al concerto. -

- Allora? Era lei? - Chiese Spike, curioso.
Eudial gli porse l'album fotografico e il vampiro annuì.
- Questo toglie ogni dubbio, direi. -
- Giles ha preso i biglietti per il concerto della vigilia di Natale. Sono solo due purtroppo... -
- Ehi, sono un vampiro, credi che una cosa banale come un biglietto possa impedirmi di entrare? Piuttosto sei sicuro che sia una buona idea, Rupert? -
Giles sorrise tristemente.
- Non lo so, ma devo vederla. Anche se lei non saprà mai che sono lì, anche se i suoi occhi non si poseranno più su di me, ho bisogno di vederla ancora una volta. La sua assenza fa così male... non riesco ancora ad abituarmi al fatto che sia andata via. Passo giornate intere a desiderare di rivedere il suo sorriso... È stupido non è vero? -
Eudial gli strinse un braccio, comprensiva.
- Non è stupido, Giles, ma devi cercare di tenere sotto controllo le emozioni finché non troviamo un modo definitivo di bloccare il potere oscuro. -
- Lo so. Non è facile, ma sto facendo del mio meglio. -
- A proposito, Rupert... Ho portato quello che mi avevi chiesto. È nel retro. -
- Eudial, puoi prenderlo tu? Non oso toccarlo di nuovo. -
La ragazza annuì e sparì nel retro del furgone per tornarne con un libro rilegato in nero e oro.
- È quello che ti ha dato i poteri? -
Giles annuì.
Eudial lo aprì con cautela lasciandosi sfuggire un'esclamazione sorpresa.
- Ma è vuoto! Le pagine sono bianche! -
- Deve essere perché il suo contenuto è tutto dentro di me. Doveva esserci un potente incantesimo su quelle pagine. Guarda, resta solo una scritta in prima pagina. -
- È un nome... Valerius Da Silva. -
- Deve essere il mago che lo ha creato. -
- Forse se cerchiamo informazioni su di lui possiamo trovare un modo per riportarti alla normalità! -
Giles annuì, incerto, non osava sperare.
- È possibile. Andiamo in biblioteca, dobbiamo fare delle ricerche. -

Eudial si infilò un maglione nero e finì di spazzolarsi i capelli, poi controllò i pacchetti nascosti nell'armadio: aveva faticato parecchio a tenere Spike lontano dai regali di Natale, ma la cosa più difficile era stata comprare qualcosa per Giles senza che lui se ne accorgesse visto che non poteva allontanarsi da lui più di tanto per non spezzare il contatto mentale. Alla fine aveva ordinato tutto su internet, mentre lui dormiva.
Forse era stupido pensare ai regali in un momento del genere, ma lei voleva a tutti i costi cercare di rasserenare un po' Giles, almeno il giorno di Natale e cercare di passare quella giornata nel modo più normale possibile. Per questo aveva decorato l'appartamento che avevano affittato. Avrebbe voluto passare il Natale alla vecchia villa, ma non era possibile, perciò si era data da fare per rendere l'apparamento il più accogliente possibile.
Negli ultimi giorni avevano trovato parecchie informazioni su Valerius Da Silva, ma nessuna particolarmente utile. Da Silva era un potente mago vissuto circa cinquecento anni prima e aveva dedicato la sua vita alla ricerca dell'immortalità. Ironia della sorte, era morto piuttosto giovane, lasciando dietro di sè solo un libro che era stato considerato maledetto. In ogni caso avrebbero continuato a cercare, in fondo avevano trovato Xinuxunil partendo da informazioni ancora più vaghe.
Giles era sempre malinconico, ma le canzoni di Xini sembravano rasserenarlo un po'. Eudial aveva l'impressione che la ex-dea le avesse scritte nella speranza che Giles le sentisse, come un modo per restare vicino a lui. Non sapeva cosa significassero i testi, ma l'Osservatore si e quelle canzoni sembravano accendergli un barlume di speranza nello sguardo.
Eudial si augurò che rivederla dal vivo al concerto potesse renderlo almeno un po' felice. Fisicamente non stava molto bene, il potere oscuro che lottava per liberarsi lo stancava moltissimo e sembrava quasi consumarlo. Eudial aveva il terrore che se non fossero riusciti ad aiutarlo in fretta, il suo corpo non avrebbe retto molto a lungo. Aveva avviato un programma di ricerca molto elaborato per poter esaminare più dati possibile su internet, ma avrebbe avuto bisogno di qualche giorno per avere delle risposte. Prima di uscire, Eudial controllò che il programma funzionasse regolarmente, poi bussò alla porta della stanza di Giles per avvisarlo che era ora di andare al concerto.

Quando arrivarono al palazzetto dove si sarebbe tenuto il concerto, nevicava e la folla era ancora accalcata in fila fuori dalle porte chiuse. Eudial e Giles si misero in fila anche loro, riparandosi sotto lo stesso ombrello, mentre Spike era qualche passo più in là e lasciava che la neve gli cadesse sul viso. Avrebbe voluto passare quella serata da solo con lei, ma uno sguardo al viso di Giles lo fece vergognare di quel pensiero: il vampiro temeva che l'Osservatore non sarebbe sopravvissuto a lungo in quelle condizioni. Era troppo pallido ed era dimagrito parecchio e da qualche giorno era diventato molto debole. Quella sera però sembrava stare un po' meglio, forse l'eccitazione per poter finalmente rivedere Xini lo sosteneva e gli dava energia.
Fu distratto dai suoi pensieri dagli schiamazzi sguaiati di un gruppo di ragazzini poco distante da loro. I giovani erano radunati intorno a qualcosa che stavano prendendo a calci ridendo ed Eudial si accorse con orrore che quel qualcosa era un gatto!
Si avviò furiosa verso i giovani teppisti e ne spinse da parte un paio, inginocchiandosi nella neve per raccogliere la bestiola, ma si fermò vedendo il corpicino inerte nella neve insanguinata.
- Lo avete ucciso! - Gridò con le lacrime agli occhi. - Che razza di mostri siete per fare una cosa del genere?! -
Spike e Giles si avvicinarono a lei, ma uno dei ragazzini fu più veloce e la spinse da parte ridendo.
- Noi facciamo quello che ci pare, chiaro? Togliti di mezzo, vecchia strega! -
Eudial si voltò verso di lui per afferrarlo, ma il movimento brusco la fece scivolare sul terreno ghiacciato e la ragazza cadde a terra sbattendo la testa sul bordo del marciapiede.
Spike corse verso di lei per soccorrerla e i ragazzini ne approfittarono per fuggire, spaventati da quello che avevano fatto: uccidere un gatto era un conto, ma se quella rompiscatole fosse morta, avrebbero passato guai molto grossi.
Il vampiro si chinò sulla ragazza, preoccupato e sospirò di sollievo nel vedere che respirava.
- È solo svenuta... - Disse voltandosi verso Giles e le parole gli morirono fra le labbra vedendo che l'Osservatore era crollato a terra e ansimava stringendosi la testa tra le mani.
- Rupert? Che hai? Stai male?! -
Giles emise un gemito e cadde in avanti nella neve mentre l'aria intorno a lui sembrava diventare più scura e distorcersi.
Spike capì improvvisamente quello che era successo: perdendo i sensi, Eudial aveva interrotto il contatto mentale con l'Osservatore e ora il potere oscuro ne stava approfittando per liberarsi.
Il vampiro cercò di svegliare la ragazza.
- Eudial, apri gli occhi, presto! Rupert! Resisti, cerca di bloccarlo! Non lasciare che prenda il sopravvento! -
Eudial finalmente riaprì gli occhi, un po' confusa e Spike la aiutò a mettersi seduta.
- Come stai?! -
- Non è niente di grave, credo. Ho preso botte peggiori e sono sopravvissuta... Oh, cavolo! Che ha Giles?! -
- Il potere oscuro! Riesci a ristabilire il contatto mentale? -
Eudial si rialzò, aiutata da Spike e protese la mente con tutte le sue forze verso quella di Giles, che ormai era immobile nella neve, mentre l'aura di potere nero diventava sempre più intensa.
Niente. Un muro liscio. Molto più solido e impenetrabile dell'ultima volta.
Eudial affondò i denti nel polso dell'Osservatore, cercando il contatto attraverso il sangue, ma il muro liscio che chiudeva la mente di Giles non mutò minimamente. Inoltre le faceva molto male la testa, forse per la botta presa e fu costretta a interrompere il tentativo.
- Non ci riesco, Spike, non riesco a penetrare le sue difese! -
L'Osservatore si mosse improvvisamente ed iniziò a rialzarsi da terra.
Eudial lo chiamò, preoccupata, ma lui la fissò con gli occhi verdi illuminati da una luce sinistra e sul suo volto si dipinse un'espressione soddisfatta.
- Giles? - Chiese pacatamente. - Il mio nome è Valerius. Valerius Da Silva. -