1. A Love That Can't Be Told

Eudial si sporse sopra la spalla dell'Osservatore per guardare il libro aperto sul tavolo, poi agitò una mano davanti al viso di Giles per attirare la sua attenzione.
- Ehi, Giles, tutto bene? -
L'Osservatore trasalì visibilmente.
- Uh... Eudial. Hai detto qualcosa? Scusami ero distratto... -
- Ho notato. C'è qualcosa che non va? Sei strano ultimamente. -
Giles scosse la testa.
- No, no! Va tutto bene, te lo assicuro, mai stato meglio in vita mia! - Disse in fretta.
Troppo in fretta, pensò Eudial. Da qualche giorno l'Osservatore si comportava in modo strano: o era completamente perso nei suoi pensieri o era nervoso e agitato come in quel momento.
Le stava nascondendo qualcosa e la ragazza temeva che si trattasse di qualcosa di grave. Forse i nemici erano più pericolosi di quello che credevano oppure c'era qualche nuova minaccia.
Sospirò.
- Giles, non mi sembra che vada tutto bene. Sono certa che ci sia qualcosa che ti preoccupa. Guarda, sono due ore che stai leggendo la stessa pagina, e sei al buio e senza occhiali, prima ti ho chiamato per dieci minuti e non te ne sei nemmeno accorto e hai mangiato mezza scatola di cioccolatini in un pomeriggio. Ti sembra normale tutto ciò? -
Giles arrossì leggermente ed evitò di guardarla negli occhi.
- Forse... forse sono solo un po' stanco. Ma sto bene, non preoccuparti. -
Eudial lo guardò, incerta se fidarsi di quella spiegazione poco convincente, poi gli afferrò un braccio, colta da un'idea improvvisa e lo costrinse a guardarla in faccia.
- Ho capito! Si tratta di Xinuxunil! -
L'Osservatore le rivolse uno sguardo terrorizzato e rischiò di soffocarsi col cioccolatino che stava mangiando.
- Ma certo! - Continuò Eudial. - Quella dea lunatica ti sta facendo impazzire, non è vero? Ti sta di nuovo maltrattando e tu cerchi di nascondermelo per non farmi arrabbiare! Non provare nemmeno a negarlo, lo so che è così. -
La ragazza si chinò ad abbracciare l'Osservatore.
- Sei troppo buono, Giles. Non dovresti permetterle di approfittarsi di te, non voglio che ti rovini la salute per i suoi capricci. La prossima volta dille pure che se ti tratta ancora male la bloccherò di nuovo nel mio corpo. Ora vado a prendere Spike all'aeroporto, così per qualche ora starai in pace. Approfittane per riposarti. -
Eudial uscì di casa e, appena la porta si richiuse, Giles crollò in avanti sulla scrivania, appoggiando la testa alle braccia.
Le domande di Eudial lo avevano terrorizzato, ma per fortuna la ragazza non aveva scoperto la verità. Giles si sentiva terribilmente in colpa per quello che era successo, ma allo stesso tempo era euforico. Baciare il corpo di Eudial era sbagliato e lui se ne rendeva perfettamente conto, ma scoprire di essere innamorato di Xinuxunil lo faceva sentire incredibilmente felice, nella dea sentiva di aver trovato quella fiamma, quel calore di cui sentiva la mancanza da troppo tempo.
E lei, Xini, accettava e forse ricambiava quei sentimenti. Gli sembrava quasi incredibile.
Eudial non avrebbe dovuto mai scoprire quello che era successo, non avrebbe mai dovuto sapere di quell'unico bacio.
Giles sospirò. Se la dea avesse avuto un altro corpo, non ci sarebbero stati tanti problemi. Si chiese se fosse possibile ottenere un nuovo corpo per lei in qualche modo, ma come? Non potevano certo rubare il corpo a qualcuno. E poi Xini era legata al corpo di Eudial solo fino alla battaglia finale con Birurugatesu, una volta esaudito il desiderio, lei sarebbe tornata alla sua dimensione divina e probabilmente si sarebbe dimenticata di lui.
Ma per il momento non aveva importanza, il futuro era troppo incerto per preoccuparsene in anticipo, adesso contava solo quello che provava per Xinuxunil e che lo faceva sentire vivo.
Però doveva cercare di calmarsi altrimenti rischiava di farsi scoprire da Eudial e da Spike, pochi minuti prima la ragazza si era avvicinata pericolosamente alla verità e lui si era comportato come uno stupido, ma non doveva succedere di nuovo.
Poi c'era il problema Haruka.
La senshi era stata testimone dell'enorme potere della dea e del bacio, però sicuramente credeva di aver visto Eudial, non avrebbe potuto immaginare che nel corpo della ragazza ci fosse una dea antichissima.
Da quel giorno Haruka non si era fatta più viva, ma Giles non dubitava che stesse preparandosi a fare la sua mossa. Dal suo punto di vista, Eudial era una minaccia ed era troppo potente, le Outer Senshi non sarebbero rimaste inerti molto a lungo.
L'Osservatore si chiese se avesse fatto bene a lasciare andare Eudial da sola all'aeroporto, ma temeva che, se non fosse uscita da sola, avrebbe finito per scoprire tutto.
Forse avrebbe dovuto anticipare la mossa delle sailor e parlare con loro, cercando di trovare un compromesso. Alzò il telefono e chiamò Haruka, chiedendo alla ragazza di incontrarlo subito alla Cattedrale Marina.

Sailor Uranus gli sbattè il telefono in faccia, ma Giles era certo che sarebbe venuta.
Uscì di casa e verificò che il furgone nero, giunto pochi giorni prima dall'Europa, fosse in ordine, poi avviò il motore e si diresse verso la Cattedrale Marina.
Forse era un'imprudenza affrontare la senshi da solo, ma la presenza di Eudial sarebbe servita solo ad aumentare la tensione e comunque Giles non credeva che Haruka gli avrebbe fatto del male.
Arrestò il furgone nel piazzale davanti alla cattedrale e attese l'arrivo di Haruka guardando i gruppetti di turisti che andavano e venivano. Presto sarebbe tramontato il sole e la cattedrale si sarebbe svuotata e sarebbe rimasta deserta come doveva esserlo stata cinque anni prima quando Eudial l'aveva scelta come scenario per la sua trappola.
Il sole scese sul mare incendiando di luce rossa il cielo e le onde.
Giles scese sul furgone e si avvicinò alla balaustra che si affacciava sull'oceano, desiderando che anche Xini potesse ammirare quello spettacolo stupendo insieme a lui.
Improvvisamente sentì di non essere più solo.
- Siete venute. - Disse senza voltarsi.
- Hai un bel coraggio a farti vedere di nuovo dopo quello che hai fatto. -
Giles si girò a guardare le due ragazze che lo fronteggiavano con i talismani tesi verso di lui.
- Quale onore. - Disse ironicamente. - Addirittura trasformate con tanto di talismani, dovete temere parecchio la potenza di un bibliotecario. -
Haruka e Michiru arrossirono lievemente.
- Smettila, Giles, ci hai preso in giro troppe volte perché possiamo fidarci di te. Inoltre Eudial ha dimostrato ampiamente di essere pericolosa. -
- Vedi Eudial in giro? -
- Potrebbe essere una trappola. Non sarebbe la prima volta. -
Si avvicinò a Giles e lo colpì all'improvviso con un pugno nello stomaco che lo fece crollare in ginocchio ansimando.
Haruka si guardò intorno e attese per qualche tempo prima di riprendere a parlare.
- Ok, forse non stai mentendo, se fosse stata nei paraggi sarebbe intervenuta. Ora parla, cosa vuoi da noi? -
Giles si rialzò a fatica appoggiandosi alla balaustra.
- Parlare. Se vogliamo avere una speranza di sconfiggere i demoni non possiamo perdere tempo a combatterci fra noi. -
- E dovremmo fidarci di una strega che voleva distruggere la Terra e che ora ha poteri fortissimi e di una persona che ha minacciato di distruggere i nostri talismani e che mi ha rubato la macchina? Ah già, dimenticavo il vampiro. -
- Non avrei mai distrutto i talismani. Volevo solo salvare Eudial. Non mi avete lasciato molta altra scelta. E per l'auto... sembra assurdo ma è stata una coincidenza. Speravo che non avreste scoperto il nostro ritorno a Tokyo fino alla battaglia finale con Birurugatesu, sarebbe stato più facile per tutti. Se avessi saputo che l'auto era la tua non l'avrei nemmeno sfiorata, credimi. -
- E cosa ci dici di Eudial? Stava per uccidermi l'altro giorno. Non osare dire che non è pericolosa dopo quello che è successo. -
Giles sospirò.
- Il potere che hai visto qualche giorno fa è solo temporaneo. Una volta sconfitto Birurugatesu, lei tornerà la Eudial di sempre. Quel potere è l'unica arma in grado di distruggere quel demone. -
- E cosa le impedirà di usarlo per allearsi col demone e distruggere la Terra? -
- Lo impedirà la sua anima e il suo cuore puro. -
Michiru scoppiò a ridere e parlò per la prima volta.
- Eudial non ha un cuore puro. -
Giles sorrise.
- Se non lo ha lei, nessuno di noi ha un cuore puro. In ogni caso se non vi basta come garanzia, sarò io a impedire che quel potere possa essere usato nel modo sbagliato. -
- E come, facendoti ammazzare come l'altro giorno? -
- Se necessario si. Tu sei ancora tutta intera se non sbaglio. -
Michiru guardò Haruka accigliandosi.
- Non mi avevi detto che era stato lui a salvarti. -
Haruka distolse lo sguardo da quello della compagna cambiando discorso.
- In ogni caso non è sufficiente per poterci fidare di voi. Siete in combutta con un vampiro. -
- Spike ora ha un'anima. Ci aiuterà. In ogni caso sono disposto a mettervi a disposizione ogni informazione che abbiamo sul nemico. Può bastare per una tregua? -
- Perchè siete tornati? -
- È stata Usagi a chiedercelo. -
- Usagi? -
Giles annuì.
- Lei e Mamoru sanno tutto e si fidano di Eudial. Se vogliamo avere successo non possiamo combatterci tra di noi, il nemico richiederà tutte le nostre energie. Una tregua. È tutto quello chiedo. Non ostacolateci fino a che la guerra non sarà finita e in cambio avrete tutte le informazioni in nostro possesso e il nostro aiuto. Una volta sconfitto Birurugatesu potrete fare quello che ritenete più giusto. -
Haruka e Michiru fissarono l'Osservatore studiando l'espressione del suo volto.
Dovevano prendere una decisione importante. Se Giles fosse stato sincero, combattere contro Eudial avrebbe portato a risultati disastrosi, ma se avesse avuto cattive intenzioni la strega avrebbe potuto distruggere la Terra. Il furto dei talismani e dell'auto non deponevano a suo favore, ma l'uomo aveva anche rischiato di morire per salvare Haruka. Certo, poteva essere tutta una recita concordata tra lui ed Eudial, ma che senso avrebbe avuto?
Haruka aveva visto le ferite sul corpo di Giles e non credeva che una persona potesse sopportare tanto dolore volontariamente per mettere in piedi una recita inutile. Non aveva senso mostrare alle senshi la potenza di Eudial se ora tutto quello che chiedevano era di essere ignorati da loro.
Quello che era successo qualche giorno prima doveva essere stato un incidente, forse i poteri di Eudial erano fuori controllo e ora Giles stava cercando di rimediare al danno per proteggerla. D'altronde i nemici stavano diventando sempre più minacciosi e la possibilità di avere altre informazioni avrebbe potuto fare la differenza tra vittoria e sconfitta.
- Ci penseremo, Giles. Per il momento non vi attaccheremo, ma se Eudial dovesse dimostrarsi pericolosa, allora dovrà essere neutralizzata. -
Giles annuì.
- Non chiedo altro. -