6. Search for a Watcher

I due giovani deposero il mazzo di fiori sulla fredda pietra della tomba, poi si allontanarono in silenzio.
La ragazza con i capelli rossi e il giovane alto con i capelli scuri si diressero verso la scuola. Da quando Buffy era morta, loro andavano spesso a portare i fiori sulla sua tomba prima delle lezioni.
Avevano appena iniziato a superare lo choc: Buffy era sempre stata la più forte di tutti loro, la più vitale e non riuscivano a rendersi del tutto conto che fosse morta.
All'inizio avevano sperato che potesse tornare in vita in qualche modo, ma Giles era stato molto chiaro quando aveva dato loro la notizia: non c'erano speranze.
Non avrebbero mai dimenticato quella notte: Buffy e Giles erano andati ad eliminare un demone, quasi una routine per la Cacciatrice, mentre loro, Xander e Willow li avrebbero aspettati in biblioteca per poi andare al Bronze con Buffy. Lei li aveva salutati allegramente prima di uscire dalla biblioteca. Non la videro mai più.
Giles era tornato da solo e aveva detto loro che Buffy era morta. Non lo avevano mai visto tanto sconvolto in vita loro, faticava addirittura a parlare.
Xander e Willow gli avevano chiesto se non avrebbero potuto fare nulla per salvarla e a quel punto lui aveva gridato che Buffy era morta, morta senza speranza. Poi si era voltato e aveva lasciato la biblioteca.
Non vedevano neanche lui da quella notte.
Il giorno dopo non si era presentato a scuola, ma nessuno di loro ci aveva badato, troppo addolorati per pensare ad altri che a Buffy.
Poi, col passare dei giorni, la vita aveva ripreso a scorrere normalmente, anche se tutti loro sentivano la mancanza dell'amica, ma Giles non era tornato.
I due giovani raggiunsero la biblioteca, ma anche quel giorno era deserta.
- Niente, neanche oggi è venuto. -
- Forse dovremmo andare a vedere come sta. - Suggerì Willow.
Xander annuì.
- Capisco quanto potesse essere sconvolto, ma ormai è passato troppo tempo. Era molto legato a Buffy, ma dovrebbe tornare al lavoro, gli farebbe bene. -
Willow e Xander decisero che alla fine delle lezioni sarebbero andati a trovarlo.

Il vampiro si era lanciato su Eudial, sicuro di affondare i denti nel collo della ragazza, e si guardò intorno stupito quando la ragazza scomparve proprio mentre la afferrava. Eudial si rimaterializzò alle sue spalle e lo infilzò col paletto acuminato che stringeva in mano.
Eudial fece il segno di vittoria verso Giles e sorrise soddisfatta.
- Non male vero? Non posso teletrasportarmi molto lontano ed è un po' stancante, ma nei combattimenti coi vampiri può servire. -
- Effettivamente è una tecnica interessante. -
- Hai segnato il punteggio? -
Giles scrisse qualcosa su un'agendina e annuì.
- Cacciatrice 25, Sailor Senshi 23. -
- Bene, siamo in vantaggio di due. -
Giles sorrise. Dal loro incontro con le sailor, Eudial si era impegnata moltissimo nella caccia ai vampiri e aveva preso l'abitudine di fare il calcolo dei mostri eliminati dall'una e dall'altra squadra. Era una cosa abbastanza sciocca, ma lei trovava stimolante la competizione e lui alla fine si era lasciato coinvolgere nel gioco. Non sapeva quando fosse avvenuto il cambiamento in lui, ma ora il dolore per la morte di Buffy, pur avendolo segnato per sempre, non lo opprimeva più in ogni momento della giornata.
Inoltre a volte Eudial era tanto imprevedibile che spesso si trovava a sorridere senza nemmeno rendersene conto. Le era grato per averlo aiutato a superare il momento più brutto della sua vita. All'inizio aveva pensato di impazzire, che non sarebbe sopravvissuto al dolore, ma finalmente la sua vita stava tornando più o meno normale.

Willow bussò alla porta, ma nessuno venne ad aprire.
Lei e Xander si scambiarono uno sguardo, poi provò ad abbassare la maniglia e la porta si aprì.
In terra, davanti alla fessura per le lettere, si era accumulata parecchia posta.
- Signor Giles? - Xander chiamò, ma non ebbe risposta.
I due giovani stavano iniziando a preoccuparsi sul serio: o Giles non tornava a casa da parecchio o... non volevano nemmeno pensare a quella seconda possibilità.
Esplorarono la casa, ma Giles non era lì.
Le stanze erano in disordine, gli armadi aperti e le librerie avevano interi scaffali svuotati, con parte dei libri abbandonati sul pavimento.
Xander aprì il frigorifero: il suo contenuto era chiaramente lì da settimane.
- Sembra che manchi da casa da parecchio tempo... -
- Dove può essere andato? A scuola non ne sanno nulla... -
- Oh, Xander! Cosa gli sarà successo? Non avrà fatto davvero qualche sciocchezza? -
- Non credo. Giles non è il tipo... però effettivamente era talmente sconvolto quella notte... -
- Dobbiamo trovarlo a tutti i costi! È anche colpa nostra se è sparito... avremmo potuto venire prima. Lo abbiamo lasciato solo! -
Cercarono in tutta casa qualcosa che potesse suggerire loro dove fosse Giles, ma non trovarono nulla.
- Torniamo a scuola! Userò il computer per fare delle ricerche. - Suggerì Willow.
- Cosa pensi di cercare? -
- Per prima cosa dobbiamo assicurarci che non gli sia successo nulla di male, quindi ospedali, registri della polizia, obitorio... poi cercherò negli alberghi e nei motel. Tu intanto potrai esaminare la biblioteca. -
Xander annuì e i due ragazzi si affrettarono verso la scuola.

Eudial trascinò lo scatolone pieno di libri sul pavimento della soffitta e iniziò a disporli sugli scaffali insieme agli altri. Era felice che finalmente la casa stesse assumendo un aspetto meno cadente giorno dopo giorno: era una casa vecchia con tutti i suoi problemi, ma lei e Giles avevano preso l'abitudine di sistemarla nel tempo libero. Le piaceva soprattutto l'aspetto che aveva assunto la soffitta: la stanza, ampia e luminosa, aveva ampie librerie lungo le due pareti dove il soffitto si abbassava per la pendenza del tetto, un'altra delle pareti era stata usata per appendere le armi antiche e moderne che usavano per combattere i vampiri mentre il resto era adibito a palestra.
In un angolo vicino alla finestra c'era una vecchia poltrona. Spesso Giles sedeva lì mentre lei si allenava e leggeva, alzando spesso gli occhi dal libro per osservarla o darle suggerimenti.
Fino a poco tempo prima non si sarebbe mai aspettata di trovarsi tanto bene con qualcuno, soprattutto con una persona come Giles. Lui si preoccupava sinceramente per lei e questo era una novità per Eudial; fino ad allora aveva dovuto combattere per guadagnarsi l'ammirazione degli altri e per fare carriera nei Death Busters, a nessuno era mai importato nulla di lei, ma solo delle sue azioni. Non era abituata ad avere amici e si sorprendeva di essersi potuta legare tanto a un essere umano, eppure doveva ammettere che per lei ormai Giles era allo stesso tempo un padre e un amico, insomma, la cosa più simile ad una famiglia che avesse mai avuto.

- Niente. Sembra essere svanito nel nulla. -
Xander si avvicinò a Willow e studiò anche lui lo schermo del computer.
- Beh, almeno sappiamo che non è morto o ferito se non è all'obitorio né all'ospedale... -
- Ma non è nemmeno in nessun albergo. -
- Pensi che abbia lasciato Sunnydale? -
- È probabile. Potrebbe essere tornato in Inghilterra. Ah! Giusto! Farò una ricerca nel database degli aeroporti, così potremo vedere se ha preso un aereo! -
La ragazza si concentrò sullo schermo e riprese a digitare sulla tastiera. Dopo qualche minuto si lasciò sfuggire un gridolino di eccitazione.
- Ci siamo, Xander! Ho trovato una prenotazione a suo nome! Vedi, ?Rupert Giles?... - indicò una scritta sul monitor - ...vediamo... risale a pochi giorni dopo la morte di Buffy... -
- Deve essere partito d'impulso... Puoi capire dove sia andato? -
Willow annuì.
- Ecco... ha prenotato un biglietto per Tokyo, Giappone! -
- Tokyo? Cosa diavolo è andato a fare a Tokyo? -
Entrambi i ragazzi erano sorpresi.
- Non sarà impazzito sul serio? -
- Dobbiamo ritrovarlo, Willow. Sto iniziando a preoccuparmi veramente. Ma come ci andiamo a Tokyo? -
Willow lo guardò preoccupata, poi le venne un'idea e sorrise.
- Forse c'è un modo! Vieni con me! -

L'essere si agitò nelle profonde gallerie in cui viveva: iniziava ad irritarsi. La sua fame cresceva giorno dopo giorno e le creature dell'oscurità gli portavano sempre meno energia. Molti di quelli che salivano in superficie non tornavano affatto e quelli che ritornavano spesso erano stati costretti a fuggire a mani vuote, messi in fuga da una cacciatrice e da quelle che si definivano sailor senshi.
Ringhiò, evocando davanti a sè quattro dei suoi alleati più forti. Il loro compito sarebbe stato semplice: uccidere chi li intralciava e portargli abbastanza energia per restituirgli le forze. Allora, quando fosse stato finalmente in grado di sopportare la luce del sole e della luna, avrebbe scatenato tutto il suo potere e il mondo intero sarebbe diventato schiavo delle tenebre.