2. Science is the Key

Giles entrò nel negozio di antiquariato, seguito dalle due Cacciatrici e si rivolse all'uomo dietro al bancone cercando di ignorare le parole gelide che si stavano scambiando le due ragazze.
- Non capisco perché debba seguirvi per negozi muffosi. Frugare nella polvere dovrebbe essere un lavoro per gli Osservatori. -
- Hai la minima idea di cosa significhi la parola cultura? -
- Sicuramente più di te, sottospecie di Cacciatrice fasulla. Se ora vado all'università è per prendere una seconda laurea, e ti dico una cosa: la chiave per la caccia ai vampiri non è nei vecchi libri polverosi, è nella scienza. -
- Finora i vecchi libri polverosi hanno sempre fatto il loro dovere. - Intervenne Giles. - Se non sbaglio il mondo è ancora al suo posto. -
Tera lo guardò minacciosamente negli occhi, avvicinandosi a lui.
- Questa è la mentalità che detesto negli Osservatori! Il mondo sarà ancora al suo posto, ma quante Cacciatrici sono morte fino ad ora?! Siete dei vigliacchi! Siete molto bravi a rintanarvi in biblioteche puzzolenti e darvi grandi arie da studiosi, ma alla fine la pelle ce la rimettono le Cacciatrici! E a voi che importa? Tanto morta una Cacciatrice se ne attiva un'altra! -
L'espressione di Giles si oscurò ed Eudial intuì che stava ripensando a Buffy.
- A dire il vero per un Osservatore è molto doloroso perdere la Cacciatrice che sta addestrando... -
Tera gli rivolse un sorriso cattivo.
- Ah, è vero, stavo dimenticando che tu sei uno di quelli che ha lasciato schiattare la propria Cacciatrice! Scusa tanto se non mi fido dei tuoi metodi, ma alla mia pelle ci tengo troppo per metterla nelle mani di un fallito come te. -
Giles la guardò senza rispondere, poi le voltò le spalle e pagò l'antiquario per il libro, cercando di non mostrare che le parole di Tera lo avevano ferito. Inoltre sentiva la rabbia repressa di Eudial che fremeva al suo fianco e preferiva evitare che le due ragazze si ammazzassero a vicenda invece di eliminare i vampiri. Tera non sapeva che Eudial non era un essere umano, ma Giles temeva che potesse succedere quello già accaduto all'auto di Haruka se la ragazza avesse perso il controllo sui suoi poteri. Non credeva che Eudial avrebbe usato di proposito i suoi poteri su Tera, ma il comportamento della Cacciatrice avrebbe potuto far perdere la calma a un santo.
L'Osservatore prese il libro ed uscì dal negozio senza dire una parola.
- Poi che posto cretino per mettere un negozio di antiquariato è questo? All'ultimo piano di un centro commerciale super moderno... Non mi stupisce che solo un vecchio bibliotecario ammuffito abbia potuto scoprirlo! Santo Cielo, ma non ce l'hai una vita? Comincio a credere che la tua precedente Cacciatrice si sia suicidata per la noia! -
- Piantala! - Sbottò Giles, pentendosene immediatamente nel vedere il sorrisino perfido di Tera. Una sua reazione era esattamente quello che voleva e lui era caduto in trappola come uno stupido.
- Perchè, sennò cosa fai? Mi mandi a letto senza cena? Oh, che paura... Ah, no, ma io vivo in albergo e non mi sognerei mai di mangiare qualcosa preparato da uno qualunque di voi falliti! Mi spiace, questa minaccia non mi fa paura, dovrai trovarne un'altra... Perchè non credo proprio che la pianterò, sai. -
- Ti faccio smettere io, se dici solo un'altra parola! - La minacciò Eudial, affrontandola.
- Ah si? Sono proprio curiosa di vedere quello che sa fare una cretina addestrata da questo qui! -
Eudial si avventò contro Tera, ma la Cacciatrice la evitò con un balzo agile e si preparò a colpirla a sua volta.
Giles guardò preoccupato le due ragazze che lottavano inseguendosi per il centro commerciale, ma non avrebbe potuto fare nulla per fermarle.
Con un sospiro si preparò a pagare i danni che avrebbero fatto ed estrasse un taccuino e una penna dalla tasca. Forse un combattimento contro Eudial avrebbe rivelato qualche debolezza di Tera da eliminare con un addestramento mirato. Inoltre, pensò sorridendo leggermente, una piccola lezione le avrebbe fatto bene. Giles non credeva che Tera potesse farcela contro Eudial e la sconfitta probabilmente le avrebbe fatto abbassare un po' la cresta. Sperò solo che Eudial non esagerasse facendole troppo male.

Le due Cacciatrici si affrontarono girando in cerchio, entrambe pronte a scattare, mentre i clienti del centro commerciale si allontanavano, intimoriti. Saltarono contemporaneamente l'una verso l'altra, colpendosi ripetutamente a vicenda, ma senza che una delle due riuscisse a prevalere, poi si separarono nuovamente, tornando a studiarsi.
Tera si fece avanti per colpire e Giles notò con soddisfazione che Eudial l'aveva schivata usando alla perfezione una delle tecniche che le aveva insegnato.
Le due ragazze si spostarono lottando verso le scale e gli ascensori che portavano al piano di sotto e Giles le seguì, tenendosi prudentemente a distanza. Il centro commerciale era a pianta circolare con i piani a forma di anello che si affacciavano con grandi vetrate su una piazza centrale decorata da una grande fontana e gli ascensori che scorrevano in tubi di vetro nel punto della circonferenza opposto alle porte di ingresso.
Eudial si chinò per evitare il colpo di Tera e tentò di darle un calcio basso, ma la Cacciatrice la schivò saltando di lato.
Giles scrisse un breve appunto sul blocco; anche Tera stava dando dimostrazione di una tecnica quasi perfetta, come Cacciatrice era molto dotata, su quello non c'erano dubbi, ma lo sguardo gelido che aveva mentre combatteva lo preoccupava. Sembrava una macchina per uccidere, completamente distaccata da qualunque sentimento e l'Osservatore si chiese come dovesse essere stata la sua vita fino a quel momento per diventare così fredda e aggressiva.
Inconsciamente Giles si sfiorò il fianco con una mano, in corrispondenza delle costole incrinate e una fitta di dolore gli diede conferma della pericolosità di Tera. Il calcio della ragazza lo aveva letteralmente fatto volare contro la libreria e per fortuna non lo aveva nemmeno preso in pieno perché lui si era spostato. Se lo avesse colpito con tutta la sua forza, probabilmente sarebbe finito in ospedale con le ossa fracassate e lesioni interne, in un certo senso era stato fortunato.
Avrebbe dovuto insegnarle a controllare la sua forza, almeno in allenamento, ma temeva che non sarebbe stato facile. La Cacciatrice non gli dava il minimo ascolto, anzi cercava ogni pretesto per insultarlo e umiliarlo. Giles si rendeva conto che non avrebbe dovuto dar peso alle parole della ragazza, ma Tera sembrava avere un talento naturale per scoprire gli argomenti su cui era più sensibile e pungerlo sul vivo, uno dei suoi argomenti preferiti era la morte di Buffy. A quelle parole, Giles non riusciva ad essere indifferente, forse perché in parte erano accuse che si era già fatto da solo tormentandosi quando lei era morta, e Tera se ne era accorta, divertendosi a metterlo in difficoltà e ridendo nel vedere lo sguardo ferito dell'Osservatore.
Giles sospirò: dopo pochi giorni la situazione era diventata talmente pesante che se non fosse stato per Eudial e Xini sarebbe stato tentato di mollare tutto e mandare al diavolo Cacciatrice e Osservatori. Eudial aveva fatto di tutto per sostenerlo e tentare di facilitargli le cose con Tera, riuscendo a spezzare la tensione con una battuta o a rassenerarlo con un abbraccio o una parola di conforto, mentre Xini, dopo quel primo screzio, era tornata ad essere affettuosa come prima e il solo tenerla fra le braccia riusciva a fargli dimenticare tutte le cattiverie di Tera e farlo sentire felice.
Sorridendo si costrinse a concentrarsi sul combattimento fra le due Cacciatrici.
Eudial arretrò, evitando l'attacco di Tera e Giles aggrottò le ciglia, preoccupato, mentre il sorriso si spegneva sul suo volto. C'era qualcosa che non andava, c'era stato un leggerissimo cambiamento nel modo di combattere di Eudial e la cosa lo preoccupava. Probabilmente un altro Osservatore non ci avrebbe fatto nemmeno caso, ma lui conosceva troppo bene la ragazza per non notarlo: era come se Eudial ora stesse lottando per difendersi e non per battere l'avversario. E poi sembrava affaticata. Era strano, non avrebbe dovuto risentire della fatica dopo un combattimento tanto breve, l'aveva vista combattere contro i vampiri molto più a lungo senza stancarsi neanche un po'. Forse Tera era un avversario molto più forte di quanto avessero pensato, ma in quel caso, perché Eudial non stava usando i suoi poteri? Le sarebbe bastato poco per sconfiggere un semplice essere umano, perché non lo faceva?
Giles si avvicinò alle due ragazze, pensando che forse avrebbe dovuto tentare di fermarle, ma in quel momento Tera riuscì a penetrare nella difesa di Eudial e la colpì con un calcio violento, mandandola a sbattere contro la parete di vetro che si affacciava sulla piazza interna del centro commerciale. Il vetro si incrinò in una ragnatela di crepe sotto l'impatto violento con il corpo di Eudial, poi esplose in migliaia di frammenti senza riuscire ad arrestare la caduta della ragazza.
Giles la vide cadere, inorridito, poi si precipitò verso gli ascensori.
I pochi secondi che la cabina impiegò per raggiungere il piano terra gli sembrarono eterni: dalle porte di vetro poteva vedere che Eudial era immobile a terra, ma la folla che si era radunata intorno a lei gli impediva di capire se fosse morta o ferita gravemente.
Finalmente le porte si aprirono e Giles si fece largo tra i curiosi spingendoli da parte senza troppe cerimonie finché non riuscì ad inginocchiarsi a terra accanto a Eudial.
Notò subito che era viva e riprese fiato ansimando, non si era nemmeno accorto di aver trattenuto il respiro fino a quel momento. Le sfiorò il viso con una mano delicatamente e lei aprì gli occhi.
- Eudial! Come ti senti? Sei ferita? - Le chiese ansiosamente.
La ragazza chiuse gli occhi per un attimo, poi scosse debolmente la testa.
- Non ho nulla di rotto, ma mi sento terribilmente stanca. Mi aiuti a rialzarmi? -
- Ne sei certa? È meglio che ti porti in ospedale... -
- No! Se avessi qualche ferita grave lo sentirei. Ho solo qualche livido, te lo assicuro, Giles. -
La aiutò a mettersi seduta ed Eudial lo guardò.
- Stai tremando, Giles. -
L'Osservatore si lasciò sfuggire un singhiozzo.
- Santo Cielo, Eudial! Ti ho vista fare un volo di cinque piani e ti sorprendi se tremo! Credevo che ti fossi ammazzata, accidenti! -
Eudial lo abbracciò forte, tenendolo stretto e confortandolo.
- Sto bene, te lo giuro, Giles, sto bene. Credo di aver usato i poteri per attutire la caduta. Stai tranquillo, non mi è successo niente. -
Giles si irrigidì vedendo Tera che usciva dall'ascensore con aria indifferente e si sciolse dall'abbraccio di Eudial balzando in piedi e andandole incontro, furioso.
- Potevi ucciderla! Sei pazza?! - Le gridò contro.
La ragazza lo guardò tranquillamente, poi lasciò scorrere lo sguardo su Eudial senza la minima ombra di rimorso.
- Se quella specie di Cacciatrice fasulla non è in grado di combattere contro di me, allora doveva fare a meno di attaccarmi. Se vuole a tutti i costi giocare con me, poi non deve lamentarsi perché si fa male. -
- Cosa?! Cosa?! -
Giles fece per afferrarla per un braccio, ma Tera lo allontanò con uno spintone.
- Ma guardalo, l'Osservatore fallito che ora tira fuori le unghie! Piantala, sei solo ridicolo, non hai la minima possibilità di sfidare me e uscirne minimamente vittorioso. Ora hai intenzione di riaccompagnarmi in hotel o devo fare tutto da sola? -
Giles la guardò rabbiosamente.
- Arrangiati. Se dipendesse da me potresti anche mettere radici in questo posto fino a creparci! -
Fremendo di rabbia le volse le spalle e sollevò Eudial fra le braccia dirigendosi verso l?uscita del centro commerciale.