7. Capitolo 7: A Day Out

Xander fissò Willow: si sentiva a disagio nella divisa scolastica giapponese, mentre alla ragazza la marinaretta donava molto.
- Non riesco ancora a credere che lo abbiamo fatto davvero? -
- Era l?unico modo per poter venire a Tokyo. Dovevamo farlo? Inoltre così abbiamo vitto e alloggio gratis. -
I due giovani erano entrati nel programma di scambi culturali fra scuole e ora avrebbero passato un mese in una scuola di Tokyo, ospitati dalle famiglie di coetanei giapponesi.
- Dobbiamo impegnarci a trovare Giles. Tokyo è molto più grande di Sunnydale e non abbiamo molto tempo, un mese passa in fretta. -
Due ragazze agitarono la mano nella loro direzione.
- Quella bionda con una pettinatura buffa è la ragazza che mi ospita, l?altra è la ragazza che ospita te, vero? -
Willow annuì e rispose al saluto della ragazza.
- Si chiama Ami Mizuno, credo sia una specie di genio, parla benissimo l?inglese. Devono essere amiche. -
-Meno male, Usagi parla l?inglese peggio di quanto io parli il giapponese. ?
- Usagi? Che nome strano? -
- Si, si chiama Usagi Tsukino. -

Eudial aprì la porta con un calcio, gettò il paletto e la croce sul tavolino davanti a lei e si lasciò cadere sul divano.
Giles la seguì in casa, appoggiò sul pavimento il borsone pieno di armi e paletti e richiuse la porta alle sue spalle.
- Mamma mia che serata, sembrava il festival del vampiro, oggi. Uscivano da ogni angolo buio. Sono esausta. A proposito, Osservatore, punteggio? -
- Centocinquanta circa, ma non ne sono certo. Devo ammettere che a un certo punto ho perso il conto?-
- E? stato quando quel coso coi tentacoli stava per strangolarti? -
- No, quando quei tre vampiri hanno cercato di prendermi alle spalle. Grazie per aver tagliato i tentacoli comunque. Ti preparo un the? -
- Grazie, ne ho bisogno. -
Dopo qualche minuto Giles le porse una tazza e sedette anche lui sul divano.
Eudial bevve qualche sorso del liquido caldo e chiuse gli occhi per qualche istante, appoggiandosi con la schiena ai cuscini del divano.
- Buono. Ma è normale che ce ne siano tanti in giro? Era così anche nel posto dove vivevi prima? -
- No, questa mi sembra una situazione molto insolita. Normalmente i vampiri non si associano ad altre creature se non in casi particolari, qui invece sembra che ci siano mostri di ogni genere che attaccano in gruppo, senza alcuna connessione apparente fra loro.-
Eudial depose la tazza vuota sul tavolino, accanto al paletto e sbadigliò.
- Strano. Però spero che la smettano almeno per qualche giorno. Tra allenamenti e vampiri da sterminare non abbiamo più un attimo libero. -
- Forse dovresti lasciare che se ne occupino le sailor per qualche giorno. ? La stuzzicò Giles, sapendo quanto fosse forte la competizione tra Eudial e quelle combattenti.
- Non se ne parla nemmeno! ? Scattò Eudial, poi sembrò riflettere per qualche istante. ? Però? in effetti potremmo approfittarne sul serio? Ok, ho deciso! Domani sera andremo a divertirci e lasceremo che ai vampiri ci pensino loro! -
Giles la guardò un po? stupito, ma per accettare di lasciare il lavoro alle sailor, Eudial doveva essere davvero stanca. Fino ad allora aveva svolto un lavoro eccellente come Cacciatrice e si meritava una serata libera. Certo, con tutti quei mostri in giro non era il momento ideale per prendersi una pausa, ma Giles temeva che Eudial non sarebbe riuscita a reggere quel ritmo molto a lungo.

- Trovato niente? -
Willow scosse la testa.
- Fare ricerche su internet non è tanto facile se non conosci la lingua. Pensavo di chiedere aiuto ad Ami, se c'è qualcuno che può aiutarci è sicuramente lei. -
- Usagi dovrebbe raggiungerci a momenti. Credo che ci abbia invitato a conoscere le sue amiche ma non ne sono certo. Penso che verrà anche Ami, potrai approfittarne per parlarle di Giles. Eccole, stanno arrivando! -
Usagi e Ami raggiunsero Xander e Willow. Ami spiegò loro che dopo le lezioni li avrebbero portati al tempio dove viveva la loro amica Rei e li avrebbero presentati alle altre.
Willow le spiegò quello che era successo e le porse una foto di Giles.
- Pensi di poterci aiutare a ritrovarlo? Siamo preoccupati, potrebbe essere nei guai. -
- Capisco. Mi dispiace per la vostra amica, è una brutta storia. Non l'ho mai visto, mi dispiace, ma ti dispiace se tengo la foto? Più tardi la farò vedere alle altre, sono certa che vi aiuteranno anche loro. -
Il suono della campanella che annunciava la ripresa delle lezioni dopo l'intervallo per il pranzo li fece affrettare verso le loro classi.

- Allora sei pronto? -
Giles le lanciò un paletto e lei lo afferrò al volo.
- Ma non avevamo detto che non avremmo pensato ai vampiri? -
- Semplice precauzione. Non li andremo a cercare, ma se ci dovessero attaccare meglio essere pronti. -
Con un sorriso aprì la porta e si diressero verso la macchina.
- Bene, dove vuoi andare? -
- Segui le mie indicazioni e non te ne pentirai... - Rispose Eudial allacciandosi la cintura di sicurezza - Ma non faremmo prima se guidassi io? -
Giles mise in moto l'auto.
- Scordatelo. -

Makoto offrì il piatto pieno di biscotti fatti in casa ai due ospiti e anche le altre ragazze si servirono abbondantemente.
Dopo aver finito di mangiare, Ami porse alle altre la foto di Giles che le aveva dato Willow e spiegò la situazione. Nessuna di loro lo aveva visto.
Rei studiò la foto.
- Potrei provare a interrogare il fuoco. -
La ragazza si diresse verso la stanza in cui ardeva il fuoco sacro e si concentrò sulle fiamme.
Makoto, Minako, Ami, Usagi, Willow e Xander sedettero dietro di lei, un po' distanti per non disturbarla.
Dopo qualche tempo distolse gli occhi dal fuoco.
- Ho visto esseri maligni nelle fiamme, credo che un grande pericolo sia vicino. -
Ami tradusse per i due ragazzi americani.
- Demoni e vampiri. Nulla di nuovo. - Disse Willow - Però questo non ci aiuta a ritrovare il signor Giles. -
- Potremmo andare al Luna Park. - Propose Minako. - Ho sentito che ne hanno appena aperto uno, potrebbe essere lì -
Le altre quattro ragazze la guardarono come se fosse ammattita.
- Però non è un'idea sbagliata. - intervenne Willow - Il signor Giles non è di certo al Luna Park, ma ci sarà sicuramente un sacco di gente. Potremmo chiedere in giro, magari distribuire dei volantini. -
Le cinque ragazze e Xander furono d'accordo.
- Venite, disse Ami, andiamo a casa mia, useremo il mio computer per stampare dei volantini. -

Eudial strinse il microfono e unì la sua voce a quella di Giles, seguendo il testo che si colorava sullo schermo, poi la canzone finì e la musica terminò dolcemente.
- Canti bene per essere un Osservatore. - Commentò Eudial.
- E chi ha mai detto che gli Osservatori non possano cantare? Ma anche tu non te la cavi male per essere una Cacciatrice. Potresti pensare di fare qualche acuto mentre lotti contro i vampiri, dovrebbero essere sensibili ai suoni acuti... -
- Ma non avevamo detto di dimenticarli per oggi? -
- D'accordo, scusa. Credo che la nostra ora di karaoke sia scaduta. Cosa vuoi fare ora? -
- Che ne dici del Luna Park? Ne hanno inaugurato uno nuovo. -
- Affare fatto. Oggi comandi tu. -


Haruka parcheggiò l'auto davanti al luna park e, dopo esserne scesa, con un sospiro sfiorò la carrozzeria lucida con un dito: finalmente l'aveva ritirata dal carrozziere dopo che qualcuno l'aveva brutalmente tamponata mentre lei era impegnata coi vampiri.
Michiru sorrise del gesto dell'amica: ricordava ancora l'arrabbiatura di Haruka quando aveva scoperto il danno. Forse era meglio che il colpevole non si fosse fatto vivo altrimenti Michiru avrebbe seriamente temuto per la sua incolumità.
Le due ragazze si diressero verso il luna park: entrambe sentivano che c'era qualcosa nell'aria, ma mentre aspettavano perché non divertirsi nell'attesa?


Il dito di Eudial scattò sul grilletto del fucile, ma il proiettile colpì la lamiera qualche centimetro più a destra del bersaglio.
- Ti sembra una mira degna di una Cacciatrice questa? - Commentò Giles sorridendo.
Eudial lanciò un'occhiataccia al padiglione del tiro a segno.
- Devono aver modificato le armi in modo da rendere impossibile la mira, - si lamentò ? ma ora vedranno... -
Estrasse dalla borsa una piccola balestra pieghevole e la usò per sparare al bersaglio, realizzando un centro perfetto, poi sorrise alla sbalordita addetta del tiro a segno per farsi consegnare il premio.
- Allora, che ne dici adesso della mia mira? - Chiese a Giles porgendogli il peluche appena vinto.
- Non male. Ma non avevi detto di voler lasciar perdere combattimenti e vampiri oggi? Che ci fai con una balestra in borsa? -
- Oh, semplice precauzione. Del resto tu non avevi preso i paletti? -

Mikorsot sorrise maligno nell'ombra del sottosuolo della città: presto sarebbe calata la notte e allora avrebbe dimostrato all'Essere che prendendolo come suo generale non aveva sbagliato. Con l'arrivo delle tenebre i suoi demoni sarebbero emersi nelle strade di Tokyo, nelle strade pulsanti di vita e avrebbero seminato la distruzione, raccogliendo energia. Poi lui si sarebbe occupato della nuova Cacciatrice e del suo Osservatore. Era un vampiro antico e avrebbe saputo aspettare l'occasione giusta, ma alla fine si sarebbe sbarazzato di loro.

Usagi porse uno dei volantini ai passanti, poi sorrise riconoscendo le persone che lo avevano preso.
- Haruka! Michiru! Anche voi qui? Che bella sorpresa! -
Haruka sorrise e stava per avvisare Usagi del presentimento che avevano avuto quando si accorse dei due ragazzi che erano con le inner senshi e decise di rimandare il discorso a più tardi.
Ami notò lo sguardo della ragazza e si affrettò a presentare Xander e Willow alle due amiche spiegando il motivo dei volantini.
Haruka osservò il foglietto e guardò la foto di Giles.
- Ma questo è il tipo che ha difeso Eudial! -
- Lo conosci?! -
-Eudial? Ma non era morta?! -

Eudial osservò seria la situazione davanti ai suoi occhi: non sarebbe stato facile. Giles alle sue spalle le dava indicazioni e consigli.
- No, non da quella parte, cerca di concentrarti. Ecco, ora va meglio, leggermente più a destra... Colpisci ORA! -
Il braccio metallico scese lentamente e si chiuse con precisione sul peluche, sollevandolo e depositandolo nella buca. Eudial lo raccolse e lo mostrò a Giles, soddisfatta.
- Hai visto, ce l'ho fatta! -
- Non senza i miei consigli. - La prese in giro lui. - Senza il mio aiuto staresti ancora mettendo monetine in quella specie di gru per cercare di pescarlo. -
- Ah, è così che la pensi? Vuoi una dimostrazione? -
- No no, scherzavo, - rise Giles sollevando le due buste piene di peluche per mostrargliele ? direi che ne abbiamo abbastanza di pupazzetti e bamboline per ora... Se cacci i vampiri come fai con i peluche direi che non avremo mai problemi! -
Eudial scoppiò a ridere anche lei. Era contenta di aver potuto prendere un giorno libero, si rendeva conto che ne avevano bisogno entrambi. Si stava divertendo ed era sicura che anche Giles fosse di buon umore.
Improvvisamente una voce alle loro spalle li colse di sorpresa.
- Signor Giles! - Sbottò Willow, incredula.
Eudial e Giles si girarono di scatto verso la ragazza. La strega non aveva mai visto quella ragazzina dai capelli rossi, ma le era chiaro che il suo Osservatore la conosceva. Anche un ragazzo dai capelli scuri si stava avvicinando e lei arretrò istintivamente di un passo scorgendo le sailor senshi che lo seguivano.
- Willow? Xander? Cosa... cosa ci fate qui? -
- Cosa facciamo noi qui?! E lei allora? - Rispose Willow con aria di rimprovero.
- Eravamo preoccupati per lei e siamo venuti fino in Giappone a cercarla e la troviamo in un Luna Park a divertirsi con una ragazza! - Gridò Xander, arrabbiato. - Avevamo paura che fosse disperato per Buffy, ma non mi pare che le importi poi tanto! -
Afferrò Willow per un braccio e la trascinò via, allontanandosi tra la folla.
Eudial osservò Giles: l'Osservatore era stato troppo sorpreso per fermare i due giovani, ma le loro parole lo avevano ferito e si vedeva. Lui notò il suo sguardo e distolse gli occhi.
- Hanno ragione. - Disse a bassa voce con tristezza. - Sono fuggito da Sunnydale senza dire nulla a nessuno. Non posso biasimarli se mi odiano. -
- Tieni! - Gli disse, mettendogli tra le braccia la borsa piena di peluche. - Aspettami qui, parlerò io con loro! -
Fece per allontanarsi, poi ci ripensò e gli prese una mano costringendolo a guardarla in faccia.
- Non preoccuparti, non hai fatto nulla di male. Lo so che soffri ancora per Buffy, ma è normale andare avanti e ricominciare a vivere, non c'è niente di sbagliato nel divertirsi ogni tanto. E poi sono contenta che tu sia fuggito da Sunnydale, mi hai salvata. Lo capiranno anche loro, glielo farò capire.-
Corse via, sparendo nella folla in cerca di Xander e Willow.